Narrativa straniera Romanzi storici La storia segreta della rivoluzione
 

La storia segreta della rivoluzione La storia segreta della rivoluzione

La storia segreta della rivoluzione

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Parigi, 1784. Pochi anni prima della Rivoluzione. Desmoulins, Danton e Robespierre. Nati in provincia da famiglie che li avrebbero voluti sistemati con un matrimonio combinato e una vita convenzionale, ma decisi a non accontentarsi, i tre sono riusciti a completare gli studi e arrivare a Parigi. La Parigi del 1784 è sì il luogo dove si decidono le sorti dell'intera Francia, ma anche una città in cui i poveri muoiono di fame e i cadaveri giacciono ammucchiati agli angoli di strada. Una città tesa fra l'austerità dell'ancien regime e l'idea di un mondo nuovo e più giusto come quello che i giovani discutono nei caffè e nei circoli. E in questo clima, mentre il malcontento inizia a fermentare in tumulti e improvvisi scoppi di violenza, saranno proprio Robespierre, Danton e Desmoulins a incarnare le speranze di un'intera generazione e a legare il loro destino di eroi tragici alla Rivoluzione.



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La storia segreta della rivoluzione 2015-07-07 14:23:48 pirata miope
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pirata miope Opinione inserita da pirata miope    07 Luglio, 2015
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LA STORIA NUDA!

Il talento di Hilary Mantel, vincitrice con i suoi libri su Oliver Cronwell per ben due volte del Man Booker Prize, il più prestigioso premio letterario inglese. lo si misura facilmente: quando arrivi alla fine di ogni suo romanzo storico credi con assoluta certezza che i personaggi evocati siano assolutamente credibili. Non avviene cosi per altri autori che quando richiamano in vita figure storiche le fanno assomigliare un po’ troppo a te, uomo o donna del 2015 oppure le depauperano dal punto di vista psicologico riducendole a puro motore degli accadimenti. La storia diventa così un puro sfondo esotico, un fondale quasi magico in cui ambientare avventure ed intrighi. Al contrario la visione della storia che la Mantel lascia sottendere riprende nei pregi ma anche nei limiti quella della tradizione storiografica classica, da Tucidide a Tacito: per comprendere le cause degli eventi è prioritario indagare in profondità le motivazioni intime di tutti coloro che ne sono stati i protagonisti. Per queste nelle sue pagine l’analisi psicologica dell’individuo, nel momento in cui sale sul palcoscenico nel ruolo di primo attore degli eventi, prevale sul quadro d’insieme: il primo volume della storia segreta della rivoluzione francese nasce dalla necessità di raccontare l’infanzia e l’adolescenza in provincia di Robespierre, Danton e del meno noto Desmoulins. A muoverli sono ragioni complesse, un intreccio inestricabile di ambizioni, frustrazioni, ansia di giustizia, opportunismo ma anche senso del destino. Le cause che portano al grande mutamento rivoluzionario sono comunque al di fuori di loro, nelle condizioni generali della Francia di Luigi XVI, ma tramite la loro permeabilità anche tu penetri nello spirito del tempo e soprattutto nel gorgo degli accadimenti che li sovrasta. La volontà umana di dominare la realtà è di fatto illusoria, laeder è semplicemente chi grazie al caso si trova al momento giusto nel posto giusto un istante prima di precipitare nel baratro

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