Amuleto
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Il massacro di Tlatelolco
Settembre 1968 truppe d'assalto di Città del Messico entrano nell'Università ed arrestano tutti, dagli studenti ai professori per finire ai bidelli.
Ottobre 1968 il governo messicano in seguito alle manifestazioni e proteste studentesche che si stavano svolgendo nella capitale ordina e ottiene grazie all'esercito il massacro di oltre trecento studenti (agenzie governative smentiscono, naturalmente, affermando che erano solo circa cinquanta) a Tlatelolco (era presente anche la scrittrice/giornalista Oriana Fallaci, rimasta gravemente ferita durante gli scontri).
Sfondo storico di un'America latina martoriata, la caduta di Salvador Allende e il regime di Pinochet in Cile.
Roberto Bolano scrittore e poeta cileno partecipa attivamente alla situazione politica del sudamerica, morirà in Spagna nel 2003 a soli cinquant'anni, voci controverse raccontano episodi della sua vita e del suo attivismo politico).
Questo è un romanzo poetico che trae dalla storia e si fa con la storia. Amuleto non è un romanzo facile da leggere dove la protagonista, la voce narrante, di nome Auxilio madre di tutti i poeti messicani, ma lei è uruguaiana, non è una poetessa, non scrive ma vive per i poeti ed i letterati e si nutre di loro e per loro. Personaggio strano come tutto ciò che appartiene pagina dopo pagina a questo romanzo. Lei vive il rastrellamento dell'università nel '68 chiusa in un bagno del quarto piano nella Facoltà di Lettere assiste a tutto, vede tutto ma rimarrà chiusa lì dentro seduta su di un water terrorizzata e come unica compagnia le poesie del poeta Pedro Grafias (poeta spagnolo in esilio dopo la guerra civile), resisterà per oltre dieci giorni.
Arturo Belano è l'alter ego dello scrittore (lo si capisce anche dal cognome) a cui fa eseguire tutte le sue vicissitudini che gli sono accadute in Cile durante il golpe di Pinochet e la caduta di Allende.
Questa è una storia del terrore così viene definita nel libro, ma in realtà è la storia della marcia di studenti che vanno verso una battaglia perduta in partenza ma che si deve combattere uniti dal coraggio e dallo stesso ideale, un passo verso l'abisso. Ma quei ragazzi cantavano un canto che parlava della guerra, dell'amore verso tutti e verso tutto, del desiderio e del piacere, di un'intera generazione di latinoamericani che si è sacrificata in onore di un'idea, in onore di un credo.
Quel canto era il loro Amuleto.
“...perché la morte è il bastone dell'America latina e l'America latina non può camminare senza il suo bastone.”
Poso queste parole in loro onore!
Indicazioni utili
Y EL CANTO ES NUESTRO AMULETO
Città del Messico,1968: Auxilio Lacouture, uruguiana di mezza età alta e magra come un Quijote femminile,è l'unica a salvarsi durante la violazione dell'autonomia universitaria da parte del governo militare messicano.La donna rimane chiusa nel bagno della facoltà di lettere e filosofia della UNAM(università nazionale autonoma messicana)e qui prendono il via pensieri allucinati sul presente, sul passato e sul futuro.Un viaggio surrealista attraverso personaggi artisti che hanno dato molto al Messico e all'America Latina.Un excursus che ripercorre "una storia di crimini atroci" vissuta da milioni di latino americani.Auxilio vaga metaforicamente per le strade del Distrito Federal, incontra i giovani poeti fracassati ma sopratttutto Arturito Belano, alter ego di Bolaño ripercorrendone tutti i suoi spostamenti dal Cile al Messico durante il golpe di Pinochet.Auxilio assiste al parto della storia, una storia che solo con il potere della scrittura può essere ricordata e non lasciata nel dimenticatoio