L'inviato

I giudei, ormai, sono stati sconfitti, annientati. la loro capitale, Gerusalemme, e il loro Tempio, sono stati rasi al suolo. I romani ora sono gli incontrastati dominatori della regione, ma da qualche anno corre di bocca in bocca nella regione la leggenda di un giudeo, tal Gesù Nazareno, di cui si dice che sarebbe risorto dalla tomba dopo essere stato crocifisso ai tempi di Ponzio Pilato. E grazie a questa leggenda, nell'illusione di questa nuova fede religiosa, molti ebrei stanno ritrovando la loro identità e la loro voglia di lottare contro l'oppressore. È per questo che a Roma si decide di inviare in Palestina un questore, Giulio Terenzio Varro, con il compito di dimostrare che nessuno, e tantomeno un Nazareno, è mai tornato dall'oltretomba. Ma nel corso della sua inchiesta Varro troverà prove ben diverse da quelle che sta cercando: sono infatti molti i testimoni ancora vivi che ricordano episodi della vita del Nazareno: non solo la sua scomparsa dal sepolcro e la sua prodigiosa apparizione a un gruppo di contadini e pescatori tre giorni dopo la Crocifissione, ma anche innumerevoli episodi straordinari che avevano caratterizzato la sua esistenza. l'inviato di Roma, tuttavia, è un uomo di pochi scrupoli, e se le prove e le testimonianze raccolte non sono quelle che voleva, sarà in grado di aggiustarle con l'intrigo e la menzogna, distorcendo completamente i fatti. Ma proprio quando si sentirà pronto per dare a Roma quello che Roma gli ha chiesto, scoprirà finalmente la verità, e niente per lui sarà più come prima.