Dolce come il cioccolato
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Dolce come il cioccolato di Laura Esquivel
Il cibo, in questo romanzo, diventa il veicolo di una comunione erotica che lega i due protagonisti Pedro e Tita che, a causa di una tradizione familiare, non possono unirsi. Anzi: lui va in sposa alla sorella di lei e i due saranno costretti a vivere sotto lo stesso tetto, senza potersi sfiorare nè toccare. Adoro l'abbinamento cibo-sesso, perchè secondo me è un legame indissolubile, dove ognuno dei due risveglia l'altro e mi piace come l'autrice lo tratta in questo romanzo, molto carino e leggibile. Il cibo è visto non solo come nutrimento, ma come espressione dei nostri stati d'animo e come comunione con il nostro commensale. La lettura è piacevolmente sensuale, piccante, ma anche morbida e profumata. E' un romanzo ricco dei colori e dei sapori del sudamerica. Adatto agli amanti dei romanzi d'amore ( e della buona cucina). Lo consiglio
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la cucina è il fulcro della vita familiare
Sarò monotona, ma l'ho letto tre volte.
Mi piace cucinare, perciò questo personaggio(Tita, la protagonista) mi è cosi caro.
E' il caso di dire che ci metteva l'amore nei piatti; però, involontariemente , a volte ci metteva altri sentimenti. Più che altro stati d'animo, che davano ai suoi piatti sapori ed effetti collaterali.
Ogni capitolo, inizia con una ricetta; talune peraltro piuttosto invitanti.Invitanti al punto di provare la ricetta in questione, ad esempio i peperoni ripieni, o la ciambella della Candelora. Ottimi.
Coinvolgente il grande amore passionale tra Tita e Pedro, i quali a causa della madre di tita non si potranno sposare. Tita dovrà essere la badante della madre.
Non posso raccontare di più, anche perchè il romanzo è proprio breve, si legge in un fiato.
Se non s'era capito, non perdevelo! Se vi capita, vedetevi anche il film:Come acqua per il cioccolato, credo sia il titolo.
Paola
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COMO AGUA PARA CHOCOLATE: UNA HISTORIA DE AMOR
"Como agua para chocolate" della messicana Laura Esquivel appartiene al filone del realismo magico insieme ad altri classici come "Cien años de soledad", "La casa de los espìritus" e tanti altri.Tita secondo la tradizione di famiglia non può sposare l'uomo amato perche deve badare a sua madre fino alla sua morte.Tita cresce odiando l'autorità di sua madre, che da giovane è dovuta sottostare alle stesse regole della figlia e l'unica sua amica è la Nacha( la criada) che le insegna il suo amore per la cucina.L'arte del cucinare diventa in quest'opera uno strumento capace di fare risvegliare le emozioni più recondite dell'animo umano.
Centrale anche la teoria dei fiammimeri secondo la quale ogni essere umano ha dentro di sè dei fiammiferi che non possono accendersi se non con la potenza dell'amore.Finale triste ma emozionante: Tita e Pedro proveranno emozioni cosi intense nel loro primo atto di amore che bruceranno vivi.
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Dolce come il cioccolato.
"L'amore non si pensa, si sente o non si sente".
Originale la storia della vita di ognuno di noi rappresentata come la scatola di cerini e l'amore così contrastato tra Tita e Pedro raccontata di volta in volta tramite una ricetta.
Per il resto ho trovato il racconto troppo surreale per i miei gusti, non ho sopportato per niente il personaggio di Mamma Elena con le sue terribili "usanze di famiglia", una donna senza cuore, egoista e crudele, perchè ha sofferto in gioventù proprio a causa delle stesse regole idiote.
Un libro che non ho digerito come una peperonata che ritorna sempre in gola, restando in ambito culinario!