Gli uccelli
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Silenzi sul lago
Paesaggio nordico. Una casetta in riva al lago: ci vivono Mattis, 37 anni con l'handicap di un deficit intellettivo, e la sorella quarantenne.
La straordinaria scrittura del norvegese T. Vesaas conduce la vicenda al di là dei limiti storici e geografici: fa vibrare nel lettore corde segrete sentinelle del rimosso ; s'insinua nelle ferite che pensavamo da tempo rimarginate ; ci fa sentire più umani.
Il romanzo "Gli uccelli" sprigiona significati simbolici ; evoca immagini semplici e suggestive cui l'austerità affascinante del paesaggio nordico fa da sfondo, a tutto conferendo qualcosa tra il realistico e il fiabesco : un lago solitario, il bosco, il volo degli uccelli... Sottrae alla mera realtà l'aspetto superficiale, conferendole profondità e incanto.
Mattis va oltre le convenzioni del vivere, benché ne senta il peso e l'inquietudine. Si apre al mondo dell'immaginario che sorprendentemente si salda col mondo della natura, degli animali, la cui misteriosa complessità non comprende il raziocinio.
"Doveva andare nel bosco, seguire quella striscia invisibile nel cielo. Era la sua strada quella, la strada della sua gioia".
Tendeva a caricare di senso il linguaggio degli uccelli e delle cose mute : "Leggera va la mia beccaccia sugli argini, quando è stanca del cielo" ; coglieva il lato poetico delle "impronte di zampe. Gli pareva che fossero passi di una danza".
Spesso sulla nostra autostima attribuiamo troppo potere agli altri. Quando invece potremmo essere, semplicemente essere ; lasciarci pervadere dalla gioia di esistere, grati per la fortuna di vivere.
Indicazioni utili
letteratura nordica