La Villa delle Stoffe
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Cenerentola
Questo è uno di quei romanza che leggo perché sono leggeri , leggeri, quasi impalpabili. Lasciano dietro di sé poco su cui riflettere, ma sono capaci di distrarre la mente dal resto per qualche ora, il che di questi tempi credo sia già un pregio. Quindi non un capolavoro che sarà ricordato sui trattati di letteratura, ma un libro gradevole da legger, con una trama ben strutturata, una storia romantica che fa da filo conduttore qualche riferimento storico interessante e belle descrizioni di uno stile di vita quasi principesco in contrapposizione con quello degli operai e dei servitori.
La storia è ambientata ad inizio del secolo scorso, nella casa di una ricca famiglia tedesca che possiede una fabbrica di stoffe. Nell'abitazione arriva Marie. un'orfana ribelle che l'istituto che la ospita fa fatica a collocare, perché piuttosto restia ad accettare le imposizioni dai vari datori di lavoro che l'anno assunta. Nella villa delle stoffe dovrà fare la sguattera, ma subito dimostra un carattere e una intraprendenza che la fanno promuovere dapprima a dama di compagnia e poi a ben altre mansioni.
In sostanza è la storia di Cenerentola, con l'aggiunta di qualche segreto svelato poco a poco, qualche intrigo non riuscito come dovrebbe e l'inevitabile lieto fine, ma come poteva essere diversamente?
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INTRIGHI E PASSIONI
Non sono molto solita a leggere questi tipi di libri, ma non so perchè, sia leggendo il titolo, sia leggendo la trama, qualcosa mi ha attirata e alla fine l'ho comprato.
Il libro parte un pò in sordina; Marie entra in questa casa dopo essere stata cresciuta in un orfanotrofio e trova gente ricca e piena di oggetti, persone che la prendono a lavorare come sguattera. Ma a lei sta bene così, non importa, continua ad elargire sorrisi e buone parole per tutti! Marie è la protagonista, certo, ma come del resto anche altri personaggi hanno la loro parte, storie di intrighi e segreti, tutti nascondono qualcosa, tutti hanno un passato che in qualche modo può dar loro fastidio. Una villa insomma in cui bisogna stare attenti alle parole, ma anche a certi comportamenti. I servi, gli sguatteri da una parte e i signori dall'altra.
Presto conosceremo poi i fratelli che vivono nella casa, fratelli doversi tra loro, sopratutto Elisabeth che rimane comunque quella meno amata (o questo per lo meno lo crede lei), la quale cerca in tutti i modi di rovinare la vita agli altri. Gli amori della villa riusciranno ad emergere? O ci saranno complicazioni? E qual'è questo grande mistero che nascondono tutti?
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Marie e un oscuro segreto
Anne Jacobs ha esordito con romanzi storici e saghe familiari. Ora approda in Italia con La villa delle stoffe, una trilogia che è:
“una storia alla Dowton Abbey”.
E’ vero, perché ha tre elementi che vanno a definirla:
“Una villa maestosa. Una famiglia potente. Un oscuro segreto.”.
La villa maestosa è detta”Villa delle Stoffe”, perché appartiene alla famiglia Melzer, una famiglia importante perché proprietaria della più grande fabbrica di tessuti bavarese. E’ una specie di castello fatato, che si erge maestoso all’interno di una vasta ed ampia tenuta. Marie, ragazza povera, orfana, cresciuta in un orfanotrofio, viene assunta come domestica. Ma lei è una ragazza un po’ ribelle, cocciuta, e mal accetta le angherie e i soprusi dei suoi pari grado: uno stuolo di camerieri e domestici, che la trattano con invidia e le fanno ogni genere di dispetti. Lei è gentile, possiede grazia e determinazione. Siamo nel periodo di apertura dei balli invernali che vedono le due giovani figlie del signore in lotta tra di loro. Da una parte Katharina, più giovane e bella, e dall’altra Elisabeth, che subisce un po’ il fascino incontrastato della sorella. E poi c’è Paul, giovane erede, un po’ dandy, intento a sperperare i soldi del padre, che rientrando per le feste natalizie resta ammaliato dalla bellezza di Marie. In ultimo c’è un segreto, nascosto nel passato della giovane cameriera, che rischia di sconvolgere le vite di tutti.
La villa delle stoffe è:
“una grande saga piena di intrighi, amori, colpi di scena, narrata da un punto di vista molto speciale: quello dei domestici della Villa delle stoffe, che, curiosi, attenti, fedeli o intriganti, spiano ogni mossa dei padroni.”.
Con questo libro si è catapultati all’indietro, nei romanzi del passato, un po’ alla Jane Eyre. Molti sono però gli spunti di riflessioni contenuti in esso: le condizioni dei lavoratori nelle fabbriche, dello sfruttamento del lavoro minorile, e la miseria di vita degli operai. Per non parlare delle gerarchie all’interno della villa con i padroni da una parte, e dall’altra i domestici, ognuno con il proprio ruolo assegnato e preciso. Sono, così, presenti tutti i temi e gli argomenti che il genere del romanzo storico prevede. Il tutto raccontato con uno stile leggero e frizzante, mai pedante, con una giusta dose di ironia e di critica sociale. Un libro piacevole ed interessante, anche se privo di forti emozioni e di sentimenti, un po’ piatto nella sua intima essenza. Un romanzo leggero, ma interessante.