Highlander. Torna da me
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Nato in un clan di guerrieri dai poteri sovrannaturali, Gavrael McIllioch ha abbandonato il proprio nome e il castello che lo ha visto crescere, determinato a sfuggire al destino oscuro dei suoi antenati. Per proteggere i suoi cari dal clan rivale vive sotto falsa identità, convinto di aver rinnegato per sempre i sentimenti che lo legavano alla splendida Jillian St Clair. Tuttavia, nonostante la lontananza, non ha mai smesso di vegliare su di lei, e quando il padre della ragazza gli chiede di accorrere in suo aiuto, lui si precipita al suo fianco. Perché è fuggito da lei? E perché le si riavvicina ora, proprio quando il padre ha organizzato una gara fra cavalieri che aspirano a prenderla in moglie? In preda alla rabbia, Jillian si è ripromessa di non cedere mai al matrimonio. Gavrael è l’uomo che ama, ma è anche colui che l’ha quasi costretta fra le braccia di un altro. Lui ha provato a fingere indifferenza, ma nulla riuscirà a tenerlo lontano dall’unico essere che possa placare il suo animo; nulla, nemmeno le oscure presenze che auspicano la morte di entrambi…
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Non è un time travel
Secondo volume della serie Highlander ma contrariamente a quello precedente non si tratta di un time travel e può essere letto singolarmente senza problemi avendo due coppie protagoniste totalmente nuove.
La storia è completamente ambientata nelle Highlands scozzesi nel 1515 ma continua ad aver elementi soprannaturali, questa volta legati alla tradizione norrena, ma che non dominano completamente la scena.
I protagonisti (come i punti di vista) sono Grimm, un potente, onesto e virile Highlander scozzese con un lato oscuro e pericoloso ma anche ferito nell'anima invece Jillian è una donna volitiva, dolce, arguta, esuberante, bella e coraggiosa. Mi sono piaciuti entrambi anche se a volte non assumono atteggiamenti o espressioni coerenti con l'epoca in cui vivono.
Ho apprezzato molto l'interazione e l'alchimia che l'autrice è riuscita a creare tra i due personaggi, davvero una bella storia romantica e passionale basata sulla scarsa comunicazione per sensi di colpa e per paura.
Scritto in maniera scorrevole con momenti di azione, avventura e umorismo, personaggi che regalano emozioni e una trama originale.
Mi dispiace per il personaggio secondario di Zeke che mi aveva conquistato con la sua dolcezza ma l'autrice ha preferito lasciarlo da parte.
Una lettura piacevole.