La papessa
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Fiocco rosa a S. Pietro
La Cross chiude il suo romanzo scrivendo "per donne abbastanza forti da saper sognare, le opportunità c'erano. Questa è la storia di una di quelle sognatrici." Il periodo a cui si rifersce l'autrice è l'alto medioevo. Periodo definito come secoli bui. Se la vita era a tinte fosche per un uomo per una donna era nera come di più non si può.
Lascia dunque perplessi la storia secondo cui in questi anni una donna sarebbe riuscita niente di meno che a salire sul sogilo pontificio, salvo poi essere smascherata da quello che per l'epoca era l'unico scopo dell'esistenza di una donna: una gravidanza. Questo significa che esiste qualche forza superiore che, qualora gli umani si prendano troppe libertà, rimette le cose al loro posto?
La leggenda o storia vera su Giovanna esiste, per anni è stata considerata vera anche da ambienti ecclesastici e dunque merita di essere conosciuta.
La Cross ci spiega di aver trascorso sette anni a documentarsi, prima di immergersi in questo romanzo. Sicuramente la ricostruzione storica è molto accurata. Molti sono i fatti citati, numerosi i riferimenti allo stile di vita sia del popolo, che degli ambienti monacali prima, che di quelli ecclesisitici medio-alti in seguito.
Dialoghi, pensieri, storie di amore e di amicizia sono invece frutto di fantasia. Ciò è scontato visto l'impossibilità di trovare documenti che testimonino con certezza la vita quotidiana di questa papessa.
Trovo che forse, considerato il periodo di cui parliamo, la Cross si sia fatta un pò troppo trascinare nel gorgo sentimental-erotico rendendo poco credibile la parte relativa ala vita affettiva di Giovanna. A parte questo credo sia stata abbastanza abile da trovare spiegazioni plausibili a questa vicenda piuttosto incredibile.La pratica per le ragazze desiderose di istruzione di introdursi nei monasteri travestite da uomo è conoscita e documentata. Con questo si giustifica la parte più incredibile della vicenda, il resto è in discesa.
Comunque se la storia fosse vera avrebbe dello straordinario sia per l'abilità dissimulatoria di Giovanna, sia per la miopia o più probabilmente la decisione di spostare altrove lo sguardo da parte dei suoi contemporanei. Che fossero così illuminati da decidere che l'intelligenza e il merito dovessero contare di più rispetto all'essere donna?
Libro consigliato sia a chi ama la storia, sia a chi ama i romanzi d'avventura/amore. La parte storica si legge con facilità, ed è inserita talmente bene nel romanzo da costituire parte integrante della trama. La parte più rosa invece è abbastanza limitata e quindi non infastidirà gli storici.
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Una donna al soglio pontificio?
La vicenda ha luogo nell’alto Medio Evo del IX secolo d.C.; la nascita della protagonista, Giovanna, in un villaggio facente parte di un feudo del Sacro Romano Impero, coincide con l’anno della morte di Carlo Magno nell’814.
E’ un periodo di grande miseria e forti disagi per la stragrande popolazione; la cultura è “merce rara” ed è protetta , inscritta e tramandata dai monaci delle svariate abbazie esistenti sul territorio; l’essere donna è una sfortuna in quanto relegata alla sola procreazione e allo svolgimento di tutte le faccende domestiche; non esiste erudizione alcuna per le ragazze, e il solo pensare di poter imparare a leggere è considerato sacrilegio.
In questa cornice trascorre la sua infanzia e prima adolescenza Giovanna, figlia di un prete cristiano, severo all’inverosimile, bigotto e con un’apertura mentale decisamente ristretta consequenziale all’applicazione ferrea dei concetti biblici. Giovanna ha comunque un’intelligenza acuta, e una forte volontà di imparare e conoscere le varie discipline del mondo esterno. Riesce con uno stratagemma a frequentare una scuola cristiana per imparare il greco e il latino e poi passa circa 12 anni in un convento benedettino spacciandosi come uomo. Dopo varie peripezie riesce ad arrivare a Roma quale esperto speziale e presa subito in benevola considerazione dal pontefice; le ulteriori vicissitudini e accadimenti portano Giovanna a farsi eleggere al soglio pontificio per acclamazione, ma questa incredibile condizione ha breve durata e finirà in maniera tragica.
