Maria Antonietta. I segreti di una regina
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una donna
Eccomi arrivata al secondo volume della trilogia di Juliet Grey sulla difficile vita di Maria Antonietta. L'autrice, nelle sue note finali, afferma che per lei è stato triste proseguire con questa storia dato che ne conosciamo l'esito tragico, niente di più vero, "tristezza" è il sentimento che ho provato durante la lettura.
Notoriamente, la figura di Maria Antonietta è quella di una donna dedita al piacere, una viziosa, lesbica e soprattutto la causa del tracollo finanziario della Francia, dato che era in grado di manipolare il re e di spendere una fortuna in abiti e gioielli.
L’autrice, al contrario, sottolinea una grande verità: Maria Antonietta era sopratutto una donna. Chiedeva con tutto l’ardore che possedeva di essere amata, voleva costruire con il re un’unione fatta di complicità e condivisione e soprattutto desiderava con tutta se stessa essere una semplice mamma.
Un’acconciatura o un vestito può essere il surrogato di un bambino? Il gioco d’azzardo può sostituire il brivido della passione? Il re era consapevole delle sue mancanze, era un uomo buono, innamorato di sua moglie, ma troppo debole per darle ciò che un marito dovrebbe, così assecondava i suoi capricci costosi.
Mi chiedevo, durante la lettura, se le mancanze dei monarchi furono la rovina del popolo.
In realtà furono i finanziamenti in terre straniere, gli errori dei precedenti sovrani e i benefici dati per secoli al clero e alla nobiltà la vera causa della rivoluzione. Certo era più facile additare una giovane donna, bella e, soprattutto, straniera. Anche perché fu l’unica regina che si rifiutò di seguire l’etichetta assurda della corte francese e si costruì il suo mondo privato dove poteva essere se stessa e allontanare gli sguardi cattivi di coloro che la calunniavano e, nello stesso tempo, ne imitavano i gesti e ambivano a far parte della sua stretta schiera di amicizie.
Maria Antonietta è stata una donna infelice, ma ha saputo essere una brava moglie, la più sincera amica di Luigi. Ha affrontato a testa alta la crisi politica, lo scandalo della collana (un evento che mise in luce tutti i falli della giustizia retrograda francese), gli insulti continui alla sua persona e la morte di due dei suoi figli tanto desiderati. Nessuno le riconobbe mai il valore, né i suoi contemporanei, né le generazioni future.
La Grey mi ha fatto amare questo personaggio, così come lei stessa lo ha amato.
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Maria Antonietta: avanzando verso il baratro...
“ Sin dal giorno in cui ci eravamo scambiati i voti, io ero stata accusata di qualsiasi vizio immaginabile: dalla frivolezza alla stravaganza, all'adulterio e al lesbismo. E quella del re era sempre stata la prima voce a difendermi e la più alta.
Ora, oltre diciannove anni dopo, più grassi, ingrigiti, e forse un pochino più saggi, stavamo fronteggiando sfide che da sposi novelli, appena più grandi dei nostri figli, le nostre menti e i nostri cuori non avrebbero mai potuto immaginare.
Tre notti prima avevo pensato che il mondo che avevamo conosciuto stesse finendo. Ora mi sembrava che stesse semplicemente annunciando una nuova alba.
Il giorno poteva essere soltanto più luminoso. Era la legge della natura.”
Spera, spera mia adorata Toinette ma purtroppo questo è solo l'inizio di una tragica fine...
In un ampio lasso di tempo che va dal 1774, anno dell'incoronazione di Luigi XVI, alla presa della Bastiglia del 1789, Juliet Grey, con questo favoloso volume dell'accattivante trilogia sulla Reine de France più conosciuta della storia, ci mostra i cambiamenti radicali da una diciottenne regina col cuore di bambina che pensa solo a divertirsi ad una regina trentenne, matura ma ancora ottimista e ingenua verso una tragedia annunciata.
Reims è in tripudio per l'arrivo del nuovo re, Louis le Desiré, e della sua affascinante e amata moglie, Maria Antonietta. Il popolo rimette in loro la speranza di un futuro migliore, senza più gli sperperi delle amanti di Luigi XV, ma tale loro fiducia e amore mentre per il re rimarranno a lungo tempo per la regina svaniranno quasi immediatamente.
Maria Antonietta si lascia andare agli sperperi più vacui in gioielli, in vestiti, nella follia dei poufs ( piramidali, costose ed elaboratissime acconciature) e soprattutto nel gioco d'azzardo, perdendo cifre stratosferiche, mentre il re tenta di fare economia per riempire ( inutilmente) le casse dello Stato, vuote per gli eccessi della corte e per la drammatica Guerra dei 7 anni, voluta dal nonno Lugi XV.
