Amori in viaggio
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Amori in viagio di Alexander Mc Call Smith
E’ la storia di quattro viaggiatori che si conoscono su un treno che percorre la tratta Edimburgo- Londra (che probabilmente è la metafora del viaggio della vita di ognuno di noi) e che si raccontano, vicendevolmente, una storia che vede il cuore come principale protagonista. E’ il tentativo dell’autore di raccontare l’amore declinato in varie forme ed è anche un inno all’amore stesso. Il testo è abbastanza scorrevole e le storie suffcientemente argomentate (a parte quella di David, che resta un po’ in sospeso) ma, a mio avviso - visto l’argomento trattato - non abbastanza coinvolgente. L’ho trovato un po’ asettico e mi manca l’Eros, inteso come pulsione di vita o forza vitale che muove il pensiero (non inteso come pulsione sessuale, che sarebbe un plus). Mi mancano la spinta, il brivido, le palpitazioni. Altrimenti che amore sarebbe?
Ho trovato molto più coinvolgenti i libri che raccontano l’amore scritti da donne, perché penso che noi siamo più in sintonia con il nostro lato istintivo, rispetto agli uomini (la cosa non vale per tutte, ma per la maggior parte di noi). Se qualcuno, invece, avesse letto libri d’amore scritti da uomini ricchi di passione e pathos, aspetto qualche suggerimento!
Comunque carino, da leggere.
Indicazioni utili
La persona giusta al 100%
L’amore è il più bello e, allo stesso tempo, il più complicato dei viaggi che l’essere umano si trova ad affrontare, ma è un immenso peccato non avere la fortuna di incontrarlo, almeno una volta nella vita.
“Amare è ciò che di buono possiamo fare nella vita.”
Ho già apprezzato lo scrittore inglese Alexander McCall Smith, per i suoi gialli ambientati nel Botswana, e in AMORI IN VIAGGIO, abbandonando momentaneamente il genere giallo, percorre un altro filone narrativo raccogliendo, in un breve romanzo, l’essenza e la magia di questo sentimento, purissimo e misterioso, attraverso il racconto di quattro personaggi, Hugh, David, Kay e Andrew, occasionali e casuali, occupanti di uno scompartimento all’interno di un treno, partito da Edimburgo e diretto a Londra.
“Questa è la storia di quattro persone, di quattro sconosciuti che si conobbero su quel treno e di come, in modo assai diverso, l’amore tocco le loro vite. L’amore non è qualcosa di straordinario, anche se pensiamo che lo sia, anche se lo idealizziamo, se lo cantiamo in versi o se lo celebriamo con sentimentalismo a San Valentino.”
Il viaggio è lungo, ma diventa il luogo ideale per ripercorrere emozioni e sentimenti.
Da tempo immemore esiste il luogo comune che vede nel viaggio il topos, la chance, il momento ideale per riflettere e risolvere questioni in sospeso dell’anima.
Per i quattro viaggiatori diventa il punto d’incontro per confrontarsi sul tema dell’amore e sulle rispettive esperienze. Così si crea una vicinanza, un’intimità che scaturisce da un’occasione unica, non destinata a ripetersi.
“L’amore è qualcosa che accade a tutti. È come il morbillo o le malattie infantili. È tanto prevedibile quanto i denti da latte che cadono o la voce di un bambino che si fa profonda. Può farci visita in ogni momento, da giovani o da vecchi, quando pensiamo che non possa più accaderci: be’, può. È stato descritto come un mal di denti, come una follia o un veleno divino, tutte metafore degli effetti scioccanti che ha sulle nostre vite. Può procurarci sorpresa, gioia, disperazione e, di tanto in tanto, può portarci in uno stato di grazia assoluta.
Ma per ogni persona che l’amore rende felice, ce n’è un’altra che getta nello sconforto. Il fatto è che può essere davvero effimero delle volte: per un istante può mozzarci il fiato, ma già l’istante dopo può lasciarci svuotati.”
L’amore resta la miglior cosa che possa accaderci. ;-)