Chi ama torna sempre indietro
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A cosa sei disposto a rinunciare?
Elliott ha sessant’anni e un cancro ai polmoni che non dà speranze. All’improvviso si ritrova a tirare le somme della propria vita: il successo nella chirurgia pediatrica che gli ha regalato tante soddisfazioni, una figlia meravigliosa che forse non è stata il frutto di un grande amore ma di certo è la cosa più bella che gli sia capitata, un amico che è più di un fratello e che, con la sua esuberante e incrollabile vicinanza, ha impreziosito tutto il cammino. Eppure c’è anche un unico, immenso, rimpianto: la morte, trent’anni prima, della donna della sua vita, un amore mai dimenticato, a cui ripensare fino all’ultimo istante.
Elliott esprime così un ultimo desiderio, rivederla ancora una volta, e riceve un magico dono: dieci pillole dorate che permettono di tornare indietro nel tempo, ai giorni in cui lui era innamorato, lei era ancora viva e la felicità sembrava impossibile da spezzare. Ecco allora che questo viaggio non diventa più solo la possibilità di rivedere un sorriso di cui sente da anni la mancanza ma l’occasione per prendere in mano le redini del destino e, con la consapevolezza del poi e la complicità del giovane se stesso, cambiare le proprie scelte e provare a scrivere un nuovo futuro.
Il ritmo si fa avvincente, la trama si infittisce di avvenimenti sempre più coinvolgenti, le pagine scorrono veloci, trascinate da una penna fluida e accattivante in una sfida contro il tempo e contro la sorte, imprevedibile e tiranna. Perché niente è indolore e non è possibile prevedere le conseguenze di oggi delle azioni di ieri. Il lavoro, tua figlia, l’amicizia: a cosa sei disposto a rinunciare?
Ed è tutto qui l’incantesimo di Musso, riuscire a fondere l’elemento magico e paradossale con la semplicità dei sentimenti. Così, da una storia che ti sembrava avere tutti i tratti dell’assurdità, emergono sensazioni e paure sincere e domande universali sulle possibilità del destino. La tua stessa vita prende le sembianze di un intricato labirinto di scelte e percorsi, punti di svolta che possono diventare occasioni o rimpianti, bivi trascorsi o che ti aspettano dietro l’angolo. Ma il futuro può ancora stupirti, così come il passato, perché in fondo niente è così sorprendente come la vita stessa.
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Chi ama torna sempre indietro di Guillaume Musso
Carino questo romanzo di Musso ma, a mio avviso, niente di strepitoso. Scritto con un linguaggio semplice e scorrevole, si lascia leggere facilmente e velocemente, permettendoci di entrare nella vita del protagonista senza difficoltà. Sapendo che lo scrittore è un romanziere, mi sono affacciata a questo suo primo romanzo (nel senso che è il primo che io leggo) con il giusto approccio, senza aspettarmi un'opera d'arte. E visto in quest'ottica va bene: ha soddisfatto le mie aspettative di svago e leggerezza. Il tema dell'effetto "sliding doors" è interessante e di sicuro effetto: la possibilità di vivere vite diverse, in base alle decisioni che prendiamo nelle varie situazioni di vita che ci troviamo ad affrontare. L'autore ci descrive e mostra la possibilità di cambiare il corso dell'esistenza del protagonista, per salvare la sua amata, senza però rinunciare alla nascita della figlia, nata successivamente da una notte di sesso con un'altra donna. Quindi l'amore visto dal punto di vista di padre (in primis) e di amante. Sono trattati anche anche i temi dell'amicizia e quello del tempo che, a quanto ho capito, è un argomento caro a questo autore. Lo stile del romanzo è abbastanza descrittivo e, secondo la mia opinione, l'autore non è troppo empatico: non sono mai riuscita ad immedesimarmi in nessuno dei protagonisti della storia, né a provare i sentimenti che loro hanno vissuto. Mi sento di fare un paragone con un altro romanzo leggero che ho appena letto: l'ultimo di Fabio Volo. Che sicuramente è un autore più semplice, ma riesce ogni volta a farmi pensare: "È vero, lo credo anche io" o "Questa cosa è successa anche a me". Penso che un romanziere debba saperti fare immedesimare e fare sentire le emozioni che vivono i protagonisti, altrimenti anziché un romanzo preferisco leggere un altro tipo di libro. Se un romanzo non mi "smuove dentro" non mi convince fino in fondo. Comunque carino, lo consiglio.
