Non all'amore né alla notte
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La guerra di Tristan
E' difficile commentare un libro come questo. Innanzitutto è bellissimo, pur lasciando l'amaro in bocca, è toccante ma anche duro.
L'autore con durezza mostra l'immensa idiozia della guerra e con delicatezza invece mostra la sofferenza di un uomo che non è accettato per quel che è.
E' difficile dimenticare Tristan, un giovane di 21 anni che dopo la Grande Guerra convive con le conseguenze fisiche e morali che il conflitto ha lasciato in lui.
Purtroppo nel libro non c'è riscatto o comprensione o perdono; è un libro amaro e come accade spesso nella vita, non c'è un lieto fine.
Indicazioni utili
la storia di Will deve essere raccontata
"Non all'amore nè alla notte" è sicuramente un romanzo toccante scritto in uno stile fluido e scorrevole, mai pesante o prolisso; permette di godere a pieno della storia senza mai stancarsi ed è veramente difficile staccarsi dalla lettura.
Racconta la storia di Tristan, un ragazzo sopravvissuto alle trincee che si porta dietro, oltre al dolore e alla disillusione, un fardello inconfessabile che segnerà profondamente la sua esistenza. Tristan è in possesso di un plico di lettere che il suo amico e commilitone Will ha scritto alla sorella Marianne prima di essere giustiziato perchè colpevole si essere un obiettore di coscienza assolutista.
Il libro alterna il racconto dell'incontro tra Tristan e Marianne e le confessioni reciproche che si scambiano, con il racconto della storia di Will e Tristan e della loro esperienza nei campi di battaglia francesi.
E' un libro che tocca argomenti difficili e lo fa nel modo più commovente e toccante possibile fino ad arrivare ad un finale che fa pensare ma è sicuramente il finale più adatto perchè la storia di Will deve essere raccontata.