Finché le stelle saranno in cielo
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Una ricetta a base di amore, dolci e stelle
Questo libro l'ho letto quest'inverno quasi per caso. L'avevo trovato in biblioteca e mi aveva incuriosito. Fortunatamente ho dato retta alla mia curiosità. La storia parla di un amore così grande e profondo in grado di superare qualsiasi ostacolo. La guerra, il tempo e la morte. Una storia d'amore fra passato e presente che ho trovato a dir poco drammatica ed emozionante. Oltre a tutto questo all'interno del libro vi sono anche alcune ricette di dolci che solo dal nome viene voglia di divorare.
La narrazione è scorrevole e piacevole. La guerra è raccontata da un punto di vista "originale", differente dalle tipiche nozioni storiche. In vari punti le vicende dei protagonisti mi hanno ricordato Jack e Rose di Titanic.
Il titolo penso sia davvero stupendo e racchiuda il messaggio dell'intero libro: nonostante qualsiasi cosa accada le stelle, come l'amore, saranno sempre in cielo a illuminarci.
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eccessivamente fiabesco, ma comunque piacevole
"Finché le stelle saranno in cielo" racconta le avventure di Hope, una giovane donna alla ricerca della sua identità e del vero amore.
Hope ha trentacinque anni, è piena di debiti, un divorzio alle spalle, una figlia preadolescente che la odia, e, come se non bastasse, sua nonna è malata di Alzheimer. Nel tempo ha smesso di credere nell'amore , ma saranno proprio il dolore e la malattia ad aprirle gli occhi permettendole di guardare il mondo da un'altra prospettiva.
Approcciandomi a questo libro,sono partita con aspettative molto basse pensando di avere di fronte la solita storiella melensa e vuota. In realtà, ho apprezzato molto la trovata del legare la vicenda di Hope al tema dell'Olocausto in quanto ha reso il tutto più avvincente e forse ha alzato il livello di tutta la narrazione( all'interno della letteratura di intrattenimento americana , è uno dei libri più ben fatti, decisamente superiore a Sparks, ad esempio) Lo stile è godibile, semplice senza essere piatto . Tra le note negative invece devo dire che l'intreccio risulta molto prevedibile e alcuni sviluppi sfiorano il ridicolo, benché ciò non intacchi il messaggio tutto sommato profondo che la storia vuole trasmettere.
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Una ricerca che ti prende per mano e non ti lascia
Questo libro parla di una ricerca,una ricerca interiore innanzitutto ma fino all'ultimo sembra la ricerca di persone. All'inizio avevo paura fosse un po' banale leggendo le ricette della nonna Rose e ho avuto paura di essermi imbattuto in un altra storia culinaria alla Parodi, ma poi il libro ha scoperto la sua vera natura e ha iniziato a coinvolgermi sempre più e le ricette sono diventate la testimonianza di una grande tradizione. Ho trovato questo libro molto coinvolgente e commovente e l'ho praticamente divorato. Questo libro parla di una ricerca e di insegna che le cose più belle sono sempre state li, sotto i nostri occhi
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Finchè alziamo gli occhi al cielo,ci sarà speranza
C’è un attimo che precede la sera, un attimo in cui alzando gli occhi al cielo possiamo vedere le stelle più luminose, quelle che rappresentano i nostri cari, la nostra famiglia che ci sorveglia dall’alto. Questo è ciò che pensa Rose, malata di Alzheimer e giunta al termine della sua lunga vita. In tutti questi anni lei non ha mai smesso di alzare gli occhi e cercare.. cercare una famiglia che ormai è andata persa. Fu così che un giorno, uno dei pochi di lucidità, da a sua nipote Hope una lettera, contenente un elenco di nomi e la saluta facendosi promettere che si sarebbe recata a Parigi alla ricerca della sua famiglia. Quello che la nipote aveva imparato dai libri, l’olocausto e il genocidio Ebraico non sono più un episodio lontano, ma una parte dolorosa nella storia della sua famiglia. La pasticcera Hope, divenuta proprietaria dell’azienda dolciaria di famiglia si trova ad affrontare un viaggio, arriverà nella capitale francese e si darà da fare a rintracciare la sua famiglia, guidata solo da una lista di nomi e da molta speranza. Questa storia sembra quasi una favola, una dolce favola guarnita però di amara tristezza.
