Alma Alma

Alma

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Dal premio Nobel per la letteratura, un viaggio di abbagliante bellezza, irto di dolore, nell'isola massacrata dei suoi avi. Il pretesto che dalla Francia porta Jérémie Felsen a Mauritius è un sasso, perfettamente rotondo, appartenuto al padre, ma sotteso al viaggio c'è un bisogno antico di entrare in quell'isola lontana dove la sua famiglia, e tutti i suoi antenati, hanno vissuto. Su questo pezzetto di terra già mezza affondata dai traffici moderni, approdo dolce per il turista desideroso di lidi azzurri, Felsen si incammina in cerca di chi ha storie meno lievi da raccontare, di chi si muove con grazia tra i rumori sottili della foresta, di chi ancora ricorda che un tempo questo territorio era il regno incontrastato del dodo, uccello buffo e inadatto al volo, sterminato dai coloni. Romanzo di abbagliante bellezza, sorta di omaggio al luogo in cui lo stesso Le Clézio è nato è cresciuto, Alma è un avvicendarsi di quadri struggenti e voci solo apparentemente svigorite, ed è un memento. Perché sulle stesse spiagge che oggi accolgono i surfisti c'è stato un tempo, l'epoca d'oro della coltivazione della canna da zucchero, in cui «uomini, donne, ragazzini venivano scaraventati sulla sabbia, barcollanti, il corpo coperto di piaghe, tremanti di febbre e di paura, gli occhi strabuzzati per lo sgomento davanti al più bel paesaggio del mondo che presto sarebbe stato la loro tomba». Il mare di Mauritius, suggerisce Le Clézio, è un pezzo della nostra storia da cui serve farsi straziare.



Recensione della Redazione QLibri

 
Alma 2021-03-14 17:51:22 silvia71
Voto medio 
 
4.5
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silvia71 Opinione inserita da silvia71    14 Marzo, 2021
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Cercando dodo

Isola di Mauritius, terra di avventurieri e di esploratori, di marinai e botanici, di schiavi e colonizzatori.
Regno incontaminato della Natura, foresta endemica che è culla di tutta la storia evolutiva.
Il mondo vegetale e animale si è cristallizzato nel bozzolo originario, mantenendo esemplari, colori, suoni e profumi antichi come il mondo.
Una terra fatata e d'incanto.
Finchè l'equilibrio viene rotto dalla voracità umana in cerca di lucro, di materie prime, di profitti ad ogni costo.
Scorre sangue e distruzione sull'isola, la bellezza della vita lascia il posto allo sfruttamento delle risorse e degli esseri umani.
Le piantagioni di tabacco e di canna da zucchero stravolgono il volto dell'isola paradisiaca rendendola più simile ad un impianto industriale.

Le Clezio è legato a doppio filo a Mauritius, terra natia del padre, suolo di cui si sente parte e che ha percorso in lungo e in largo alla ricerca non solo di radici, ma di storie e volti da raccontare.
L'autore è un cacciatore di storie, è un viaggiatore che esplora l'essenza dell'uomo in qualsiasi angolo del mondo, la sua penna presta la voce agli ultimi, ai diseredati del progresso e della società.

“Alma” è uno splendido viaggio scandito da diversi piani temporali che si intrecciano con le loro storie di uomini e donne dimenticati, sottomessi, vilipesi, calpestati.
Quella narrata è la ciclicità storica, l'arroganza del potere socio-economico sulla fragilità umana, la cecità di fronte alla sofferenza, l'usurpazione a scapito del rispetto e dell'uguaglianza.

La scrittura di Le Clezio è il risultato di una fusione perfettamente calibrata e studiata tra realismo e onirismo. Dall'osservazione dei visi di oggi, riprendono vita gli uomini del passato, testimoni di un vissuto lontano eppure ancora lucido e doloroso.
Una sinfonia riuscita, per mescolare passato e presente con un sottofondo di note melanconiche e struggenti.

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