La gemma di Siena
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Gli intrighi di Siena...
Impossibile per un forestiero concepire e
ancor meno comprendere
il significato che il Palio aveva per ogni senese.
Che fosse nell'aria che respirava, nel cibo che mangiava,
addirittura nei sogni che ne animavano il sonno.
Che pregasse i propri santi di far vincere
la contrada cui apparteneva,
ogni giorno dell'anno, senza mai saltarne uno.
Che lealtà, colori e contrade scaturissero dal Palio,
così come la tela scaturisce dal ragno.
Queste poche righe sono il "biglietto da visita" di un romanzo che racchiude un popolo di cavalieri, uomini d'onore e tradizioni talmente radicate nel tessuto sociale da diventare necessarie come l'aria che respiriamo. La parola Palio non può essere pronunciata se non seguita da Siena e viceversa.
Siena è il Palio. Il Palio è Siena
Marina Fiorato ci porta a scoprire tutte le virtù e i segreti "storici" di una città ricca di fascino e cultura, di intrighi (veri o presunti) e brama di potere.... dove neanche le "chiavi di Pietro" saranno risparmiate
I romanzi storici non sono il mio genere..... fino ad oggi. Marina Fiorato mi ha dato una bella lezione.... e quando un autore con il suo romanzo ti dimostra che attraverso le righe puoi "entrare" anche nella storia, allora ha raggiunto uno scopo ancora più nobile.... avvicinare al genere anche i prevenuti.
Sono nata in una terra che ha molte affinità con la Toscana, una terra con una tradizione cavalleresca antica e ugualmente radicata nel popolo e, forse anche per questo mi sono immersa "anima e corpo" dentro La gemma di Siena.... è stato naturale e istintivo. Marina Fiorato ha magistralmente fermato su carta un affresco dalle vivide e graffianti pennellate. Una tela che da qualsiasi angolazione la si guardi ha qualcosa da lasciarti scoprire. Quando un autore mi rapisce senza lasciarmi la possibilità di capire quando è avvenuto il passaggio, allora credo sia superfluo dire che ha raggiunto lo scopo per cui scrive: far viaggiare il lettore, prenderlo per mano e fargli da guida "turisitca" in un passato che nella frenesia del presente abbiamo purtroppo perso.
Penso che chiunque sia "italiano dentro" come me debba assolutamente leggere questo cameo tricolore.... perchè in questo momento di incertezza la Storia, con il fascino creato dagli uomini, possa essere una appagante consolazione. Grazie Marina per avermi concesso una gita in una Siena "segreta" al forestiero, per avermi consegnato le chiavi del Granducato di Toscana per due giorni. Una storia caleidoscopica che proietta una gamma di colori dalle diverse sfumature ma sempre di un'intensità che spiazza, fino al colore più scuro ma pur sempre troppo attraente, che ti trascina nei vicoli, nelle cantine delle contrade dove il vizio, gli intrighi politici e la violenza non sono mai state così irresistibili.
Un brutto presagio cala come un sudario sui Senesi poche ore prima del Palio di Siena nell' Agosto 1723. La carcassa di un asino fuori delle mura, sarà per i superstiziosi contradaioli, il "leitmotiv" che li tormenterà per tutta la narrazione..... una serie di sfortunate coincidenze darà risalto al presagio. Il Palio verrà funestato da un incidente che scatenerà una reazione a catena, trascinando il lettore in una spirale di complotti e violenza dove, da una neonata faida tra contrade, la Fiorato con pennellate prive di sbavature darà vita ad un complotto che mirerà a spodestare la vedova di Ferdinando De' Medici da Siena. In questo complotto non mancherà neanche l'ombra minacciosa del Vaticano. Un perfetto e accattivante intreccio che non vi permetterà di abbassare la guardia neanche un momento. L'amore tra Pia dei Tolomei (parente della Pia dantesca) e Riccardo Bruni sarà il "filo di Arianna" che accompagnerà il lettore attraverso la violenza e l'inquietudine che insaguinerà più volte Piazza del Campo.
Personaggi dal carattere forte e incisivo che lasceranno la loro "immagine su carta" anche dopo che avremo riconsegnato le chiavi di Siena ai suoi contradaioli.... ma non senza nostalgia.