Ma per Antoinette queste apparenti follie hanno un senso: servono a riempire la solitudine, che in realtà la circonda, e il vuoto di una prole. Riguardo a ciò questa volta troveremo i veri motivi della ritrosia di Luigi che ama invero la moglie ma la cui timidezza e cattiva educazione lo portano a stare lontano da lei. Tuttavia nel cuore di Toinette, come ama chiamarsi la regina, si inseriranno nuove amicizie -come quella con madame de Polignac, madonna di Raffaello dall'anima un po' profittatrice - e soprattutto l'amore verso l'aitante conte svedese Hans Axel von Fersen.
Inoltre la regina, oppressa dal detestato cerimoniale di corte, si ritira nell'ameno Petit Trianon, che lei definirà “il suo luogo di delizie”, dove tenterà di riprodurvi la sua infanzia viennese.
Questi gesti però hanno causato la gelosia degli aristocratici privati del favore della regina i quali la infangarono di fronte al popolo con gli oltraggiosi libels. Ma situazioni molto di più gravi stanno incombendo sulla monarchia francese e sulla apparentemente perfetta vita di Maria Antonietta....
Juliet Grey con il suo stile accattivante, elegante e frizzante riesce perfettamente a immedesimarci con la Reine, creando una forte empatia. Nonostante le descrizioni molto accurate - soprattutto nei rapporti intimi tra i 2 reali ( chissà forse l'autrice avrà letto la trilogia della James anche se non eccede mai nel volgare) - non ho ritrovato del tutto quel connubio perfetto tra realtà e fantasia del primo volume poiché sono imbattuto in qualche erroruccio anche se minuscolo, come l'aver affermato che il conte d'Artois, fratello di Luigi, aveva 3 figli maschi mentre nella realtà ne aveva 2.
Comunque vi consiglio vivamente di leggere questo secondo volume della trilogia su Maria Antonietta il quale si divora e il quale, con i suoi particolari e introspezioni psicologiche, ci ha aperto le porte dei saloni dorati di Versailles e delle raffinate e intime stanze del Petit Trianon.
É un libro assolutamente da non perdere.
Buona lettura!
P.S: vorrei fare una piccola critica alla Newton Compton: perché utilizzate sempre questi titoli stereotipati che ammucchiandosi tra di loro creano più,che curiosità, confusione nel lettore? E perché questa copertina che ho ritenuto un poco squallida? Ma de gustibus...
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Toinette: la sua vita fatta di scandali e tormenti
Un romanzo storico che racconta approfonditamente il dipanarsi di una serie di vicende che porteranno a un noto, finale tragico per Maria Antonietta, regina di Francia, per suo marito Luigi XVI e la sua famiglia.
Nonostante tutto, la tragicità del finale (cui non si giunge poiché è il secondo romanzo di una trilogia) si avverte in diverse parti della narrazione, dove una giovane e bellissima regina cerca di sopravvivere a una rete che le si stringe addosso, fatta di segreti, tradimenti e cospirazioni.
Dopo il successo de Il diario proibito di Maria Antonietta, con I segreti di una regina, Juliet Grey continua a raccontare gli scandali reali di quella che fu la più chiacchierata regina di Francia. La voce affascinante della regina permette alla narrazione di raccontare una storia in cui i dettagli tornano alla luce e sembra di essere con lei nei lussuosi ambienti di corte a scegliere abiti regali, gioielli fatti di diamanti, a camminare all’interno di palazzi imponenti, dove anche i muri hanno orecchie, ma non tralasciando anche balli in maschera e cene di gala. Il processo di immedesimazione del lettore nella storia è davvero eccezionale. Nello splendore, però, aleggia sempre quella tragica fine verso cui andranno la vita di corte e gli amori (sua maestà Luigi XVI e il conte Axel von Fersen) di una giovane regina che cerca di svolgere al meglio il suo ruolo per non essere restituita all’Austria. Oltre che a livello storico, Maria Antonietta appare descritta anche sul piano psicologico come donna desiderosa di poter provare presto l’amore e la maternità. La regina degli eccessi di corte altro non era che una donna molto sola che il peso della Monarchia e delle cospirazioni tentavano di schiacciare.
Notevole e prezioso questo romanzo per le ricostruzioni storiche, architettoniche, sociologiche e psicologiche, comprovate da una nota dell’autrice e da una ricca bibliografia che Juliet Grey fornisce in appendice al romanzo.