La storia di una bottega
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L'emancipazione nell'epoca vittoriana
Le sorelle Lorimer, sono in quattro: l'intraprendente e saggia Gertrude, la bella Phyllis, la dinamica Lucy e la fragile e bigotta Fanny.
Queste giovani donne vivono una situazione di estremo disagio; il padre è deceduto lasciandole senza protezione e senza alcun sostegno economico.
Geltrude, prende in mano le redini della famiglia e sfidando le convenzioni del tempo e le critiche della petulante zia Caroline, porta avanti, sostenuta e coadiuvata dalle sorelle, l'ambizioso progetto di mantenersi solo con le proprie forze attraverso la gestione di una bottega di fotografia.
Riescono nell'intento di mettere su la bottega e così facendo approdano in un piccolo appartamento in affitto in uno stabile di Baker street cariche di bagagli d'emotività, dubbi e timori dovuti al futuro incerto che le attende.
Secondo libro della collana Atlantide creata dalla neonata (e da me tanto amata) casa editrice Jo March, che si ripromette di riportare a galla un mondo letterario sommerso e ancora inedito in Italia
Con "la storia di una bottega" siamo di fronte ad un romanzo semplice, senza troppe pretese, che si proietta al lettore quasi come un "period drama" avvalendosi di un linguaggio lineare senza fronzoli retorici. Lo stile della Levy appare piuttosto scialbo se paragonato a quello della Gaskell di Nord e Sud ma, la scrittrice è abile ad impreziosirlo e a dargli spessore nei punti giusti.
Si entra d'impatto nella vita delle signorine Lorimer e da subito ci si appropria del bisogno di conoscerle e si è invasi da una sorta di premura nei loro confronti che rende il lettore attento e partecipe alle loro vicissitudini. Apprezzabile è la modernità del personaggio "Gertrude" che si proietta come la "new woman" del secolo a venire. È entusiasmante osservare le sue movenze e sottolineare i suoi pensieri nelle situazioni più disparate ma l'emancipazione del personaggio si disperde nel finale....troppo classico per poterlo definire innovativo. Ne consiglio comunque la lettura soprattutto a chi ama la letteratura vittoriana ed è sempre alla ricerca di nuove atmosfere e curiosità.