Colazione al Cairo
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Mohamed Salmawy (Cairo, 1945) è uno dei più influenti intellettuali egiziani contemporanei. È presidente dell’Unione degli scrittori egiziani, segretario generale dell’Unione degli scrittori arabi, caporedattore del settimanale in lingua francese Al-Ahram Hebdo, giornalista del quotidiano in lingua araba Al-Ahram.
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Doha: un'eroina contemporanea
Doha, la protagonista del romanzo, vive sulla propria pelle la rinascita di una vita fin troppo stereotipata. Affascinante, tenace e coraggiosa: sono queste le sue qualità che si mescolano nelle vicende, appena accennate, della "Primavera araba" e si intrecciano con lo spirito patriottico di un uomo che l'aiuterà a diventare una farfalla proprio quando Doha si sente stanca. Di cosa?
"Della sua vita, di me stessa, di tutto!" Un susseguirsi di colpi di scena apre le porte ad una nuova condizione sociale, politica e personale suggellata da un bacio "un lungo bacio atteso da troppo tempo. Il preludio di una nuova vita. Per loro e per tutti gli egiziani."
Ho voluto di proposito solo accennare la trama del romanzo perchè la personalità di Doha va gustata pagina dopo pagina. E' un'eroina contemporanea capace di accettare le convenzioni ma, nel contempo, è in grado di scardinare ogni modello rigidamente imposto. Ama, piange, affronta con coraggio le scelte che riguardano la sua carriera e si lascia affascinare da Ashraf al Ziny che la condurrà in un percorso di sofferenza e di rinnovamento. Doha è una grande lottatrice che riacquista la libertà, sfidando il regime . E' l'emblema del suo Paese perchè tutti ne conoscono le vicende, è il simbolo per i giovani egiziani che in lei si rispecchiano.
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La metamorfosi interiore.
Starà diventando la tendenza del momento, quella di mettere la parola "colazione" nel titolo di un romanzo...... e non trovare traccia alcuna di questo desinare nelle pagine della narrazione?
Scherzi a parte, ho comprato questo libro convinta di leggere un romanzo d'amore..... l'amore c'è, ma per la patria e la libertà in tante sfumature.....come quelle impresse sulle ali della Farfalla "Tigre", simbolo-bandiera di questo romanzo dalle "leggere" tinte politiche.
Incredibile quale moltitudine e qualità di pensieri possa alimentare un semplice insetto con un bel paio d'ali.....ma ali in grado di cambiare il modo di vedere la propria esistenza e liberare l'essenza nascosta a causa della religione o delle convenzioni.
Una farfalla, insetto delicato ed effimero ma capace della magia della METAMORFOSI.....prima poco appariscente bruco strisciante, poi dopo il passaggio nella protezione del bozzolo, la trasformazione in lepidottero con ali ornate di geometrie ammalianti.
Guardando le ali ipnotiche della farfalla "Tigre" (Danaus Chrysippus), Doha capirà quanto nella sua vita sia necessaria una sensibile virata, una rinascita identitaria. Ma questa inversione di rotta è davvero dettata dalle ali della farfalla o dalla forte personalità di un uomo incontrato per caso su un aereo? Come le cose nella vita, anche le persone non capitano MAI per caso, e "il professore" sarà la leva con la quale Doha solleverà la pietra tombale poggiata sul suo cuore di donna, moglie insoddisfatta e stilista in cerca di ispirazione.
In realtà in questo libro, la figura della farfalla come bandiera di libertà è il trait d'union tra le due storie parallele che compongono questo romanzo di "riscatto" e ricerca della propria identità in due declinazioni diverse ma allo stesso intense. La ricerca di se stessi e la ricerca delle proprie origini.
Una donna che sfiderà le rigide regole imposte dal matrimonio (in Egitto!) e un ragazzo alla ricerca della madre, quella vera che non ha mai conosciuto..... sullo sfondo i conflitti politici che infiammano la loro patria: l'Egitto. Storie intense che raccontano la volontà di persone comuni, ma anche di un popolo stanco dei soprusi e delle imposizioni. Cambiare la propria vita si può..... ma per farlo occorre una decisa "metamorfosi" interiore.
Forse per gli argomenti trattati, ho trovato questo romanzo meno intenso di quello che avrebbe dovuto essere..... anche la "questione politica" è appena accennata.... tutto è annacquato quando invece avrebbe dovuto essere vividamente sgargiante in tutti i suoi toni, per aiutare "un altro popolo" a capire meglio gli stati d'animo.
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A tutti