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Mutevole realtà..
Cambogia. Elliot Cooper ha 60 anni, è il primario nonché chirurgo del Lenox medical center dove presta la sua manodopera da più di 30 anni. A differenza di molti altri egli è un medico che mira ad instaurare un rapporto umano con i pazienti, ogni giorno è una sfida, è un rimettersi in gioco, è un tentativo di non fallire e di salvare la vita dei piccoli bambini di cui si occupa. Per questo quando vede quel labbro leporino sul volto di quel giovane abitante di un villaggio africano non può tirarsi indietro. Quattro ore dopo, ad intervento concluso, il capo tribù gli chiede di esprimere un desiderio. Qual è la cosa che più di tutte il sanitario desidera? Rivederla è la sua risposta. Il vecchio gli dona così dieci pillole e lo invita a farne uso soltanto per lo scopo prefissato.
Tornato negli Stati Uniti, e consapevole delle proprie precarie condizioni di salute, più per curiosità che per altro, decide di prenderne una.
1976. Elliot ha 30 anni quando si imbatte in quell’uomo in pigiama che dichiara di essere lui con il doppio della sua età. Come credergli, come dar credito a quelle parole? Eppure un fondo di verità c’è, non è una menzogna quel che quello sconosciuto afferma e prova con le sue dichiarazioni.
Non è qui per lui, ma per lei; Ilena Cruz. Di origine brasiliana, veterinaria specializzata in orche e delfini presso l’Ocean World di Orlando, ella è la donna della vita di Cooper. Negli anni settanta la coppia sta insieme da 10 anni, lui vive sulla costa del Pacifico, lei su quella Atlantica, ma perché il suo doppio brama di rivederla, cosa è accaduto negli anni a venire?
E come in amore ci sono i colpi di fulmine questi esistono anche in amicizia. Matt Delluca, francese, ne è la prova. Amico storico del chirurgo nonché socio in affari avendo con questo un’attività vinicola, Matt è un uomo estroverso, che ama le belle donne e i piaceri della vita. Semplicemente l’esatto opposto del nostro protagonista che è al contrario un americano piuttosto riservato e solitario. Eppure, amici da 40 anni.
In “chi ama torna sempre indietro” troviamo uno dei temi che maggiormente sono cari all’autore; quello della reversibilità delle scelte. Ogni giorno ciascuno di noi è chiamato a prendere delle decisioni, ad intraprendere un percorso che per un motivo o per un altro lo porterà ad imboccare una strada invece di un’altra a delineare, con tutte le peculiarità che ne derivano, il proprio sentiero di vita.
Elliot è posto davanti ad un enigma, dilemma a cui, per riflesso, lo stesso lettore viene obbligato ad interrogarsi: se potessi tornare indietro, cambieresti quel che è stato? Cercheresti di intervenire onde prevenire quell’evento doloroso che ti ha segnato per tutta l’esistenza?
Cooper decide di provarci, deve salvarla, ma a quale prezzo. Perché per salvare Ilenia rischia di perdere l’altro suo grande amore: la figlia Angie.
La sfida che ci viene proposta da Musso è stimolante, dolorosa, niente perdona e nulla risparmia per di poi sul finale sorprendere con un epilogo sorprendente e ben studiato.. Mediante i pensieri di Elliot, Matt e Ilena e la penna del francese, chi legge è costretto a ripensare alla sua realtà, alle occasioni sfumate e a quelle abbracciate, ai rimpianti ma anche alle gioie, a quello che è semplicemente il breve tempo, quel battito di ciglia, che a ciascun essere vivente è concesso su questa Terra.
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Elpilogo n. 6
In questo romanzo Musso affronta uno dei temi a lui cari: quello della dimensione temporale della vita, che qui viene rappresentata con una storia di fantasia sulla crucialità e sulla reversibilità delle scelte.
Quasi a dire: la vita è un percorso reticolare, pieno di bivi e di svolte. Imboccare una strada equivale a precludersene altre. Salvo rimpiangere il percorso non imboccato. Un po’ come il topolino impegnato nel labirinto di un esperimento scientifico.