Questo romanzo si svolge in luoghi magici, partendo dalla spiaggia di Cape Cod fino ad arrivare a Parigi, capitale dell’amore per eccellenza. I posti sono raccontati in maniera quasi fiabesca, descrive un tramonto sulla spiaggia facendolo sembrare fantastico e dando modo al lettore di immaginare la scena senza scrivere ulteriori dettagli. I personaggi sono ben costruiti, dal carattere difficile di Annie, figlia adolescente di Hope, fino ad arrivare a Rose, malata di Alzheimer e con una profonda tristezza interiore. Ho scelto di leggere “Finché le stelle saranno in cielo” in questo periodo proprio perché volevo qualcosa che mi ricordasse l’olocausto, dato che abbiamo onorato proprio ieri le vittime del genocidio Ebraico. Ho letto parecchie recensioni al riguardo e molte definiscono questo libro un po’ “povero” da quel punto di vista. Tutto ruota intorno alla parte romantica e alla ricerca della famiglia senza che ci siano parti spiegate e dettagliate sull’argomento. Questo è stato uno dei motivi per cui io ho deciso di leggerlo, ho preferito una storia che mi facesse dare spazio alla “speranza” più che alla tristezza. Io riconosco di avere un grosso limite, leggere libri sull’olocausto per me (come credo per tutti) è una grande sofferenza. Sono stata male leggendo solo alcuni titoli in biblioteca, mi sono trovata davanti al libro “Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti” e mi sono trovata a pensare a mia figlia, che piange addirittura quando cambio stanza o quando la porto all’asilo. Come è possibile? Cos’hanno provato le madri vedendosi strappare dalle braccia i loro figli sapendo dove sarebbero stati portati? Come si può avere una crudeltà tale da uccidere dei bambini, quando a me le lacrime scorrono leggendo solo un titolo? Sono domande a cui non riuscirò mai a darmi una risposta. E intanto mi trovo a cercare libri che parlino in maniera molto velata del problema, altrimenti il magone mi perseguita per settimane. In questo libro si parla di unione tra religioni,un’ utopia forse, date le notizie che si sentono ai telegiornali, ma con un fondo di verità. È vero infatti che i Musulmani (qui citati tramite “La grande Mosquèe di Parigi”) hanno aiutato a fuggire a hanno salvato numerosi Ebrei. Questa è una grande dimostrazione di come in realtà siamo tutti uniti di fronte al dolore, ed è forse perché ora stiamo fin troppo bene che finiamo per dare spazio ad inutili razzismi e diamo l’aiuto quasi per scontato. È vero, in questo libro l’olocausto è descritto in maniera un po’ astratta, non da notizie concrete e cruente. Non so se questo possa essere un punto a suo favore o a suo sfavore, dipende da cosa cerca il lettore e io personalmente l’ho apprezzato. C’è anche una parte leggera, tratta appunto il lavoro di Hope e parla delle ricette ebraiche tramandate dalla sua famiglia e all’inizio dei capitoli in cui parla Rose è presente il procedimento per prepararle. In ultimo posso dire che ho apprezzato molto anche i piccoli dettagli presenti all’interno della storia, ad esempio il nome della protagonista, Hope, non avrebbe potuto essere più indovinato.
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Commovente
"Finchè le stelle saranno in cielo" è una promessa ed una garanzia.
Una promessa tra i personaggi: è la promessa di un amore infinito ed eterno, di quelli che fanno sognare ad occhi aperti.