L’autrice lascia nel dubbio se tale storia possa essere inventata oppure essere in bilico tra verità e leggenda e che la Chiesa abbia fatto di tutto per cancellare qualsiasi elemento di prova tale da indurre il benché minimo sospetto.
Un romanzo storico che nasconde un certo fascino e che enfatizza la condizione umana e, in particolare, della donna in quelli che gli storici definiscono “i secoli bui”.
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Leggenda, satira o realtá?
Un romanzo storico ben scritto, che cattura l'attenzione del lettore, lo catapulta in un periodo buio, il dopo Carlo Magno, in un periodo di progressivo disfacimento del Sacro romano impero.
La Cross inserisce la vicenda, completamente inventata, in una cornice storica ben definita (con qualche libertá letteraria) e ne tesse poi maestosamente la trama. Il racconto prende spunto dalla famosa leggenda della papessa, un Papa di sesso femminile divenuto improvvisamente la massima guida della chiesa. La Chiesa stessa e i successori pontefici avrebbero poi provveduto a cancellare completamente ogni riferimento o testimonianza, come se il fatto non fosse mai accaduto. Alcuni storici parlano invece più che di una leggenda, di una forte satira per i costumi non sempre irreprensibili dei papi e del clero dell'epoca.
Quello che mi ha invece fatto riflettere è la grande forza che la scrittrice ha voluto infondere nella protagonista, un eroina del sapere, della conoscenza a tutti i costi, in un'epoca di superstizioni e di ferree tradizioni conservatrici, ma allo stesso tempo anche una suffragetta “ante tempora” nella ricerca di emancipazione della sua condizione femminile e di quella in generale della donna. Il messaggio appare chiaro, la donna è soprattutto grazie al sapere e all'istruzione, alla maggiore consapevolezza che niente gli può essere a priori precluso, che puó elevare la propria condizione e raggiungere la propria indipendenza.
E' dai tempi del famoso romanzo di Ken Follet “I pilastri della terra” che non leggevo un romanzo storico che mi piacesse tanto, anche se devo ammettere che ultimamente non ne ho letti tantissimi...
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Giovanna: tra leggenda e realtà
Mi è piaciuto davvero molto questo romanzo della Woolfolk Cross, lo trovo accurato e preciso e per questo convincente, oltre che avvincente.
è vero, forse a fine romanzo, nonostante l'appendice e nonostante le deduzioni logiche e i riferimenti storici della scrittrice, il dubbio se sia un personaggio realmente esistito, restano.
Ma non è questo il punto: a volte il fascino di una storia, di un personaggio sono maggiori proprio per l'alone di mistero che aleggia attorno.
Ciò che colpisce è la forza morale, la determinazione di Giovanna: conscia del periodo buio in cui vive e di un destino sterile ed infelice che altri pretendono di scrivere per lei, decide con coraggio di andare controcorrente e di darsi l'opportunità di vivere davvero la propria vita, facendo ciò che più ama: studiare, soddisfare la propria fame di conoscenza, non per orgoglio personale, ma per metterla al servizio del prossimo, dal più umile essere umano al papa in persona...!
Giovanna è testarda, orgogliosa, ma non superba: non le interessa primeggiare e dimostrare agli uomini che la donna non è un essere inferiore..., a lei interessa che la luce del sapere illumini il proprio cammino, la propria vita, perchè dall'ignoranza non possono che derivare superstizioni, ingiustizie, soprusi...; solo chi ama e ricerca la verità può guidare gli altri.
E giovanna, nei suoi due anni di pontificato, cerca di farlo, nonostante una fede vacillante, ma mantenendo cuore e rettitudine.
E tutto questo a discapito nono solo della propria femminilità, ma anche del proprio diritto di vivere l'Amore, ma ancor di più, a discapito di se stessa e della propria vita.
