Grande amore
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Un romanzo per chi ama l'idea di reincarnazione
Recensione
Il titolo rispecchia veramente la pienezza e la genuinità di questo amore. Il grande e immenso sentimento che tutti vorremmo vivere con il sapore dell’eternità. Ecco, che l’autrice dirige con maestria questo ‘film’ di pagine ricche di altrove, di quella vita che divide, ma che inesorabilmente ci fa ritrovare fra i ritagli del tempo. Il piccolo grande insegnamento che ci dà questo romanzo è il fatto di poter vivere l’amore annullando in parte gli errori che vengono compiuti nel corso della vita, dandoci la possibilità di poter rimediare al passato, e riscrivere con il senno di poi un presente, che profumi ancora di quel sapore antico rappresentato dai nostri ricordi.
L’autrice spazia in diversi ambiti storici e temporali,il primo è quello che dà vita al vero e mitico Daniel, un’anima che ha il fantastico dono della ‘memoria’, la virtù di potersi rincarnare per sempre e poter ricordare ogni cosa del suo stato passato, mentre sta rivivendo il presente.
Principalmente questo amore nasce da un efferato atto di guerra che lui compie, da quel grande senso di colpa e di rimpianto che lo attanaglia, ma che si tramuta in angeliche armi per amare di sconfinato sentimento la sua Lei.
La bellezza straordinaria di questo romanzo ci rende consapevoli di come la scrittrice sia stata più che capace a farci innamorare dei protagonisti in qualsiasi loro forma appaiano. In corpi talmente diversi e luoghi alquanto idealmente lontani.
Infine ritroveremo Daniel fra i banchi di scuola con la sua nuova Lei, Lucy. Forse la parte meno avvincente della storia, ma che ci fa ugualmente sognare attirando anche il cuore di giovani lettori adolescenti. Una storia che parla di amore per tutti, adatta a renderci riflessivi sulla vita oltre la morte e ad una possibile chance che i nostri ricordi possano veramente diventare prezioso segnalibro fra i battiti del cuore.
Uno stile poetico e molto scorrevole, che non si ritrova facilmente. L’autrice deve avere una magnetica sensibilità per le storie sentimentali, perché credo che leggendo la sua storia, ci siamo sentiti un po’ tutti protagonisti di un ‘grande amore’.
Un’ultima parola…descriverei questo libro come un profondo respiro di eternità fra i confini dei nostri giorni.
Francesca Ghiribelli
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Vedi di non reincarnarti mai più!
Sono a letto con la febbre da tre giorni e si sa in queste condizioni non è che la mente sia lucidissima,per cui avevo bisogno di un libro “facile”.
Recupero Grande amore che avevo da mesi,ma (saggiamente) non avevo mai letto.
Mi trovo un romanzo sulla reincarnazione.Daniel,il protagonista maschile ha un dono:ricorda tutte le sue vite precedenti.In alcune di queste ha incontrato la stessa donna,ma per un motivo o per l’altro non è mai riuscito a vivere felicemente con lei.
(E vedi tu!La prima volta che l’hai incontrata l’hai uccisa!Mio caro Daniel oltre a blaterare di reincarnazione hai mai sentito parlare di Karma??????????)
Comunque,finalmente nel 2006 la ritrova nuovamente.Tra flashback nelle precedenti vite,maghe e ipnotisti,il cattivo di turno e di contraltare il saggio di turno,capitoli narrati da lei e capitoli narrati da lui ho finito la mia lettura.
In primis un mea culpa:non sapevo fosse una trilogia e sono rimasta come una scema quando l’ho capito.
Inutile aggiungere che il secondo libro mai mi avrà:il 90%delle pagine è assolutamente inutile ai fini della storia,il linguaggio che vorrebbe essere romantico è smielato e inidoneo persino a una ragazzina di 13 anni,i pochi personaggi non godono di alcun tipo di caratterizzazione,idem per i luoghi,il tema del grande amore che si insegue nei secoli dei secoli (Amen!)è trito e ritrito.
Ora devo solo decidere che fine far fare alle pagine per non sprecare tanta carta:
Ipotesi a)Le uso per lavare i vetri;
ipotesi b)Bagnate e appallottolate le metto nelle scarpe che mi vanno strette;
Ipotesi c)Ci incarto piatti e bicchieri per il mio prossimo trasloco;
Ipotesi d)Coriandoli per carnevale che è ormai alle porte.
Daniel,fai una cosa buona….muori e vedi di non rinascere più!
P.s.:Ribadisco,ho la febbre,abbiate pietà per le mie compromesse capacità mentali!
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Inseguendo il grande amore...
...ed una traduzione migliore!
Perché bisogna dirlo, di Grande Amore si tratta. Ma se la Newton avesse riservato al romanzo una traduzione dall’inglese un po’ meno disastrosa o per lo meno italianamente corretta, di sicuro sarebbe andata molto meglio.
Al cospetto di un Amore millenario, tuttavia, possiamo anche chiudere gli occhi e lasciarci trasportare.
“Ogni volta comincia più o meno nello stesso modo. La mia mente è una macchina indistinta di tenebre infantili e dopo, prima o poi, vedo il suo volto (…). So cosa sta per succedere, e penso: Ecco ci risiamo. Ogni vita la inizio con lei, il mio peccato originale. E tramite lei imparo a conoscermi”.
Lei è Lucy, una ragazza come tante, che confida in un’esistenza altrettanto comune e serena. Lui è Daniel e possiede la Memoria, ovvero è in grado di ricordare di quando Lucy è stata una ragazza africana, e poi, lungo i secoli, Sophia, e ancora una bambina incontrata per caso, e Costance nell’Inghilterra del 1918: nient’ altro che il suo Amore, l’unico grande Amore e l’unica ragione che lo spinge a protrarsi per più e più esistenze e a reggerne il peso del ricordo.
L’autrice si serve per altro della voce sofferente ed intensa del protagonista non solo per consentire un altalenante e magico viaggio nel tempo attraverso la narrazione degli eventi, ma anche per offrire al lettore delle nozioni e degli spunti riflessivi su quanto inverosimilmente il protagonista stesso afferma. È Daniel a rimanere perplesso di fronte all’incredulità di chi stringe il libro tra le mani ed “ascolta” il suo racconto: [Non mi credete, dunque? – sembra voler dire tra le righe - ebbene], “l’anima si rivela in maniera estremamente potente sui nostri volti e sui nostri corpi (…). Piccoli e grandi dubbi, compromessi e delusioni risiedono intorno agli occhi. Le speranze si nascondono intorno alla bocca, così come le amarezze e la tenacia. Il senso dell’umorismo si individua intorno alle sopracciglia, e così anche i sogni (…). Queste sono le qualità accumulate dall’anima, e si manifestano di vita in vita”.
Ma a Lucy e a Daniel basta un istante per riconoscersi, un attimo fugace affinché il passato li riavvolga in spirali di appartenenza e riaccenda in loro il bisogno infinito e secolare di stare l’uno accanto all’altra.
Riuscirà Lucy ad ascoltare la sua anima e a comprendere il grido di Amore immenso che non può più soffocare? E potrà Daniel sconfiggere il destino malevolo che da sempre prova a dividerli?
Mentre i nostri eroi lo scoprono, a noi la possibilità di sognare che un Daniel (o una Lucy) sia da qualche parte alla nostra ricerca o, perché no, ci abbia di già trovato. In fondo, un romanzo può anche non presentare grosse pretese ma se è una favola che può far sognare allora ha già toccato il cuore.