High & Dry. Primo amore
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Manga Dream
"High and dry. Primo amore" è un comfort book, un libro da leggere quando fuori, o dentro di noi, impazza la tempesta, e vento e pioggia tamburellano incessantemente sul vetro sottile di una finestra.
È un libro di sentimenti, colori e scintillii che, senza ricorrere a disagevoli inquietudini o a parossismi sentimentali, capta saldamente anima e cuore del lettore.
I personaggi di Banana Yoshimoto sono dotati di un'essenza quasi evanescente, in stabile equilibrio tra il mondo reale, che appartiene a tutti, e il mondo irreale, che solo alcune sottili sensibilità riescono a percepire e inglobare.
Ancora una volta protagonista di questo breve componimento, dalla struttura narrativa pregevole e non tradizionale, è una ragazzina adolescente, Yuko, che vive, attraverso le sfumature rarefatte della sua personalità riflessiva, sensibile e magicamene lungimirante, la malinconia delle assenze, il primo turbamento amoroso, l'affettività dolorosa e splendida che lega i figli ai genitori.
La semplicità della storia, come disegnata dalla Yoshimoto, e la leggerezza dello stile potrebbero indurre il lettore a considerarla una scrittrice banale, di second'ordine. In realtà vi sono una luce e un'autorità in ciò che scrive, e in come lo scrive, da renderla a tutti gli effetti un talento unico e memorabile.
Giorgio Amitrano, orientalista e traduttore, nella postfazione di "Kitchen", altro celebre romanzo della Yoshimoto, ha scritto di lei: "Il sapore particolare dello stile della Yoshimoto, con la combinazione di ingenuità e sicurezza che si ritrova in tutti i suoi libri, è già nella disinvoltura consumata con cui manipola i generi …. e somministra i colpi di scena senza paura di scadere nel melodramma, anzi giocando a sfiorarlo con libertà da professionista."
"High and Dry " è un libro che consiglio di leggere a chi vuole passeggiare per un po' in un mondo ovattato dove urla, stridori o livori vengono banditi a favore di consistenti sfumature di magia, tenerezza e poesia.
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Non ci siamo, non ci siamo...
Dopo un po' di tempo che non leggevo nulla della Yoshimoto, mi sono lasciata convincere dalla voglia di riassaporare un po' il mondo delicato dei suoi racconti.
Ma sono rimasta molto delusa. Non tanto per il contenuto - é un suo tratto caratteristico quello di dipingere scorci, piuttosto che trame complesse - ma per lo stile. Ho trovato i dialoghi del tutto irrealistici, ma soprattutto sforzati. Mi é spesso sembrato di assistere ad una recita amatoriale, o ad una telenovela di bassa categoria, in cui gli attori poco capaci risultano totalmente inappropriati a renderedel messaggio (se c'é, dov'é?) dell'autore.
Per chi volesse cimentarsi con questa scrittrice consiglio vivamente di scegliere qualcos'altro.
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Nella purezza la sua instancabile energia
E' il libro più recente che abbia letto di Banana. Considerando che non leggevo qualcosa di suo da diverso tempo, la mia 'paura' di restare delusa è stata subito colmata dal solito senso di dolcezza che questa scrittrice regala. E' come se le sue parole fossero dei marshmallows rosa confetto sui quali la mente riesce puntualmente a rilassarsi, sprofondando in quei pensieri fatti di purezza ed ingenuità che solo la Yoshimoto riesce a descrivere con così tanta naturalezza. Trovo nella semplicità delle sue idee e delle immagini narrative dei suoi libri, il grande potere di una scrittrice che continua ad essere una grande conferma letteraria.
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Primo amore
è un libro molto piacevole da leggere, e che racconta la storia di un'adolescente innamorata del suo maestro di disegno: apparentemente è una storia come tante, un classico diciamo, ma invece è raccontata in modo dolce e sensibile, il primo amore visto con gli occhi innocenti di una quattordicenne, un incontro "magico", in tutti i sensi.
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Il culto della quotidianità.
Banana Yoshimoto ci racconta la storia di Yuko, una ragazzina di quattordici anni dotata di una particolare sensibilità che le consente di vedere la realtà che la circonda in modo profondo, captando ogni minima vibrazione del mondo, distinguendone ogni impercettibile sfumatura. Yuko coltiva la passione per il disegno, quale arma privilegiata di espressione del suo "essere speciale", ed è proprio attraverso questo che si avvicina a Kyu, il suo insegnante che però ha il doppio dei suoi anni.
