Frutti d'oro Frutti d'oro

Frutti d'oro

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Un tempo c'era solo la foresta vergine dell'Amazzonia, lussureggiante e selvaggia. Ma con i frutti d'oro del cacao è arrivata la ricchezza: e alle povere baracche incalzate dalla giungla s'è sostituita Ilhéus, una città affascinante e corrotta dove convivono gli aspetti più diversi dell'esistenza. Sulle piantagioni Ilhéus ha costruito la sua realtà e i suoi sogni: la ricchezza degli esportatori e dei fazendeiros, ma anche la dura lotta per la sopravvivenza dei salariati, il sogno del benessere e la miseria, l'eccitazione dei bordelli e del gioco d'azzardo e le sopraffazioni di chi crede solo al diritto del più forte.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Frutti d'oro 2013-05-20 15:35:01 silvia71
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
silvia71 Opinione inserita da silvia71    20 Mag, 2013
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

C'era una volta il cacao

Il romanzo “I padroni della terra” vide la luce nel 1944 ed in Italia venne pubblicato col titolo “Frutti d'oro”.
Amado ci accompagna a sud di Bahia, dove la foresta amazzonica fu sacrificata per trovare terreni fecondi e utili per avviare la coltivazione della pianta del cacao, mettendo in moto negli anni '30 e '40 un'economia fiorente e redditizia per esportatori e fazendeiros.

La penna di Amado seppur ricca di connotati epici, narra con colore e vigore il dramma umano legato al boom economico; le tinte usate da Amado non ammettono sfumature, ma ritraggono un mondo di ricchezza e miseria, di potere e di lotta per la sopravvivenza, di uomini “padroni” e di uomini “schiavi”.
Ecco che tra queste pagine prende forma la città di Ilhèus, sorta dalle ceneri della verdissima foresta, simbolo dell'incontro-scontro tra il sopraggiunto benessere dei pochi e la fatica di salariati e piccoli proprietari terrieri.
L'aria che si respira è greve e carica di disperazione. E' l'aria che respirano i braccianti straziati da un lavoro usurante per pochi soldi. E' l'aria che respirano donne e bambini sfiancati dal lavoro.
E' l'aria carica di speranza per un buon raccolto ed una buona quotazione del cacao.
E' l'aria che si respira nelle bettole dove l'alcool diviene anestetico contro i mali della vita.
E' l'aria che ristagna nei locali dove si gioca d'azzardo, pronti ad uccidere.
E' l'aria dei bordelli, dove aleggia il profumo di donne che si vendono.

Il mondo di Amado è animato da una galleria di personaggi che rappresentano la società del tempo, minata da corruzione, soprusi, inganni e violenze. A tratti diviene un mondo surreale e naif, ma il cuore profuso dall'autore nel parlare della sua terra è palpabile e verace, senza risparmiare qualche stoccata dal sapore politico.

Questo romanzo appartiene alla primissima produzione letteraria dell'autore, in cui Amado si fece carico delle scottanti questioni sociali che dilaniavano il suolo brasiliano. Si tratta di una lettura dall'alto valore storico, in quanto denunzia il lato oscuro e abietto del potere economico e svela conseguenze non positive per la maggior parte della popolazione locale.
Se indubbio è il valore del contenuto di una simile opera, in merito allo stile narrativo occorre dire che la lettura a tratti richiede un notevole impegno, divenendo ruvida come i volti che sta disegnando o coloratissima come le distese degli alberi dai frutti d'oro del cacao giunti a maturazione.

Una voce che merita di essere conosciuta e ricordata per aver immortalato i volti del suo Brasile, con passione, sagacia e originalità.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
210
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
Tatà
La prova della mia innocenza
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera