Cronache di piccoli miracoli
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La bonta' sta bene ovunque
Cronache di piccoli miracoli è un romanzo che racconta la magia che nasce dagli uomini che hanno voglia di aiutare gli altri. È un romanzo denso di buoni sentimenti e che riscalda il cuore e apre le porte a nuove speranze e a grandi sogni.
Con vibrante passione, Darcie Chan ci fa entrare nel mondo di una piccola comunità e ci spiega come dovrebbero sempre andare le cose, nel migliore dei modi. Riesce a raccontare la vita, con una narrazione avvincente, che coinvolge il lettore e lo porta nella quotidianità semplice dei protagonisti. Raccoglie tante esistenze e ne racconta gli anni che segneranno quel cambiamento che appare, al lettore e ai protagonisti, come un piccolo miracolo.
Ogni vita riuscirà a ottenere quel suo inaspettato regalo. Tutti a Mill River hanno un segreto, esattamente come noi che abbiamo i nostri. Tutti, a volte, ce ne vergogniamo e, in altre, li custodiamo per non doverli far sapere ai nostri cari. Alcuni possono essere anche dolorosi, mentre altri, noi non lo sappiamo, ma potrebbero scatenare la gioia.
La vita di Mary, la protagonista principale, è strettamente legata a quella di persone che non la conoscono, perché il dolore che ha provato nella sua esistenza l’ha costretta ad anni di solitudine. Nessuno sa che lei potrebbe costituire il “cambiamento” per tutti gli altri. Un piccolo paese tranquillo, Mill River, è pronto a incontrare la magia che la bontà e la generosità di una persona sola può donare alle loro vite.
Molto ho apprezzato, fra i tanti concittadini di Mary, anche Claudia, l’insegnante che si è rifugiata in quel piccolo centro per sfuggire al suo passato e per affrontare con forza se stessa e ogni sua difficoltà. La sua forza di volontà è la caratteristica che ho amato di più nel suo personaggio. Molto sono le storie nelle quali ci si immedesima e che si leggono con interesse in questo libro.
Questo romanzo ti fa sentire come abbracciata dalle pagine, il cui contenuto ti trascina nelle vite degli altri e ti racconta i loro segreti, alla base di altrettanti piccoli, ma importanti, miracoli. Ti parla al cuore e lo riempie di buoni sentimenti. Giustamente, il romanzo d’esordio di Darcie Chan ha conquistato i più variegati e diversi lettori di tutto il mondo. Quando si parla al cuore, il messaggio arriva sempre.
Indicazioni utili
Ama il prossimo tuo...
.... più di te stesso.
Ogni romanzo ha uno o più messaggi da lasciare.... sta a noi coglierli.
In questo romanzo davvero intenso e commovente, c'è più di un messaggio che ha il potere di arrivare al lettore e farlo riflettere su quello che siamo e su quello che spesso perdiamo di vista.
Due in particolare mi hanno colpito e, trovato pienamente d' accordo:
Non soffermarsi mai alle apparenze e
Un gesto d'affetto, vale più di mille parole.
La protagonista è l'elemento portante di tutta la storia, una donna resa fragile e vulnerabile da un' esperienza traumatica che ne ha segnato l'intera esistenza, una fobia nata da un trauma mai superato e tenuto dentro per più di sessant' anni. Una vita piena di silenzi, scandita da eventi spesso intensi e tristi, un matrimonio che è più una gabbia dorata, l'ingiusta fama cucita addosso ad una persona che ha l'unica colpa di essersi chiusa in se stessa e poi nella sua dimora, il senso di appartenenza ad una comunità che non ha mai accettato la sua stranezza, ma della quale lei si è sempre presa cura "da lontano", in silenzio attraverso gesti tangibili ma tenuti anonimi. Una vita nell' ombra della propria fobia, costellata di sofferenza e fortificata dal coraggio di non mollare mai nonostante il dolore e la solitudine. Arrivare alla fine dei propri giorni vivendo la vita attraverso quella degli altri, un modo per sentirsi meno sola e abbandonata. L' altruismo e la generosità della protagonista, danno vita a piccoli "miracoli" di felicità che rendono la vita un pò più semplice ai suoi concittadini. Mary dona in anonimato, senza pretendere mai nulla in cambio.... solo un' alone di mistero e diffidenza da parte dei suoi vicini. Il non conoscere una persona, ci permette di farci spesso un' idea sbagliata della stessa, idea che col tempo e, il passaparola, tende ad amplificarne le proporzioni, cucendole addosso una nomea spesso ingiusta e lontana dalla realtà. Nonostante la diffidenza dei suoi concittadini, Mary sente di far parte di quella comunità e, vorrebbe lasciare una traccia indelebile della sua esistenza. E quando i suoi giorni saranno ormai finiti, lascerà un messaggio tangibile a chi non l'ha mai potuta incontrare per via della sua fobia. Mill River conoscerà ormai troppo tardi, l'origine dei piccoli miracoli, e questa esperienza servirà a molti per cambiare atteggiamento gli uni verso gli altri.... perchè anche il più piccolo gesto d' affetto viene ricordato.
La storia di Mary si intreccia tra passato e presente, con quella degli abitanti di Mill River, vengono narrate parallelamente alla vita della protagonista, anche quelle dei suoi concittadini. C'è una storia d' amore che nasce, un' altra che si consolida, c'è la storia della matta di Mill River e quella di un poliziotto incompreso. Insomma il panorama quotidiano di una cittadina di provincia dove si conoscono tutti e alla quale Mary vorrebbe appartenere nonostante i limiti personali la tengano reclusa fuori dal mondo. Come in un film, Mary sarà spettatrice, dalla finestra della sua gabbia dorata, delle vite di chi la circonda ma con i quali non ha mai potuto parlare. Insegnerà a tutti che un gesto d' affetto vale più di mille parole.
Un romanzo intenso e commovente che narra di perdita e solitudine, ma anche di riscatto e profondo amore per la vita e il prossimo.