I ponti di Madison County
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il settimo ponte
Esiste un luogo, esiste un tempo in cui due estranei si incontrano e nell’intersezione, gli piaccia o meno, hanno la certezza che il futuro non potrà essere altrimenti.
Francesca Johnson lasciò che i suoi sogni di ragazza venissero assorbiti e smorzati dalla vita monotona di campagna, con i figli da crescere e un buon marito da affiancare seppur senza passione, senza poesia, senza magia. Non scelse di coltivarli, ma di reciderli. Poteva essere bellissima, se solo avesse avuto un motivo per splendere.
Robert Kincaid è un fotografo, è uno spirito libero e gentile, è il leopardo che si muove flessuoso.
E’la strofa di una canzone jazz, la passione in un sospiro, spazi infiniti senza confini.
Il settimo ponte si chiama Roseman Bridge, se non fosse stato così complicato individuarlo lui non avrebbe imboccato il viale della fattoria, ma invece successe. Accadde con una forza inaudita, irrefrenabile, irrinunciabile come solo certi amori che travalicano il mero sentimento e divengono un legame trascendentale, spirituale.
Sciamani e vestali, dei e vagabondi, poetesse e lupi grigi, cowboy e autostrade.
Potrei scrivere che questo libro non è eccezionale nella forma e neppure innovativo nel contenuto.
Lo farei se fossi un critico e dovessi concretizzare un parere tecnico, se fossi un editore e dovessi soddisfare un preciso segmento di mercato. Ma sono un lettore e so bene che oltre la forma c’è l’impatto emotivo, la potenza e l’incantesimo.
Allora sfiorate questo romanzo senza aspettative, come quando non avete un ombrello e vi chiedete spiando attraverso la porta se il tempo sia piovoso o soleggiato, poi vada come vada.
Siate l’ape che si nutre innocua nel nettare, siate il filo d’erba che dondola ignaro nel vento.
Io aspetterò che il tempo asciughi queste lacrime che sono scese copiose, lacrime che possono essere raccontate solo dal suono di un sassofono. Come nessun libro più riusciva a sollecitare da tanto tempo, sebbene i volumi si impilino in questa stanza ancora e ancora e ancora.
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Sliding doors.....
Francesca, italiana, laureata, nel secondo dopoguerra incontra Richard , lo sposa e lo segue in Iowa, avranno due figli e il loro sarà un matrimonio tranquillo.
Un giorno Francesca inciampa casualmente in Robert Kinkade, fotografo e cronista del National Geographic, incaricato di ritrarre i ponti coperti , caratteristici della contea di Madison.
Nasce immediatamente un magnetismo, un'intesa e una forte attrazione, che coinvolge entrambi.
Si abbandonano così alle emozioni agevolati dal fatto che i familiari di Francesca sono fuori per alcuni giorni.
Capiscono che nulla potrà più essere come prima.
Francesca non potrà mai abbandonare i suoi figli, che ama, e il marito che rispetta.
Consapevole che questo la porterà a lasciar andare Robert, l'amore della sua vita.
Così congelerà il suo sentimento in una bolla indistruttibile, dentro di sè. Nessuno saprà mai del tradimento fino alla sua morte quando saranno ritrovati i diari autografi di Francesca, che sono stati lasciati appositamente per far conoscere ai figli la donna che era in lei, la donna che non avevano potuto conoscere.
Le ceneri dei due amanti saranno sparse nello stesso luogo, quello del loro incontro.
Le loro anime si saranno riunite dopo tanto soffrire di lontananza, in una nuova dimensione a noi sconosciuta.
Racconto, perchè questo è, scorrevole, piacevole, appassionato.
Lo stile gradevole ma non eccelso.
Ci lascia la consapevolezza che forse anche un tradimento non è poi cosi condannabile.
Quattro giorni da leone in una vita da pecora. Forse lo possiamo
capire.
Conoscere il vero amore per poi rimpiangerlo tutta la vita. Sarà giusto?
Sarà giusto tradire un uomo e non rivelargli mai il nostro tradimento?
Forse è rimasta per amore, forse per codardia, il rimorso di aver tradito la famiglia forse le avrebbe fatto odiare l'uomo della sua vita.
Chissà..........Sliding doors................
Ho scritro quattro recensioni, tutte diverse, spero stavolta entri.
La vostra imbranata speciale
Paola
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Parole, parole e parole che non portano a niente
Scrivere una recensione su questo libro è difficile. Difficile perchè difficile è questo libro: non per la trama in sè, che è veramente semplice e priva di grandi intrecci, ma per quello che il romanzo vuole comunicare. È questa, secondo me, la sua più grande pecca: l'autrice ha cercato di sottintendere concetti che è riuscita ad esprimere solo a metà. Non si comprendono fino in fondo le ragioni di Francesca e del suo amante, malgrado le pagine e pagine dedicate ai loro monologhi interiori. Parole e basta, che non riescono a mettere la protagonista a contatto con il lettore. È difficile riuscire ad identificarsi con lei: quello che è destinato a diventare il suo amante la intrattiene con lunghi discorsi sulla fotografia (prettamente inutili, a parer mio) e la fa cadere ai suoi piedi. Dov'è il romanticismo all'antica? Il fotografo si riempie la bocca con il degrado della società, con la pretesa di essere "l'ultimo dei cowboy", ma tutto ciò non si vede. Io che mi aspettavo una storia d'amore piena di pathos mi sono ritrovata a leggere, quasi con imbarazzo, a una relazione in cui non riuscivo a ritrovarmi. Mi sembrava che tutto si svolgesse tra loro e che non volessero comunicarmi niente, intento che invece uno scrittore dovrebbe perseguire. Sullo stile non ho nulla da dire, piacevole da leggere e scorrevole, e alcune frasi sono degne di nota, ma la trama è banale e largamente abusata: uno sviluppo alternativo e originale ne avrebbe fatto un buon libro, ma la totale assenza di sentimenti che vi ho trovato mi ha lasciato veramente interdetta.
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Un tradimento come tanti
Robert Kincaid, fotografo di fama in viaggio per un servizio, capita nel cortile di una fattoria dello Iowa per chiedere un'informazione e non sa che quella sosta segnerà la sua esistenza. Non lo sa nemmeno Francesca Johnson, la moglie del proprietario. In poche ore entrambi capiscono che hanno trovato il loro grande amore. Libro molto famoso, da cui è nato un altrettanto famoso film. Piacevole per le sognatrici, ma a me non è piaciuto. Perché è un libro in cui una donna trova attraente un uomo, giusto per spaccare la propria routine quotidiana. Questo uomo mette in discussione quello che lei è stata finora. Ma la vera Francesca è quella di prima, brava moglie, brava donna, brava persona o quella di adesso, donna traditrice, donna appassionata? E’ solo una storia di trasgressione, molto romanzata, con dentro quelli che a me sembrano solo tanti finti grandi sentimenti.
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