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Donna istruita non è mai casta
Romanzo storico la cui autrice ha accuratamente ricostruito il contesto socio-politico dell'Europa tardo-carolingia per inserirvi il più credibilmente possibile l'incredibile storia di Giovanna da Ingelheim, che per amore della conoscenza e desiderio d indipendenza, rinuncia alla propria identità femminile e diviene Giovanni Anglico,prima frate del monastero di Fulda e poi, grazie alla sua perizia nell'arte medica, medico e consigliere del Papa . Giovanna, la cui saggezza e magnanimità, unitamente al rifiuto della superstizione e dei dogmi, la rendono amata e apprezzata dal popolo e dai pochi esponenti onesti del clero , viene a sorpresa eletta Papa , inconsapevole strumento di giochi di potere volti ad osteggiare l'elezione di un candidato filo-imperiale. Papa Giovanni VIII governerà con vero spirito cristiano , volto ad alleviare le sofferenze dei più miseri, ma il suo papato sarà di breve durata.A porvi fine sarà il suo cedimento alla propria femminilità ed all'amore finalmente ritrovato, che la condurrà ad una morte ignominiosa "coram populo". IL suo nome verrà cancellato dalla storia del papato e solo la devozione di una sua discepola riuscirà a far sopravvivere una pur debole traccia della sua esistenza
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La papessa - da una misteriosa leggenda un romanzo
"Dovunque voi vediate la leggenda, potete essere sicuri, se andate in fondo alle cose, di trovare la storia" - Vallet de Viriville
Come non concordare con questa citazione riportata dall'autrice in calce al suo libro? Non sapremo mai se davvero una papessa Giovanna sia esistita nel lontano IX secolo dopo Cristo. La damnatio memoriae ecclesiastica ha svolto il suo inesorabile lavoro in maniera ottimale, cancellando ogni documento ufficiale, lasciando tuttavia tracce ed echi della vicenda.
Il lavoro di ricerca di Donna Woolfolk Cross è stato implacabile e preciso. La ricostruzione degli usi, dei costumi e della vita monastica è più che realistica. Alla fine del libro inoltre vengono specificate con arguzia le prove che danno origine alla storia della Papessa, ormai avvolta nel mistero leggendario, persa nei secoli che si susseguono.
Un'opera curata, avvincente, grandiosa. Letta tutta d'un fiato, vista l'impossibilità di staccare gli occhi dalle pagine. Assolutamente consigliata.
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bellissimo
la storia della papessa giovanna prende finalmente vita dalla nascita alla morte in un susseguirsi di colpi di scena.storicamente è un'opera ricchissima, piena di accuratezza, che però non impedisce alla trama di essere accattivante e scorrevole.l'ho letteralmente divorato questo libro,triste del fatto che libri del genere ne escono ben pochi.ho sofferto,gioito e mi sono emozionata come se fossi stata nel nono secolo con la protagonista, un personaggio femminile che non si può non amare.bello bello bello
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La papessa
L'autrice con questo romanzo tenta una ricostruzione storica della vita di Giovanni Anglico, in realtà Giovanna, primo ed unico caso in cui una donna riuscì ad assurgere al ruolo di Papa della Chiesa di Roma. L'ambientazione è nel IX secolo, subito dopo la morte di Carlo Magno, in un'Europa straziata da miseria, fame, peste, battaglie, feroci invasioni di vichinghi. Domina questo panorama la supremazia della Chiesa, un potere assoluto fatto di prevaricazioni, complotti, soprusi e corruzione.
Il racconto proposto è lontano dall'essere un vero romanzo storico; la trama scorre velocemente e la narrazione è molto fluida, catturando la curiosità del lettore fino all'epilogo della vicenda. Manca di approfondimento storico più specialistico sia a livello nozionistico sia a livello linguistico.
Degno di nota e di particolare interesse è l'ultimo capitolo, in cui l'autrice ci propone tutte le tesi storiche e documentate a favore e contro la reale esistenza di Giovanna.
Nel complesso,non è un testo complicato e lo si legge agevolmente, spaziando così in un periodo storico ancora poco conosciuto.