Una garanzia per il lettore, invece, che, anche se per poco magari, si lascia convincere che l'amore sia eterno ed invincibile. In questo libro, l'amore la fa da padrone: la protagonista Hope, che scopriamo da subito essere divorziata, cerca di fuggire dall'amore, perchè ne ha paura, esattamente come aveva fatto la madre prima di lei. La nonna di Hope, invece, è proprio l'amore che cerca di ritrovare: quello della famiglia perduta e quello di un uomo per lei speciale. Si sviluppa da qui un lungo percorso tra Parigi, New York, la Spagna e la piccola cittadina americana di Cape Cod, che porterà la nostra protagonista a diretto contatto con un mondo, quello della seconda guerra mondiale, fatto di desolazione, ma anche di aiuto reciproco, di amore, di libertà, perchè nei momenti più grigi sono proprio questi valori a spingerci a muoverci.
Questo libro mi ha lasciata senza fiato in più punti: scoprire i retroscena della vita di Rose è stato qualcosa di molto potente, che non mi aspettavo da un libro del genere. Quando l'ho cominciato, mi son detta "ma si, sarà il solito libretto che racconta cose improbabili!" Mi sono scoperta sorpresa nel constatare come mi sia sbagliata: è emozionante ed assolutamente verosimile. Non ci sono personaggi che fanno quello che vogliono ed arrivano al lieto fine perchè è un libro, ma persone che fanno la cosa giusta, a costo di stare lontani una vita.
Ho trovato il finale straziante, ma con una sua giustizia: in fondo, non poteva finire altrimenti.
Da questo libro ho imparato due cose, che per me ora sono fondamentali:
- primo, mai sottovalutare il potere dell'amore. Tutto è possibile se ci si crede e se si persevera, anche dopo anni di sofferenza e lontananza;
- secondo, tutto si può risolvere. I problemi, anche i più gravi, possono sistemarsi e si può dare una svolta alla propria vita in ogni momento, l'importante è desiderarlo e sapere di poterlo fare.
Ma soprattutto, tutto il libro è incentrato su un'unica frase, che è il più grande insegnamento che questo libro mi può trasmettere ed è riportata in copertina: "anche nei tempi più bui si nasconde una luce inattesa".
L'unica nota negativa dal mio punto di vista è la scelta di narrare al presente, che non sopporto perchè mi fa sembrare il tutto una cronaca e non mi fa immedesimare fin da subito nella protagonista e nella trama.
Per il resto, gran romanzo: da ottimi spunti di riflessione, racconta una storia straziante, triste, ma bella, in cui nulla è scontato. è un romanzo tutto da scoprire: consigliatissimo!
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FINCHE' CI SARANNO LIBRI COSI'...
Questo libro mi è stato regalato e non poteva esserci dono più azzeccato per me..
L'ho letto in pochissimo tempo, e mi sono subito immedesimata nel contesto.
Mi ha rapito, mi ha fatto provare pena e rabbia verso Hope, mentre leggevo assaporavo i profumi dei dolci della pasticceria, soprattutto della meravigliosa Torta stella!
Infine mi ha commosso, perché dimostra come nell'essenzialità, quando sei di fronte al dramma assoluto, capisci quali sono le priorità vere, quali sono le persone importanti e i sacrifici per tenerle al sicuro!
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Alza gli occhi al cielo. Ancora e per sempre.
Era da tempo che non leggevo un libro come questo. Finché le stelle saranno in cielo mi ha dato la possibilità di sognare ancora una volta che tutto (o quasi) può trovare una soluzione, se siamo noi a volerlo profondamente e a impegnarci perché ciò avvenga.
Scritto da Kristin Harmel, appena uscito nell’agosto del 2012 ha riscosso subito un successo grandioso, evidenziato anche dal fatto che i diritti per la pubblicazione sono stati molto desiderati dalle case editrici di tutto il mondo e, dopo lunghe contrattazioni, la Garzanti li ha ottenuti.