Tra i due si svilupperà un amore giovane e inaspettato. Malgrado la differenza di età, la loro sensibilità artistica (e non solo) sarà la base per un legame forte, ineffabile e puro, come solo il primo amore può essere.
"Se qualcuno ci avesse osservato da un punto altissimo, come il cielo, avrebbe visto solo due esseri umani felici, insignificanti, piccoli, uno accanto all'altro, ma della nostra età, di quello che avevamo fatto fino a quel momento, dei vezzi che davano colore alle nostre giornate, di tutto questo non avrebbe percepito assolutamente nulla; così, per un attimo, pensai di essere sul punto di sollevarmi da terra. Chiusi gli occhi per vedere fino in fondo lo scintillio lieve che mi percorreva la punta delle ciglia."
La Yoshimoto usa uno stile tenue e sussurrato; il linguaggio è intimo, semplice e privo di eccessi.
"High & Dry" non è nulla di eccezionale, non spettatevi colpi di scena o risvolti inaspettati, è semplicemente, il "culto della quotidianità", delle piccle cose, dei piaceri e delle sofferenze che tutti gli adolescenti si trovano a fronteggiare durante il passaggio alla maturità... 108 pagine che in punta di piedi, ci ricordano che le cose più semplici e a cui spesso prestiamo poca attenzione sono, a volte, le migliori.
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High & Dry Primo amore
Sensazioni intense, atmosfere magiche ai confini della realtà, attimi in bilico fra tradizioni giapponesi e piccoli miracoli comuni. Questo è il tessuto narrativo dell'ultimo romanzo di Banana Yoshimoto, High & Dry Primo Amore, uscito per Feltrinelli a giugno e che ha riscosso da subito successo di critica e pubblico.
Yuko ha quattordici anni e vive in un mondo incantato, animato da piccoli esseri che solo lei riesce a vedere, da persone che potrebbero esistere solo nella sua fantasia, da sensazioni così vivide che sembrano vere o almeno per Yuko lo sono. Lei non ha molti contatti con i suoi compagni, al contrario fin da piccola è stata circondata da adulti con i quali è sempre riuscita a rapportarsi in modo del tutto naturale. Una naturalezza che spiazza Kyu, il suo insegnante di disegno. Tuttavia, se all'inizio Kyu la guarda con occhio critico e forse un poco incuriosito, conoscendola meglio capisce che loro sono più simili di quel che credeva. Complice un fatto che li accompagnerà per tutta la durata del romanzo: durante una lezione di disegno Yuko e Kyu assistono ad un miracolo naturale ovvero vedono dei piccoli esseri uscire da una pianta. E' bastato uno sguardo per capire che i loro cuori erano simili.
Inizia una conoscenza che li porterà ad una intima unione, senza alcun rapporto fisico, nel rispetto quindi dell'età di Yuko. Grazie a Yuko, Kyu riuscirà a superare un trauma infantile e ad affrontarlo parlandone con sua madre. Yuko invece conoscerà la felicità e le prime sensazioni alle quali può condurre l'amore, avanzando, giorno dopo giorno, verso l'età adulta. Un percorso lungo ma che ha inizio proprio con il suo maestro di disegno di cui lei è innamorata. Da ammirare è il comportamento della madre di Yuko, che non ha mai ostacolato la figlia nella conoscenza di Kyu, nonostante fosse al corrente della differenza anagrafica. Questa madre è riuscita, pur essendo sola (il marito è impegnato in America per lavoro), a stare vicino alla figlia cercando di capire il momento che sta attraversando, conoscendo Kyu, uscendo insieme a loro e parlando apertamente del rispetto che lui deve portare alla figlia.
La suggestione dell'autunno, stagione in cui Yuko conosce il maestro di disegno, le luci e le ombre, gli odori, i sapori dei cibi, il paesaggio che cambia mentre si avvicina l'inverno, tutti questi elementi fanno del romanzo una piccola perla nel mondo della letteratura giapponese e non solo. La delicatezza e il misticismo dialettico sono tratti caratteristici di Banana Yoshimoto che non stancano mai.
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la forza della parola
Finalmente ho avuto il coraggio di accostarmi ad un autore giapponese, se non altro perchè mia cognata mi ha prestato il libro e l'entusiasmo con cui l'ha fatto mi ha incuriosita.
Lettura semplice, scorrevole e piacevole.
Ho particolarmente apprezzato la delicatezza utilizzata dall'autrice nel narrare la storia d'amore che risulta pulita e innocente.
