Uno su mille
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Alexander Stille (1957) ha studiato a Yale e alla Columbia University, dove attualmente insegna giornalismo. Collabora con «The New Yorker», «The Nation» e «The New York Times» ed è spesso presente nei media italiani. Tra le sue opere. Uno su mille. Cinque famiglie ebraiche durante il fascismo (1991), Nella terra degli infedeli. Mafia e politica nella prima repubblica (1995), Andreotti (1995), La memoria del futuro. Come sta cambiando la nostra idea del passato (2003).
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Opinioni inserite: 1
Stille ed il buon cuore.
Lessi questo volume di Alexander Stile qualche anno fa, era ancora pubblicato da Mondadori.
L'investigazione su cinque famiglie ebraiche durante il periodo dell'Italia razzista del dopo '38 è lucida e ben condotta.
Peccato che Stille, di origine moscovita, tenti sempre di portare a galla il famoso "buon cuore" degli italiani.
La convivenza "abituale" con la razza inferiore, i vari millantati salvataggi di bambini e di adulti avvolti in un mistico "dicitur" ma, ahimé, solo raramente provati e comprovati.
Ovvio, l'Italia non era il terzo reich...ma posso assicurare che si è difesa bene in quel momento.
E tanti, direi più di quanti vengano immaginati solitamente, si sono arricchiti con i soldi degli ebrei.
Esattamente come i tedeschi o i predoni infami ustasha, maledetto sia il loro sporco nome.
Il libro è bello, e lo consiglio.
Ma in vista del 27 gennaio, forse, sarebbe opportuno leggere qualcosa riguardo alla "Difesa della razza"...giornale razzista diretto da tale Telesio Interlandi.
Andava a ruba...!
Ci sarà una ragione. No?