Alabama song
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
Top 10 opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Champagne, ragtime e disperazione
Innanzitutto due parole sul titolo di quest’opera che io ho apprezzato anche perché ha per protagonista Francis Scott Fitzgerald, l’autore de “Il grande Gatsby”, tragico protagonista insieme alla moglie Zelda dei ruggenti anni venti.
Alabama Song (altrimenti nota come Moon of Alabama) è un brano scritto da Bertolt Brecht e musicato da Kurt Weill. Fu ripreso dai Doors di Jim Morrison in una cover del 1967 e successivamente da David Bowie nel 1980.
L’opera che ha vinto il premio Goncourt nel 2007 riproduce lo stile di vita della coppia Fitzgerald in un racconto interpolato dall’inventiva e arruffato nella sequenza logico-temporale dalla scrittura personale di Gilles Leroy.
La narrazione parte da quando – corre l’anno 1918 – a Montgomery, per l’appunto in Alabama, Zelda, "Bella del Sud" figlia di un giudice, conosce il sottotenente Scott Fitzgerald. Decide di sposarlo e la sua famiglia d’origine la rinnega. Segue la stagione newyorkese e poi quella francese, in Costa Azzurra.
Ne deriva una girandola di situazioni che hanno diversi ingredienti: la smania di successo di Fitzgerald, il rapporto altalenante con la moglie – fatto di passione, tradimenti, gelosie, rivalità, invidie, eccessi alcolici con conseguenti impatti sulle prestazioni amorose – e con la sua follia. Follia che poi diventa il filo conduttore di una vita consumata tra celebrità, successi alterni e perenne bisogno disperato di soldi.
Il profilo di Zelda è davvero centrale e preponderante, e alimenta il sospetto che il grande scrittore americano - chiamato Goofo - si sia appropriato della creatività della moglie, che dipinge e scrive diari. Scott sottrae o attinge agli scritti di Zelda per trarre spunti da trasfondere nelle sue opere, suggendo e trafugando ispirazione da destinare al successo economico.
Bellezza e dannazione, amore per la scrittura e appropriazione indebita di ingegno, follia e disperazione sono i binomi prevalenti in un testo scritto in modo originale, che non è una biografia classica perché scava nella profondità della disperazione e della dissoluzione, seguendone i circuiti non canonici e destrutturati. Magari su un immaginario sottofondo jazz o imitando mentalmente i passi del foxtrot e del ragtime…
Bruno Elpis
Indicazioni utili
alabama song
Lo stile è molto piacevole ma se vi aspettate di leggere una trama che abbia un unizio ed una fine non la troverete. Alla fine del libro se mettete insieme i pezzi capirete cosa è stata la vita della protagonista ma ci vuole un po' di pazienza perchè è come un diario delirante di una persona disturbata, non c'è un filo temporale ma salti e ritorni nei vari anni della vita della protagonista che parla senza mai prendere fiato. Personalmente sono riuscita,anche se non credevo, a finirlo ma non mi ha lasciato molto. Non lo consiglio.