Ma liberaci dal male
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
La diocesi maledetta
L’epoca medievale, secondo l’accezione più diffusa, è un periodo storico della durata di circa 1000 anni che s’interpone tra la storia antica e la storia moderna; tale intervallo temporale è spesso, ma non sempre, considerato come il periodo dei secoli bui durante i quali prevalsero le barbarie, la decadenza dei fasti e della cultura classica e nel contempo l’emergere di misteri, enigmi e apparenze fantastiche e surreali.
La Chiesa e la cristianità ebbero un posto di precipua rilevanza sia dal punto di vista temporale che spirituale ed è grazie a questa istituzione, attraverso gli innumerevoli amanuensi accreditati presso monasteri e abbazie, che la cultura occidentale riuscì a essere tramandata.
In questa cornice hanno luogo i fatti e le vicissitudini che si svolsero nel XIII secolo in una regione quasi dimenticata nel sud della Francia; siamo nell’inverno dell’anno 1284 e in un villaggio sperduto della diocesi di Draguan accadono terrificanti delitti che la popolazione locale attribuisce alla presenza di strani individui che vivono, ormai da molti decenni, isolati dal resto del mondo in un misterioso villaggio circondato da boschi e paludi di non facile accesso che sembra pratichino dei riti sanguinosi e diabolici appartenenti a una setta eretica che ha una visione completamente distorta rispetto ai canoni e dogmi della chiesa di Roma e del suo pontefice Martino IV. Per evitare tale barbarie e arrivare a una soluzione il vescovo della diocesi, poco tempo prima che egli stesso sia assassinato in maniera orrenda, fa in tempo a chiamare da Parigi un giovane prete, Henno Gui, per indagare sulla contorta vicenda. Il coraggio e l’intelligenza del giovane prelato riescono a esplorare i meandri di congreghe segrete, attività misteriose e oscure trame, tra alti prelati e monaci corrotti, il cui fine è il potere e la ricchezza per mezzo della diffamazione indirizzata al crollo del potere dello stato pontificio. Henno Gui dovrà affrontare situazioni al limite della credibilità, orrori e devastazioni perpetrate da loschi personaggi molto vicini alla santa sede.
Un thriller medievale con episodi inquietanti, torture, terribili crimini, riti di purificazione e superstizione per la quale è spesso facile perdere la ragione.
Indicazioni utili
RITORNO AL CRUDO MEDIOEVO
Un regalo inatteso questo libro, ma devo dire che è stato ben accetto fin dalle prime righe!
In queste pagine, ricche di colpi di scena e una trama piuttosto intrigante, è presente il periodo del Medioevo in tutta la sua integrità, con la Chiesa che la fa da protagonista....la sua potenza su tutto, l'odio che provava Roma nei suoi confronti e la sua infinita corruzione. In quel periodo, come ci fa presente l'autore, era facile gridare al Demonio, facile far credere ai poveri del villaggio qualsiasi cosa, dalle false apparizioni alla sfortuna che potevano portare i morti. La gente viveva quindi di superstizioni, credendo a ciò che vedeva o sentiva trapelare di villaggio in villaggio e ogni simbolo aveva il suo significato. La paura dei morti, come già ho anticipato, era presente persino dentro le mura della Chiesa stessa e addirittura ne avevano timore anche i banditi. Il libro rimane molto descrittivo, persino a volte anche troppo, parti davvero macabre.... Interessante ho trovato molto la parte in cui è presente Henno Gui, personaggio alquanto astuto e furbo, uomo dalle mille risorse che appare quasi enigmatico all'inizio, ma che poi alla fine tutto si spiega! Lo scrittore si sofferma spesso in descrizioni di corpi in putrefazione e di ferite gravi, ma la parte descrittiva raccoglie anche il paesaggio, facile quindi da raffigurarsi nella proprio testa. Un libro quindi intrigante, da leggere tutto d'un fiato, un tuffo nel crudo Medioevo!
Indicazioni utili
.....un genere simile potrebbe essere IL NOME DELLA ROSA.