Delirio di una notte di mezza estate
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Opinioni inserite: 5
Delirio della leggerezza
Incredibile, davvero delirante, un trionfo di leggerezza della lettura.
Diciamo che l'idea non è poi tanto nuova, trasmigrazione spaziotemporale di anima da un corpo di un'epoca in un corpo estraneo in un'altra epoca.
Sicuramente la bellezza del libro non è nei contenuti ma assolutamente nei toni stilistici, si, sicuramente se si vuole fare un salto per distrarsi nell'epoca dell'Inghilterra shakespeariana, con tutti i suoi pregi e difetti, questo è il libro giusto.
Un romanzo che si legge in un pomeriggio, la cui struttura è rappresentata da capitoli brevi e i cui contenuti sono di una grande leggerezza nonchè frivolezza in alcuni passaggi. Bene, certamente una donna che finisce con il suo spirito nel corpo di un uomo, con tutto quello che comporta e lo spirito di un uomo che finisce nel corpo di una donna con tutte le curiosità, immaginabili, del caso.
Un'opera non eccelsa ma di sicuro il lettore non si annoia e sorride.
Buona lettura a tutti.
Il Syd
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ALLA SCOPERTA DEL VERO AMORE
Rosa è un’insegnante non proprio soddisfatta della propria vita: il suo lavoro non la entusiasma più di tanto… bambini urlanti e dispettosi non fanno proprio per lei, ma perché poi ha deciso di intraprendere questa via quando il suo sogno era un altro???? La sua vita sentimentale è un disastro: da quando si è lasciata con Jan, l’unico vero grande amore della sua vita, non riesce ad andare avanti, e il suo amico gay, Holgi, è l’unico a sostenerla nelle giornate no, quando sente che tutto va a rotoli e la sua vita la sta salutando dal treno in corsa che sfreccia inesorabilmente e và… ma dove sta andando????
Tutto però è destinato a cambiare… basta un semplice gioco, a cui Rosa decide di sottoporsi per cercare di ritrovare nella sua vita passata la risposta ai suoi interrogativi presenti, alla sua infelicità e alla sua costante apatia al mondo circostante; vuole cambiare, ed è convinta che farsi ipnotizzare da un mago in un circo sia la cosa giusta al momento giusto, e poi questi monaci Shin la sapranno ben lunga o no? Tentar non nuoce, o forse si?
Ed eccoci catalputati nella sfrenata vita londinese di William Shakespeare, che, mincacciato su più fronti, si ritroverà ad affrontare numerose dis/avventure condividendo il suo stesso corpo con una donna… ma non finisce qui!
Un libro molto divertente che si lascia leggere volentieri, una lettura leggera, a tratti spiritosa, a tratti riflessiva, possibile che da un semplice scambio di corpi si possa imparare cosa sia il vero amore e capire cosa siano le cose importanti nella vita? Forse sarà banale ma rinfrescarsi la memoria a volte può essere utile!
Buona lettura!
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Semplicemente adorabile.
Non avrei mai immaginato di dare solo voti ultra positivi a un libro, ma si sa, "mai dire mai": ho amato questo libro da subito, forse perché è capitato in un periodo in cui il ragazzo per cui avevo una cotta frequentava un'altra (come accade all'inizio del libro... più o meno! Svelerò poco altro!) e mi ritrovavo molto nel personaggio di Rosa. Mi ha conquistata, facendomi ridere quasi fino alla fine, per poi farmi ritrovare con un nodino in gola leggendo le ultime pagine.
Secondo me in questo libro c'è tutto: ti svaga, ti porta a riflettere, e dentro di esso ci sono tutti i sentimenti umani, raccontati senza stereotipi.
Lo stile è leggero, fresco ed esilarante: l'autore riesce a mandare avanti la storia piuttosto a lungo senza annoiare il lettore e con simpatici colpi di scena.
In conclusione, come ho già specificato con il titolo della mia recensione, l'ho trovato semplicemente adorabile. Consigliatissimo.
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Antistress
"Delirio di una notte di mezza estate", come anche il titolo e la simpaticissima cover lasciano intendere, è una frizzante (e delirante) commedia umoristica. La trama è semplicemente geniale, impossibile non provare affetto per la surreale accoppiata protagonista del libro, soprattutto per William Shakespeare, che l'autore delinea come un personaggio a dir poco esilarante. Una lettura che non ha mancato di divertirmi e farmi sorridere. Anzi, certi dialoghi mi hanno fatto proprio ridere di gusto! Come contrappeso devo dire che alcune battute le ho invece trovate esageratamente demenziali, quindi non ho apprezzato proprio tutta l'ironia generosamente elargita, ma solo una parte, preferendo di gran lunga le battute di lui (Shakespeare) a quelle di lei (Rosa). Inoltre sono rimasta poco entusiasta dalla morale che l'autore vuole dare alla storia, donando alla parte finale del libro un marcato taglio da manuale self-help per donne insicure.
Insomma... una commedia brillante non esente da difetti, soprattutto a livello di contenuti, ma che nel contempo raggiunge in pieno gli obiettivi prefissati: intrattenere piacevolmente il lettore e fargli passare alcune ore di puro relax. Da provare come antistress!
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Se il giocattolo funziona... perché cambiare?
Dopo "L'orribile karma della formica", Safier propone una nuova trasmigrazione d'anima, stavolta spazio-temporale. E siccome nel precedente romanzo la storia aveva funzionato bene, lo scrittore affina la propria arma più efficace, ovvero l'humour surreale, e dipana una divertente trama, con un finale tutto sommato non scontato.
Il tema principale del romanzo rimane comunque l'amore, analizzato senza stereotipi in ogni sua sfaccettatura: il colpo di fulmine, il tradimento, la routine, l'omosessualità, ma soprattutto il rispetto che deve essere portato a questo sentimento che unisce tutto il genere umano da sempre.
Deliziosi i "siparietti" che vedono protagonista la regina d'Inghilterra Elisabetta I, alle prese con uno Shakespeare imbranato ma sincero.
Certo, non si può parlare di una situazione originale: il cliché è stato utilizzato più e più volte ad Hollywood, ma le pagine scorrono veloci, tra una risata e l'altra. Da leggere.