Agnes Browne mamma
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L'Irlanda delle sue madri.
Dublino, 29 Marzo 1967. Agnes Browne e l’instancabile amica Marion Monks sono in attesa presso il Ministero della Previdenza Sociale per ottenere il sussidio statale; dopo 13 anni di matrimonio Rosso Browne è venuto a mancare ma non c’è tempo per la vedovanza, soprattutto – e a maggior ragione – se la vita coniugale è stata caratterizzata dal dover sopportare stoicamente e da buona irlandese, i ceffoni nonché i soprusi di un compagno violento e con il brutto vizio del gioco che le ha lasciato non solo poco denaro ma anche una bella e numerosa prole al seguito.
Sette sono i suoi marmocchi: Mark, il più grande, ha quattordici anni e tanta voglia di aiutare la madre, Francis ne ha tredici, i gemelli Simon e Dermot dodici, Rory undici, Cathy – l’unica femmina – dieci e Trevor soltanto tre.
La sua vita è interamente caratterizzata dal lavoro e dalla sopravvivenza dei suoi piccoli perché loro sono il suo universo, la sua ragione di essere. Saggia, intrepida e arguta la nostra protagonista affronta ogni giorno con saggezza ma anche con passione, forza e con il coraggio di non tirarsi indietro dinanzi alle avversità.
Caratterizzato da un linguaggio semplice, ironico, popolare e scorrevole “Agnes Browne mamma” si divora in meno di un giorno, e tutto di un fiato, donando al lettore momenti di ilarità e momenti di commovente tenerezza specialmente sul finale quando la donna riesce a coronare il suo sogno. E’ inoltre un’ottima fotografia dell’Irlanda della fine anni ’60 sia da un punto di vista economico che culturale.
Impossibile è non affezionarsi a questi personaggi semplici che fanno della loro genuinità la loro forza.
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Una mamma adorabile
Mettiamo un po’ d’ordine nella saga familiare di Agnes Browne . Dunque, l’Autore, l’abile ed estroverso Brendan O’ Carroll, si è dapprima cimentato nel lontano 1994 con questo romanzo ( The Mammy, alias Agnes Browne) da cui è stato tratto anche un film dal titolo omonimo, quindi ha scritto in successione “ I marmocchi di Agnes” e “Agnes Browne nonna”, infine, nel 2003, ha voluto donarci , riandando a ritroso nel tempo, le vicende di “Agnes Browne ragazza” allietandoci con il mirabolante inizio della storia della sua personale eroina. In “Agnes Browne mamma”, la bella e intrepida Agnes riesce a trovarsi un marito, mette al mondo sette marmocchi, sopporta stoicamente da buona irlandese i ceffoni ed i soprusi di un compagno violento, non soffre troppo per la sua dipartita e, sempre in simbiosi con l’amica del cuore Marion , affronta le impervietà di una vita difficile da brava e tosta dublinese, con indomito coraggio e consumata saggezza. Alla fine, coronerà un sogno vagheggiato tutta la vita, circondata dall’affetto dei suoi rampolli. Il romanzo scorre garbato e piacevole ( lo si legge quasi d’un fiato), la scrittura è scorrevole : tra battute ironiche e popolaresche e momenti di commovente tenerezza, si finisce per amare questa Agnes mamma e per affezionarsi ai personaggi ambientati nei colorati e turbolenti quartieri popolari in cui Agnes vive.