Narrativa straniera Romanzi storici Shiviti, una visione

Shiviti, una visione

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Letteratura straniera

Classificazione

Letteratura europea

Autore

Yehiel De Nur

Editore

Casa editrice

Sensibili alle Foglie

La presentazione e le recensioni di "Shiviti, una visione", opera di Ka-Tzenik 135633 (Yehiel De Nur) edita da Sensibili alle Foglie. Dopo due anni di detenzione ad Auschwitz ed essere stato più volte sul punto di venire ucciso, l’uomo conosciuto come Ka-Tzenik 135633 sopravvisse all'olocausto per scoprire che le sue sofferenze non avevano termine. Per trent’anni, attraverso incubi d’inaudita potenza, continuò a rimanere prigioniero degli orrori di Auschwitz. Solo nel 1976 cercò aiuto presso il prof, Bastiaans, lo psichiatra olandese che per primo riconobbe la sindrome da campo di concentramento e che con successo dei sopravvissuti con una terapia che prevedeva anche l’impiego del LSD. Questo libro è il racconto di quella straordinaria esperienza. "Sotto l’effetto del LSD, ha potuto rivivere le esperienze di ‘laggiù’ e le ha raccontate in un’opera affascinante, Shiviti, che raccomando vivamente a coloro che non hanno paura di guardare nell’abisso". Elie Wiesel

Ka-Tzenik n... è il modo in cui i prigionieri venivano chiamati ad Auschwitz. Yehiel De-Nur ha usato questa sigla, seguita dal numero con cui è stato marchiato, per firmare i suoi libri.

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Shiviti, una visione 2011-01-24 19:17:00 Jan

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Opinione inserita da Jan 24 Gennaio, 2011
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I sette cancelli della percezione.

Ka-Tzenik 135633 fu il primo testimone della Shoah.
Nessuno riuscì mai, dopo lo choc da detenzione, a fargli ripronunciare il suo vero nome. In Israele lo chiamarono Yehiel De-Nur...unnome nuovo per un uomo vecchio, anzi vecchissimo per la sua vera età. De-Nur in ebraico significa letteralmente "dalle fiamme".
Questo libro è stato editato dalla Sensibili alle foglie in Italia con questo titolo, ma in realtà il vero titolo è "Salamander".
E' l'uomo che è passato dal fuoco, il primo della Storia a raccontarsi.
In Olanda, dopo la liberazione, il prof. Jaahan Bastiaans fu il "padrino" della "sindrome da lager".
Veniva curata con ipnosi regressiva del quinto stadio Lacer 4/3, ed aveva una particolarità : il paziente accettava di essere "trattato" con LSD.
Shiviti è una visione particolare e terribile del ricordo: sono le sette registrazioni che lo psichiatra olandese trascrisse dalle sette sedute in cui, secondo l'insegnamento stangaliano, il paziente si era introdotto fino al settimo cancello della percezione.
E' un testo francamente molto forte.
Chi lo volesse leggere per celebrare la Memoria si ricordi di questo avvertimento.