La città bianca
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LA CITTA' BIANCA
Semplicemente stupendo, è stato veramente un peccato finirlo. Una ricostruzione avvincente di un periodo storico che poteva cambiare le sorti dell’intera Europa con ripercussioni fino ai giorni nostri. Vicende poco conosciute ma altrettanto determinanti, che solo per un caso non hanno contribuito a modificare il nostro stile di vita e l’architettura delle nostre città.
Il romanzo ripercorre le vicende che hanno spinto l’esercito mongolo alle porte dell’Europa dal 1229 al 1241 d.c, per poi desistere dall’invadere di paesi come Francia, Germania ed Italia. Dopo la morte del grande Gengis Khan, il popolo mongolo ha continuato nella sua espansione territoriale, espandendosi questa volta verso ovest. Le conquiste si susseguirono con successo fino a quando, ormai pronti ad attraversare le Alpi, Ogedai figlio di Gengis Khan morì probabilmente a causa di un attacco di cuore e l’esercito fù costretto a ritornare in patria per contrastare le varie faide interne alla successione al trono. Questo avvenimento cambio la storia di milioni di persone, in quanto nessun esercito dell’epoca sarebbe riuscito a sconfiggere la spietata “orda mongola”. La nostra società sarebbe ora probabilmente organizzata come quella cinese o comunque con caratteristiche molto simili.
Conn Iggulden rende tutti questi avvenimenti molto interessanti e semplici da comprendere con una scrittura facile ma nello stesso tempo accurata, senza mai annoiare il lettore con difficili passaggi. Per chi vuole gustare al massimo questo libro suggerisco di leggere prima il precedente capitolo “Il popolo d’argento” dove sono decritti gli ultimi anni di vita di Gengis Khan.