La scrittrice presenta già dalle prime righe Hope, alle prese con mille problematiche personali: le condizioni economiche della pasticceria di famiglia che gestisce da tempo sono precarie, ha alle spalle un divorzio fresco fresco dall’uomo che aveva sposato essendo rimasta incinta della figlia, un’adolescente capricciosa che ha sempre qualcosa da dire nei confronti della madre, e che sa di trovare “rifugio” sicuro dal padre, molto più flessibile di lei; e, come se questo non bastasse, la giovane donna americana deve avere a che fare anche con l’Alzheimer della nonna, figura di sostegno per tutta la sua vita, sostituta della madre sempre assente e morta prematuramente. In uno dei giorni di lucidità, nonna Rose consegna a Hope e alla sua pronipote un elenco di nomi, chiedendole di cercare approfonditamente, e di andare a Parigi per cercare quelle persone. Dopo le sue prime titubanze e i suoi dubbi sulla reale lucidità della nonna, Hope si reca a Parigi, lasciando chiusa la pasticceria per qualche giorno. Una volta arrivata Hope scoprirà delle cose che non avrebbe mai immaginato, se non con l’aiuto del tuttofare della pasticceria…
Il romanzo, che merita assolutamente di essere letto, affronta tematiche fondamentali, quali, il dialogo interreligioso, la ricerca del passato per rinascere e per trovare pace interiore nel presente e l’Olocausto, fenomeno nel quale i protagonisti della vicenda sono in qualche modo coinvolti per varie circostanze. Per come è stato affrontato il tema del dialogo interreligioso, questo libro presenta una certa somiglianza con “Vita di Pi” di Yann Martel, il cui protagonista è affascinato da tutte le religioni e finisce per aderire ad ognuna di esse, nonostante la perplessità dei genitori. E poi, l’Olocausto, parla da sé.
Lo stile della Harmel è estremamente fluido e chiaro: questa scelta mi pare opportuna, visto che l’autrice ha preferito abbandonare la scrittura presuntuosa, a favore della storia. La narrazione è affidata a Hope e a sua nonna, Rose, i cui capitoli iniziano sempre con una ricetta della pasticceria che ha fondato a Cape Cod, ora gestita con tenacia dalla nipote.
La scrittrice, bostoniana di nascita, è appassionata di scrittura sin da quando era una bambina, e durante gli studi, aveva iniziato a collaborare come reporter con una testata americana. Laureata in letteratura, ha ottenuto un posto nella rivista americana “People”, con la quale collabora tuttora. Ha pubblicato diversi romanzi, bestseller negli Stati Uniti ma inediti in Italia.
Il titolo fa riferimento a una storia che la nonna raccontava sempre a Hope, che la ascoltava inconsapevole che fosse la storia del suo passato; oggi non siamo tanto abituati a guardare le stelle, la nostra vita è spesso troppo frenetica per accorgerci di quanto il cielo sopra di noi sia stellato: da questo punto di vista, il libro ne dà una lezione di vita bellissima. Alziamo lo sguardo, puntiamo gli occhi in alto. Ancora e per sempre.
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Dolcezza di sentimenti e di..sapori
Un bel romanzo che ha un tema centrale forte e importante come l'Olocausto, ma che allo stesso tempo avvince per sensibilità,tenerezza e profondità di rapporti umani tra i protagonisti dell'opera.
La trama: Rose, anziana donna di Cape Cod nel Massachusetts ed ex titolare di una pasticceria, ha uno strano rituale tutto suo al tramonto che incanta ed emoziona sua bisnipote dodicenne Annie: guardare le stelle e indicarle con nomi di persone(Alain,Jacob etc)
La pasticceria intanto è gestita dalla mamma di Annie, Hope che è famosa e apprezzata dalla sua clientela sopratutto per un dolce: la tortina a stella!!
