L'insegnante
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Il dolore dell'Olocausto
L’israeliana Michal Ben- Naftali pubblica L’insegnante: che non è il solito libro sull’Olocausto, bensì una storia delle più controverse della Shoah.
Protagonista assoluta è l’insegnante di inglese dell’autrice, certa Elsa Weiss. Chi era? Era una donna autoritaria e riservata, con una passione sfrenata per il proprio lavoro: l’insegnamento. Una donna dal carattere malinconico, che in alcuni casi trattava con eccessiva severità e brutalità i propri studenti. Una donna prigioniera del proprio passato, che un bel giorno decide di gettarsi giù dal balcone, suicidandosi. L’allieva è attonita dal grave gesto e decide di ricostruire tassello per tassello la vita della propria insegnante ebrea. Nata in una piccola città ungherese, quando scoppia la guerra Elsa viene inclusa in un gruppo di circa duemila ebrei che Rudolf Kastner riesce a strappare ai nazisti. Un treno dovrebbe portarli in salvo in Svizzera, ma a causa di un errore lei e suo marito vengono deportati nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, da cui lei sopravvive, per puro caso, ma con gravi ferite psichiche da cui non si riprenderà mai. Finirà dopo un lungo pellegrinare in Israele, raggiungendo il fratello Ian. Con l’insegnamento riesce a raggiungere una qualche parvenza di serenità, ma il tarlo rappresentato dall’ingiustizia della propria salvezza a scapito di altri che invece non ce l’hanno fatta, si farà strada nella sua psiche, distruggendo del tutto un equilibro già di per sé instabile.
Un libro ricordo di un passato che è stato, ma che non deve tornare. Il messaggio forte ed inquietante di questi libri è che il passato deve essere un monito, non si devono mai sottovalutare le avvisaglie di focolai di rinascita di ciò che è stato. L’autrice compie un viaggio che è una riflessione precisa e profonda nella vita e nelle emozioni di questa donna, compiuta con un ottimo spessore introspettivo. Ricostruisce con perizia un dramma che è personale all’interno di un altro dramma, più vasto e coinvolgente, che è il dramma storico e sociale dell’Olocausto. Una lettura forte ed emotivamente coinvolgente.