Biglietto blu
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Il libero arbitrio contro i totalitarismi
Calla ha 14 anni, è orfana di madre e vive in un mondo collaudato, essenziale e, all'apparenza, semplicissimo: alla prima mestruazione, ogni ragazza viene accompagnata in un edificio governativo per partecipare a una lotteria che determinerà il proprio futuro. Pescare un biglietto bianco equivale a un marito e dei figli rinunciando al lavoro, mentre il biglietto blu offre una brillante e produttiva carriera personale con il solo obbligo di non riprodursi. Il biglietto è definitivo e l'intero sistema è tanto casuale quanto inappellabile, ma il meccanismo psicologico che si innesca nella protagonista la porta a voler riscrivere la propria vita anziché 'correrle incontro, ora che era stata plasmata': questo il prologo di un romanzo atipico, immerso in un'atmosfera kafkiana, che racconta di identità, inconscio, libero arbitrio, dialettica, anticonformismo studiato a tavolino, rivendicazioni e di un lungo pellegrinaggio verso la liberazione dal dolore (o verso la condanna eterna).
'Una grande avventura' tra 'percorsi tortuosi', raccontata con un tono sommesso e ovattato, uno stile minimalista e totalmente privato delle coordinate spazio-temporali, che inneggia alla libertà e che demolisce ogni tentativo di deresponsabilizzazione meccanicistica. Si avverte prepotente la volontà di rivendicare il proprio Io come vera e propria presa di coscienza, anche quando questo sofferto processo finisce per scontrarsi con un'immagine distorta della maternità, di un bebè che è 'sentimento oscuro' e di un dottore un po' medico, un po' psicologo e un po' funzionario garante dell'intero apparato burocratico impossibile da scardinare e lontano da qualsivoglia tentativo di dialogo.
Un romanzo impegnato, drammatico, dalla lettura dannatamente difficile e sconsigliato ai più.
Ma non temete, perché presenta anche dei difetti.
O forse no.
'C'erano molti futuri che non avevo mai immaginato di vivere. Ma non molto tempo prima anche il futuro che stavo vivendo ora non l'avrei mai immaginato.'.
Indicazioni utili
- sì
- no