Yuko è una ragazzina di 14 anni, che per l'età che ha è molto determinata e matura, si innamora del suo professore di disegno e nulla la ferma dal dichiarargli il suo amore.
Il professore, Kyu molto più grande di lei non ha alcuna intenzione di approfittarne e quindi propone una semplice frequentazione.
La costante di tale frequentazione è il dialogo e la conoscenza reciproca. Entrambi svelano pensieri profondi, raccontano di avvenimenti personali vissuti o attuali.
Si può notare come tramite le conversazioni, Kyu riesca ad affrontare con sua mamma una situazione passata rimasta irrisolta e come Yuko riesca a leggere sotto un'altra luce il comportamento dei suoi genitori, i quali a causa del lavoro del papà che lo porta in America, sono costretti a vivere separatamente.
Sono sempre più convinta che il dialogo è l'arma vincente in tutti i rapporti. Con lo scambio di pensieri, il confronto, e a volte le confidenze, si possono gettare le fondamenta per costruire qualcosa di solido...e a volte anche a distanza di tempo sono efficaci per recuperare rapporti trascurati o che si pensa siano diventati inesistenti!
...dimenticavo...Banana è nata nel mio stesso giorno e da buona leoncina non potevo non pensarla come lei :-)
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la celebrazione del primo amore
Il racconto, semplice e delicato, dei problemi e dei primi turbamenti amorosi di una giovane che si affaccia alla vita adulta.
Un libro da leggere per ripercorrere un viaggio a ritroso nel tempo, e riassaporare i ricordi del primo amore.
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Un libro che mi lascia indifferente
Yuko è una ragazzina di quattordici anni. Un padre lontano per il lavoro e una madre alla quale è profondamente legata. Ha una forte passione per il disegno e una straordinaria sensibilità che le permette non solo di comprendere i pensieri e gli stati d'animo delle altre persone ma anche di vivere la vita percependone ogni più sottile sfumatura.
Yuko è perfino intimorita da questo suo dono ma l'incontro con Kyu, il maestro di disegno, le insegnerà ad affrontare il mondo convivendo con questa sua peculiarità.
Una delicata e piacevole storia d'amore.
Feltrinelli, euro 10
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Che cos'è un kappa sostituto?
Avete mai visto un giapponese scrivere un kanji(ideogramma)
non è come noi occidentali, un semplice scorrere di inchiostro
su carta, è un momento artistico, un momento profondamente intimo, direi religioso.
Googlate nel traduttore in giapponese tradizionale AI che vuol dire amore. Osservate quell'ideogramma, i segni non sono dipinti così a caso, ma sono espressione di un atavico vissuto perchè,come dice Erri De Luca, ogni parola è sangue,corpo ed emozione. Alla fine della lettura di questo romanzo ogni riflessione, ogni vicenda,ogni emozione vissuta dai personaggi sarà stata un segno che andrà a comporre il kanji più desiderato da un uomo ed una donna:Amore.
Siamo in una tipica scuola nipponica, Yuko Iizuka è una quattordicenne alle prese con quella montagna di confusione chiamata adolescenza. Durante le ore di disegno scopre la passione per i colori e soprattutto di sentire qualcosa di sconosciuto per il suo maestro il signor Kyu.
Quando i sentimenti prenderanno il sopravvento sulla ragione Yuko e Kyu fuggiranno lontano, l'una dall'altro. La grande differenza di età li aveva spaventati, ma si sà al cuor non si comanda.Saranno un viaggio per incontrare una persona cara vicino Fukushima ed un Kappa-sostituto a porre l'ultimo segno per completare questo kanji.
Banana Yoshimoto offre ancora un grande esempio del suo telento, fluidità narrativa e intelligenza nello sviluppo di un argomento così delicato senza cadere in un lolitismo volgare rendono il testo adatto a tutti e forse questo è anche il defetto del racconto che in alcuni casi cade nel banale.
A...quasi dimenticavo, un kappa-sostituto è una specie di spiritello; le madri giapponesi comprano o costruiscono dei fantocci a forma di rana dove sperano di imprigionarne uno per pregare poi gli antenati che, in caso di disgrazia,faranno in modo che sia esso a morire sostituendo nelle braccia della morte il loro bambino.Se ne vedete uno in giro acciuffatelo, come ben capite , potrebbe tornare molto utile, e poi fondamentalmente se ne vedete uno o siete pazzi o siete innamorati.
di Luigi De Rosa