Le donne dei faraoni
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Non solo piramidi
L'Egitto faraonico ha dischiuso le porte dei suoi segreti nel 1822, quando Champollion riusci' a decifrare i geroglifici, portando alla luce tanti segreti di questa incredibile civilta'.
Christian Jacq ci propone un saggio estremamente appassionante ed approfondito su una realta' tra le piu' affascinanti della storia egizia : la donna. Con penna romanzata da abile divulgatore - scordatevi l'effetto ateneo o Lonely Planet - attingendo da studi documentati di traduzione di geroglifici, di papiri e scene dipinte nelle tombe, l'autore abilmente ed amabilmente ci offre un viaggio di sola andata nel mondo femminile dell'antico Egitto.
Sappiate, voi popolo contemporaneo ed evoluto, che ancora non avete raggiunto il livello sociale che cinquemila anni fa , in un regno nel nord dell'Africa, era routine.
Non e' un banale inno al femminismo quello che canto, e' molto di piu' : ai tempi delle dinastie faraoniche nessun sesso prevalse sull'altro. Si chiama uguaglianza e dopo aver terminato questo libro vi accorgerete che l'umanita', dopo la caduta dei faraoni, ha subito globalmente una regressione evidente.
Le donne come gli uomini potevano accedere alle piu' alte cariche politiche e religiose, vi risulta che oggi, in qualsiasi religione, ci siano donne in qualita' di massimo esponente ?
Nell'antico Egitto la donna aveva la stessa tutela legale dell'uomo, poteva scegliere di sposarsi o divorziare, dopo il matrimonio manteneva il proprio nome - che era espressione della sua individualita'- , aveva potere patrimoniale.
Il libro conta una prima parte dove vengono presentate alcune delle donne piu' potenti e carismatiche : la Regina Iside, Merneith - forse il primo faraone donna - , Nitocris - la prima donna ufficialmente faraone-, Nefertari - sposa del Dio-, Nefertiti - sposa del Sole -, e tante altre.
Nella seconda parte resta la descrizione particolare di alcuni personaggi femminili ma spaziando su un orizzonte piu' ampio a descrivere la vita sociale vera e propria : l'agricoltura ed il ruolo che la donna aveva nei campi o come proprietaria terriera e commerciante, nella medicina , nell'artigianato, nel sacerdozio, in tribunale, in famiglia. E ancora l'importanza della bellezza per le donne di questa antica epoca, dove la sensualita' non era ostentazione di erotismo ma evocazione dei sensi attraverso l'uso di profumi deliziosi -espressione di manifestazione degli dei sulla terra - di cosmetici, parrucche, gioielli e lapislazzuli, oro e abiti leggeri e attillati...
Il libro e' di lunghezza media ma per come e' strutturato ogni capitolo e' indipendente, quindi puo' essere facilmente sospeso e ripreso piu' volte. E' un manuale di nozioni a me sconosciute e imperdibili, drammaticamente fuori catalogo e' facile trovarlo usato.
Io vi consiglio di non perderlo ed esorto le case editrici a rivalutarlo, che peccato buttare via un lavoro del genere, che peccato. Che stupidaggine, che spreco.
Buona lettura.