Narrativa straniera Romanzi storici La Villa delle Stoffe
 

La Villa delle Stoffe La Villa delle Stoffe

La Villa delle Stoffe

Letteratura straniera

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Augsburg, 1913. Finalmente la giovane Marie sta per lasciare l'orfanotrofio in cui è cresciuta: la attende un impiego come domestica nell'imponente Villa delle Stoffe, dove vive la ricchissima famiglia Melzer, proprietaria di una delle più grandi fabbriche di tessuti del Paese. Per Marie si tratta di un'opportunità unica per risollevarsi dalla miseria e vivere in un ambiente agiato, ma nonostante i suoi sforzi e il duro lavoro, incontra fin da subito l'ostilità dei suoi pari grado: uno stuolo di camerieri e domestici imbellettati che la guardano con sospetto, invidiosi della sua grazia innata, della sua intelligenza e determinazione. Intanto sta per aprirsi la stagione dei balli invernali e Katharina, la figlia più giovane dei Melzer, bellissima e appassionata, è ansiosa di fare il suo debutto in società. Al contrario di suo fratello Paul, futuro erede dell'impero dei Melzer, che preferisce tenersi lontano dalla vita mondana e pensa solo ai suoi studi, all'università di Monaco. Almeno finché non incontra la bella Marie, con i suoi ammalianti occhi neri... Ma c'è un segreto, nascosto nel passato della ragazza, che rischia di sconvolgere le loro vite in modo imprevedibile.



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La Villa delle Stoffe 2022-01-11 14:33:12 sonia fascendini
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sonia fascendini Opinione inserita da sonia fascendini    11 Gennaio, 2022
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Cenerentola

Questo è uno di quei romanza che leggo perché sono leggeri , leggeri, quasi impalpabili. Lasciano dietro di sé poco su cui riflettere, ma sono capaci di distrarre la mente dal resto per qualche ora, il che di questi tempi credo sia già un pregio. Quindi non un capolavoro che sarà ricordato sui trattati di letteratura, ma un libro gradevole da legger, con una trama ben strutturata, una storia romantica che fa da filo conduttore qualche riferimento storico interessante e belle descrizioni di uno stile di vita quasi principesco in contrapposizione con quello degli operai e dei servitori.
La storia è ambientata ad inizio del secolo scorso, nella casa di una ricca famiglia tedesca che possiede una fabbrica di stoffe. Nell'abitazione arriva Marie. un'orfana ribelle che l'istituto che la ospita fa fatica a collocare, perché piuttosto restia ad accettare le imposizioni dai vari datori di lavoro che l'anno assunta. Nella villa delle stoffe dovrà fare la sguattera, ma subito dimostra un carattere e una intraprendenza che la fanno promuovere dapprima a dama di compagnia e poi a ben altre mansioni.
In sostanza è la storia di Cenerentola, con l'aggiunta di qualche segreto svelato poco a poco, qualche intrigo non riuscito come dovrebbe e l'inevitabile lieto fine, ma come poteva essere diversamente?

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La Villa delle Stoffe 2018-07-10 07:01:51 aeglos
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aeglos Opinione inserita da aeglos    10 Luglio, 2018
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INTRIGHI E PASSIONI

Non sono molto solita a leggere questi tipi di libri, ma non so perchè, sia leggendo il titolo, sia leggendo la trama, qualcosa mi ha attirata e alla fine l'ho comprato.
Il libro parte un pò in sordina; Marie entra in questa casa dopo essere stata cresciuta in un orfanotrofio e trova gente ricca e piena di oggetti, persone che la prendono a lavorare come sguattera. Ma a lei sta bene così, non importa, continua ad elargire sorrisi e buone parole per tutti! Marie è la protagonista, certo, ma come del resto anche altri personaggi hanno la loro parte, storie di intrighi e segreti, tutti nascondono qualcosa, tutti hanno un passato che in qualche modo può dar loro fastidio. Una villa insomma in cui bisogna stare attenti alle parole, ma anche a certi comportamenti. I servi, gli sguatteri da una parte e i signori dall'altra.
Presto conosceremo poi i fratelli che vivono nella casa, fratelli doversi tra loro, sopratutto Elisabeth che rimane comunque quella meno amata (o questo per lo meno lo crede lei), la quale cerca in tutti i modi di rovinare la vita agli altri. Gli amori della villa riusciranno ad emergere? O ci saranno complicazioni? E qual'è questo grande mistero che nascondono tutti?

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La Villa delle Stoffe 2018-03-05 18:59:18 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    05 Marzo, 2018
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Marie e un oscuro segreto

Anne Jacobs ha esordito con romanzi storici e saghe familiari. Ora approda in Italia con La villa delle stoffe, una trilogia che è:

“una storia alla Dowton Abbey”.

E’ vero, perché ha tre elementi che vanno a definirla:

“Una villa maestosa. Una famiglia potente. Un oscuro segreto.”.

La villa maestosa è detta”Villa delle Stoffe”, perché appartiene alla famiglia Melzer, una famiglia importante perché proprietaria della più grande fabbrica di tessuti bavarese. E’ una specie di castello fatato, che si erge maestoso all’interno di una vasta ed ampia tenuta. Marie, ragazza povera, orfana, cresciuta in un orfanotrofio, viene assunta come domestica. Ma lei è una ragazza un po’ ribelle, cocciuta, e mal accetta le angherie e i soprusi dei suoi pari grado: uno stuolo di camerieri e domestici, che la trattano con invidia e le fanno ogni genere di dispetti. Lei è gentile, possiede grazia e determinazione. Siamo nel periodo di apertura dei balli invernali che vedono le due giovani figlie del signore in lotta tra di loro. Da una parte Katharina, più giovane e bella, e dall’altra Elisabeth, che subisce un po’ il fascino incontrastato della sorella. E poi c’è Paul, giovane erede, un po’ dandy, intento a sperperare i soldi del padre, che rientrando per le feste natalizie resta ammaliato dalla bellezza di Marie. In ultimo c’è un segreto, nascosto nel passato della giovane cameriera, che rischia di sconvolgere le vite di tutti.

La villa delle stoffe è:

“una grande saga piena di intrighi, amori, colpi di scena, narrata da un punto di vista molto speciale: quello dei domestici della Villa delle stoffe, che, curiosi, attenti, fedeli o intriganti, spiano ogni mossa dei padroni.”.

Con questo libro si è catapultati all’indietro, nei romanzi del passato, un po’ alla Jane Eyre. Molti sono però gli spunti di riflessioni contenuti in esso: le condizioni dei lavoratori nelle fabbriche, dello sfruttamento del lavoro minorile, e la miseria di vita degli operai. Per non parlare delle gerarchie all’interno della villa con i padroni da una parte, e dall’altra i domestici, ognuno con il proprio ruolo assegnato e preciso. Sono, così, presenti tutti i temi e gli argomenti che il genere del romanzo storico prevede. Il tutto raccontato con uno stile leggero e frizzante, mai pedante, con una giusta dose di ironia e di critica sociale. Un libro piacevole ed interessante, anche se privo di forti emozioni e di sentimenti, un po’ piatto nella sua intima essenza. Un romanzo leggero, ma interessante.

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Consigliato a chi ha amato Dowton Abbey o Jan Eyre.
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