Così accade a Elliott, chirurgo affermato che vive a San Francisco. Ha sessant’anni e la sua vita ruota intorno a un fulcro: l'adorata figlia Angie. Perché la vita di Elliott è stata segnata da un dramma: Ilena, la donna della quale era perdutamente innamorato, lo ha lasciato all’età di trent'anni, morendo in un tragico incidente.
Per un sortilegio, per una strana combinazione, al protagonista viene data l'occasione di tornare negli anni settanta, ai tempi in cui era un giovane medico pieno di ambizioni ed entusiasmi. Quando era innamorato e felice. Ci torna, con la consapevolezza che un gesto potrebbe sventare il crudele destino riservato a Ilena. Però a un caro prezzo: rinunciare all'altro grande amore, la figlia.
La fantasia di Musso propone una sfida stimolante, percorrendo uno schema che molti di noi ben conoscono: chi ama torna sempre indietro. A ripensare al ventaglio delle possibilità, delle occasioni, dei rimpianti. Magari con il desiderio di architettare una soluzione esistenziale sbalorditiva.
Bruno Elpis
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Se potessi, cambieresti il tuo passato?
Un libro piacevole, ma non entusiasmante. Ho letto anche "L'uomo che pensava di non avere più tempo" e sto leggendo "Ti vengo a cercare", per conoscere meglio lo stile dell'autore.
Denominatori comuni dei suoi libri, secondo me, sono il tema del destino dell'uomo, il pensiero della morte e di ciò che può esserci dopo e il modo di spendere bene la propria esistenza.
In "Chi ama torna sempre indietro" il tema dominante è senz'altro il destino e la possibilità utopistica di poterlo modificare dopo che i fatti sono già avvenuti.
Infatti il protagonista riesce a "viaggiare nel tempo" e inevitabilmente tenta di modificare ciò che in gioventù non è andato a buon fine. Il libro nel complesso è gradevole, ma ritengo che Musso non abbia una posizione chiara rispetto a certi valori umani, piuttosto cerca di non scontentare nessuno, trattando con una certa leggerezza temi piuttosto profondi. Trovo che questa sia una buona letteratura da leggere "sotto l'ombrellone". Il merito di Musso è senz'altro quello di portare il lettore ad una riflessione: la vita andrebbe spesa meglio che si può.
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mi ha colpita...
Ciò che amo di Musso è anche il suo saper amalgamare alla perfezione la realtà con la magia e nel caso preciso di "chi ama torna sempre indietro ", penso si evinca. Il libro non parla solo di un amore, di un amicizia, va oltre, alterna passato e presente riuscendo a non confedere chi legge, e cosa importante mi ha fatto riflettere sul valore della vita, del tempo perso con inutili persone in inutili conversazioni. Musso mi vuol dire attraverso le sue parole che nulla è scontato, nulla accade per caso, mi fa commuovere.
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Ritorno al futuro
Un giorno un medico riceve in dono la possibilità di esprimere un desiderio, e il suo pensiero va a una donna speciale, mai dimenticata che vorrebbe tanto rivedere. Questa donna è Ilena, il suo unico amore, morta 30 anni prima, lasciando in Elliott un vuoto incolmabile. Così il medico riceve in dono 10 pillole dorate, che gli permettono di viaggiare nel tempo e di ritornare al periodo in cui aveva 30 anni, con la possibilità quindi di cambiare il corso degli eventi. E’ paradossale il susseguirsi di questi incontri tra Elliott 60enne ed Elliott 30enne. Sono salti nel tempo che scombussolano anche gli eventi futuri e sono viaggi nel tempo, della serie “Ritorno al futuro” che non lasciano indenni. Il libro fa inevitabilmente pensare agli errori che abbiamo fatto noi stessi nel passato ed alle cose del nostro passato che vorremmo cambiare. E fa pensare se davvero siamo sicuri che oggi staremmo meglio di come stiamo se potessimo davvero cambiare quelle tessere di puzzle su cui a volte ci arrovelliamo. Questo continuo andare avanti e indietro nel tempo è coinvolgente, lo stile è come sempre accattivante e sorprendente, anche se scrive e racconta di paradossi, è uno scrittore che ti parla e ti ascolta ed è un vero piacere leggerlo e seguire il corso dei suoi pensieri e dei personaggi che ci presenta.