Narrativa straniera Romanzi storici Lo specchio delle nostre miserie
 

Lo specchio delle nostre miserie Lo specchio delle nostre miserie

Lo specchio delle nostre miserie

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Lo specchio delle nostre miserie chiude la straordinaria trilogia inaugurata con Ci rivediamo lassù, Premio Goncourt nel 2013, e proseguita con I colori dell’incendio, confermando Pierre Lemaitre come uno dei grandi maestri della narrativa mondiale. Aprile 1940. Louise ha trent’anni. Fa l’insegnante di scuola elementare a Parigi e il sabato dà una mano come cameriera al ristorante del signor Jules a Montmartre, dove non si parla d’altro che di quella “drôle de guerre“, quella “strana guerra” scoppiata da pochi mesi con l’invasione tedesca in Polonia e che non si pensa possa realmente coinvolgere la Francia. Nessuno dunque ha previsto la catastrofe, men che meno Louise che finirà per ritrovarsi in mezzo alla strada, costretta alla fuga come milioni di altre persone in preda al panico in un paese sprofondato nel caos. Ed è proprio nel corso del drammatico esodo dalla capitale che lei potrà ricostruire la storia della sua vita e delle sue origini e scoprirà che questa guerra, proprio come tutte le altre, porta con sé un corteo grandioso e squallido di eroi e di mascalzoni. Segreti di famiglia, grandi personaggi, amori appassionati, colpi di scena, farsa e tragedia, avventure e sventure si avvicendano con rara potenza narrativa grazie a una scrittura magnifica e a una perfetta padronanza della trama.



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Lo specchio delle nostre miserie 2021-08-11 21:13:16 andrea70
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andrea70 Opinione inserita da andrea70    11 Agosto, 2021
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Il cerchio si chiude

Siamo nella Francia del 1940 , l'esercito di Hitler semina morte e distruzione in Europa, da mesi ormai si parla di una possibile invasione della Francia, tra false notizie e speranze gonfiate da una malriposta fiducia nella forza dell'esercito francese. Si incrociano le vicende della giovane maestra Louise, cameriera a mezzo servizio coinvolta nel suicidio di un anziano dottore, il militare Raoul Landrade, scaltro, disonesto, sleale ma coraggioso e un personaggio di straordinario trasformismo dai molti nomi che in una Francia ferita e in cerca di certezze, trova vari ruoli per assecondare le necessità del suo paese in modo più o meno legale, una specie di Jean Valjean con meno scrupoli ma lo stesso coraggio e ingegnosità. L'esercito nazista in poche settimane ha la meglio sulla resistenza delle difese francesi, nel paese il governo va a a rotoli e la popolazione è nel panico, senza più certezze , in fuga dall'invasore non si sa verso quale rifugio. Luoise avrà modo di scoprire il passato della madre e della sua famiglia e capire il perchè di certi fatti e la storia che scoprirà si incastrerà in un perfetto puzzle con quelle degli altri protagonisti. Terzo volume della saga che inizia con lo splendido "Ci rivediamo lassù" ambientato alla fine del primo conflitto mondiale, prosegue con "I colori dell'incendio" ambientato tra le due guerre e ora questo all'inizio del secondo conflitto mondiale. Ci sono alcuni riferimenti ai personaggi del primo romanzo ma può tranquillamente essere letto come storia a se stante. Ben scritto, narra la vita drammatica di un paese in guerra ma soprattutto dilaniato non solo dalle bombe nemiche quanto da uno stato inefficiente e inadeguato vero specchio delle miserie umane oltre le quali si elevano il coraggio e la generosità delle persone più umili. In questo senso a tratti è facile fare un parallelo con i Miserabili ovviamente fatte le debite proporzioni tra questo ottimo romanzo e il capolavoro di Hugo.

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Lo specchio delle nostre miserie 2020-06-17 08:43:48 annamariabalzano43
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annamariabalzano43 Opinione inserita da annamariabalzano43    17 Giugno, 2020
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I miserabili del ventesimo secolo

“Lo specchio delle nostre miserie” è l’ultimo volume della trilogia di Pierre Lemaitre, iniziata con “Ci rivediamo lassù” e continuata con “I colori dell’incendio”. Lo scopo reale di questi romanzi è di ripercorrere la storia della Francia e di conseguenza dell’Europa dai primi del novecento fino alla occupazione nazista di Parigi. Eventi drammatici e luttuosi coinvolgono famiglie e personaggi di cui si seguono le sorti. Quest’ultimo romanzo affronta con realismo la condizione di disagio e di desolazione in cui versa la popolazione francese che si affretta ad abbandonare i luoghi familiari per sottrarsi alla prepotenza dell’invasore.
La vicenda della protagonista Louise, che si avventura in un viaggio pieno di incognite alla ricerca di un fratello mai conosciuto con il quale stabilire un rapporto affettivo in ricordo di una madre ormai scomparsa, è il pretesto per seguire altre storie parallele, brevi romanzi nel romanzo. Folle di disperati e di miserabili, ben descritte, come nella migliore tradizione letteraria francese, invadono le strade che dal nord portano al sud della Francia. Lo stesso Lemaitre , a conclusione del romanzo, cita fra le sue fonti di ispirazione, alcuni tra i più grandi scrittori di tutti i tempi, tra cui Hugo, Gary, Diderot, Dickens, Proust, solo per ricordarne alcuni.
Molti degli episodi raccontati sono stati rielaborati da eventi realmente accaduti, cosa che ha contribuito a dare maggiore veridicità al racconto.
Il personaggio di Desiré, irriducibile trasformista , sempre pronto a cambiare personalità e a sfuggire alle accuse di impostore e truffatore, è colui che allevia le sofferenze altrui, offrendo della realtà una interpretazione sempre ottimistica e benevola, unico modo per riuscire a sopravvivere in un mondo spietato e privo di scrupoli.
Un romanzo che si legge volentieri, come il secondo della trilogia, ma non c’è dubbio che il migliore rimane “Ci rivediamo lassù”.

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