Le cose x Hope non si metton bene sia da un punto di vista sentimentale, si separa dal marito, sia professionale, la pasticceria non ha più le vendite di prima;
in questa situazione piuttosto critica per Hope, anche nonna Rose si ammala e purtroppo le viene riscontrato l'Alzheimer.
Il romanzo decolla proprio nel momento in cui Rose , conscia che le sue facoltà intellettive e cognitive siano sul punto di abbandonarla, chiede a sua nipote di partire x Parigi alla ricerca della sua vera famiglia d'origine e di rintracciarli come utimo desiderio prima di lasciare questo mondo; a questo punto si intuisce di chi fossero i nomi abbinati alle stelle: i familiari di Rose tanto amati e mai dimenticati.
Hope parte x Parigi e da questo punto in poi del libro s'intersecano storie e digressioni personali tenerisssime con divagazioni e appunti di carattere storico molto importanti.
Hope capisce benissimo che sua nonna non era cattolica, ma ebrea e scampata all'Olocausto addiritura grazie all'aiuto di musulmani parigini della Moschea della capitale francese.
Le tre grandi religioni unite insieme nel nome dell'amore!!!(mi è molto piaciuto questo messaggio intrinseco del libro della Harmel)
Il romanzo quindi si sviluppa con la ricerca di tutti i familiari di Rose chi in vita e chi purtroppo no, soprattutto poi prosegue anelando il ritrovamento di Jacob, personaggio chiave del testo. Naturalmente non svelo come finirà la ricerca...
Per concludere voglio semplicemente dire che la Harmel , a mio avviso, è stata molto brava a tenere sulla corda il lettore facendolo appassionare alle vicende di Rose e dei suoi familiari.
Molto significativo e commmovente anche l'uso di similitudini e simboli abbinati alle varie situazioni e vicissitudini vissute dai protagonisti... Su tutte: la torta a stella , bagnata non a caso con acqua di rose.
Libro consigliato sicuramente
Finché le stelle saranno in cielo
...l'amore esiste e ha il potere di liberare energie inaspettate
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Finché le stelle saranno in cielo
Premetto che dal “romanzo su cui puntano tutti i più importanti editori del mondo” mi aspettavo qualcosa in più.
Invece l'ho trovata una storia poco articolata, un po' piatta. Soprattutto nella parte iniziale i dialoghi lasciano un po' a desiderare, sembra il copione di un telefilm americano.
È un libro che sfiora temi importanti come libertà e fratellanza e alla fine qualcosa ti insegna: che esiste l'amore vero, quello che dura una vita intera, che non è mai troppo tardi per prendere in mano la propria vita e che bisogna cercare di cogliere le opportunità che la vita stessa ti offre così da non avere rimpianti.
Se letto senza grandi aspettative è carino, scorrevole e ti sa emozionare (a me una lacrimuccia è scappata). Per questo lo consiglio.
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Ora, le stelle brilleranno di più..
Varie emozioni, in questo libro, che non ti lasciano nemmeno un minuto.
Magari la storia sarà un po' banale, ma il modo di raccontarlo riesce a nasconderlo e rende tutto così piacevole da far "divorare" il libro.
Il tema principale doveva essere l'Olocausto, ma a quanto mi riguarda lo si è descritto con molta superficialità, bensì si è dato molto spazio all'amore, fra nipote e nonna e alla storia di Rose.
E' commovente il modo di Rose, di non dimenticare tutto quello che ha passato, tutto l'amore che ha provato, la felicità che ha avuto con la sua famiglia e di interpretare a modo suo e far rivivere quelle emozioni nelle favole che raccontava alla piccola Hope.
E' bello come si definisce Rose, ebrea, musulmana e cristiana, d'altronde tutti quanti apparteniamo a un solo Dio.
Un libro che potrebbe dividere il mondo dei lettori, perchè magari ci si aspettava qualcosa di più, ma bisogna apprezzare la storia d'amore che non avrà fine e che continuerà sempre in quella "Tortina Stella"