Narrativa straniera Romanzi Giorni d'amore e inganno
 

Giorni d'amore e inganno Giorni d'amore e inganno

Giorni d'amore e inganno

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Quattro donne si ritrovano in un piccolo villaggio in Messico. Hanno seguito i loro mariti, ingegneri e tecnici impegnati nella costruzione di una diga. Paula, scrittrice fallita, Manuela, sessantenne soddisfatta della sua vita borghese, Victoria, docente di chimica e Susan giovane americana da poco sposata. Nell’ambiente chiuso del villaggio straniero esplodono dinamiche che mettono a nudo debolezze e virtù del gruppo. Ambizioni, nevrosi e insoddisfazioni da lungo tempo accumulate entrano in conflitto sconvolgendo l’esistenza di ciascuno. L’analisi della vita quotidiana, condotta con tenacia e con occhio divertito da Alicia Giménez-Bartlett nei suoi celebri polizieschi, si fa qui più corrosiva e spietata, come già nel precedente Segreta Penelope.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
2.9
Stile 
 
3.0  (2)
Contenuto 
 
2.5  (2)
Piacevolezza 
 
3.0  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Giorni d'amore e inganno 2012-03-19 10:16:20 Viola03
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Viola03 Opinione inserita da Viola03    19 Marzo, 2012
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

"Giorni d'amore e inganno"

Cosa fanno le brave mogli quando i loro mariti sono chiamati a lavorare all’altro capo del mondo?
Lasciano tutto e vanno con loro. La costruzione di una diga, porta in un paesino del Messico numerose famiglie europee in cerca di fortuna.
Per loro è stato costruito appositamente un piccolo villaggio recintato, fatto di case bianche e giardinetti, una dimensione completamente avulsa dalla vita circostante, dalla natura rigogliosa del paese, dalla povertà, dal pericolo dei rapimenti.
Ed è all’interno di questo mondo separato che si sfiorano le esistenze di quattro donne, mogli benestanti di altrettanti ingegneri, occupati nel cantiere e lontani per gran parte della settimana.
C’è Manuela, sposata con il capo da trent’anni, moglie irreprensibile, figli adulti cresciuti come soldatini, un marito coccolato come un re ed una vita da riempire organizzando festicciole ed eventi per le famiglie del villaggio.
C’è Victoria, timida, dolce e riservata, ritratto, insieme a Ramon, di una vita familiare esemplare: educazione, rispetto, mai un litigio.
C’è Susy, giovane americana, moglie immatura e fragile, con un perenne senso di inferiorità nei confronti del mondo e un odio patologico verso la madre.
E c’è Paula, che offusca la lucida visione del suo fallimento come scrittrice, con litri di alcol e un atteggiamento cinico e sprezzante.
In questa realtà ovattata, lontano dalle proprie abitudini, dai posti conosciuti, dalle vie percorse quotidianamente, nelle solitudine della mente si insinua un sottile senso di insoddisfazione, si aprono delle crepe, quei gesti ripetuti da anni sembrano di colpo privi di senso.
Ma è quando tra una delle mogli e il marito di un’altra nasce un amore forte quanto immediato, che il quadro si sconvolge definitivamente. Tutti coloro che vengono anche semplicemente sfiorati dalla vicenda sembrano subire gli effetti della scossa, perché “forse l’irruzione di una passione così intensa in un ambiente pacifico genera una sorta di campo magnetico a cui nessuno riesce a sottrarsi”.
E allora tutti dovranno confrontarsi con la falsità della propria vita, con l’incapacità di vivere davvero a fondo, con il mancato coraggio di fare scelte, realtà tenuta sempre ben nascosta dietro una apparente felicità, dietro ai gesti educati ripetuti da anni, dietro alle foto di famiglia incorniciate in ordine sugli scaffali.
E’ quell’amore profondo, insensato, fuori luogo in quell’ambiente così minuto, ristretto, che con la sua temerarietà riesce a mettere in moto meccanismi inceppati da troppo tempo.
E alla fine è come se la natura selvaggia e smisurata del Messico, la povertà dilagante, tutto il mondo fuori si riversassero violentemente nel villaggio, invadendo le vie, sporcando le case, distruggendo i giardini.
Come in un'immagine suggerita da Paula, le vite dei protagonisti, come piccole barchette malandate, sono gettate nel mare impetuoso, sbattute dalle onde dopo tanti anni di andatura tranquilla, e ne escono completamente diverse.

Avevo conosciuto la Gimenèz- Bartlett con l’ispettrice Delicado, mi piace il suo stile e mi è piaciuto questo suo romanzo. Ho apprezzato la lentezza delle pagine, a riproduzione della lentezza della vita all’interno del villaggio, rotta qui e là da festicciole che non sono eventi memorabili né per noi lettori, né per i personaggi.
L’aspetto che però mi ha più colpito, e non so se sono riuscito a renderlo, è l’utilizzo del villaggio come metafora della vita familiare sia della mente, che come succede per i muri del paese, creano delle barriere verso l’esterno, verso la vita, verso il rischio, verso l’abbondanza di colori, rumori, tentazioni, ma frenano anche l’entrata a emozioni, passioni, creatività.
Consigliato, sì.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore
Giorni d'amore e inganno 2008-03-19 04:38:20 sabina
Voto medio 
 
1.8
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
2.0
Opinione inserita da sabina    19 Marzo, 2008

Deludente

Adoro Alicia Gimenez Bartlett per la sua ironia e la maestria con cui sa intrattenere il lettore. Eppure quest'ultimo romanzo, che esula dalla celeberrima saga di pedra Delicado, è una vera delulione. Piatto. A tratti viene fuori la vecchia Alicia, ma se devo dirla tutta non è una lettura entusiasmante e coinvolgente. Noioso e un po' pretenzioso.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
10
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
Tatà
La prova della mia innocenza
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera