L'enigma della Gioconda
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Opinioni inserite: 5
mah!
Dopo aver letto altri libri della Kalogridis, debbo dire che questo mi ha molto delusa, una storiella senza nè capo nè coda.
Sicuramente scritto molto bene, solo che,il contenuto lascia a desiderare, è a dir poco lento, ho fatto una fatica tremenda a leggerlo, memore degli altri libri che ho divorato, questo non mi ha lasciato quel non so che!
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L'enigma della gioconda - un romanzo e niente più
Da appassionata di romanzi storici raffinati e ammiratrice di Maria Bellonci non posso che rimproverare alla Kalogridis il gusto esasperato per l'esoterismo e per il rimpasto di elementi storici tanto per far chiudere il cerchio delle sue storie. Leggendo questo libro, dopo il suo "La regina maledetta" mi rendo conto che non è un tratto casuale ma proprio una sua scelta stilistica. Se romanzo storico deve essere o si trattano personaggi inventati e sconosciuti che possono essere mossi a piacimento nel contesto storico (come fa Sebastiano Vassalli ne "La chimera" per esempio) o si resta fedeli al personaggio di riferimento senza stravolgerne storia e psicologia.
Tuttavia è innegabile che l'autrice si attenga strettamente ai fatti storici salienti e faccia coincidere le sue teorie con quel che narrano i libri di storia. La prosa è veloce, ritmata, appassionante. Ho letto le pagine una dietro l'altra, l'ho finito tutto d'un fiato questo libro, perchè è innegabile che sia ricco di colpi di scena e sia piacevole da leggere. L'ambientazione rispecchia una profonda documentazione, non solo sui fatti ma anche sulla società, sugli usi e sui costumi d'epoca.
In fondo non è altro che un romanzo, se si desidera una ricerca scientifica filologica sul rinascimento si devono cercare altri testi. Oppure i romanzi storici della Bellonci.
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Reale?
Ciao! Mi farebbe piacere se in molti commentaste questa recensione, perché devo porvi una domanda.
Non conosco molto bene il periodo trattato in questo romanzo; per questo mi chiedo se i fatti narrati siano reali o in parte frutto della fantasia dell'autrice. Sono convinta che i romanzi storici siano il modo migliore per imparare divertendosi, ma non vorrei mai che il dubbio di considerare reali avvenimenti mai accaduti si insinuasse in me.
Per il resto, pur non avendone ancora terminato la lettura, trovo il romanzo molto ben raccontato in fatto di stile. E' decisamente interessante, per nulla noioso. Soprattutto, è importante che monna Lisa narri in 1° persona: penso che ciò ne renda molto più piacevole la lettura.
Questo romanzo... Ci voleva proprio! Sono certa che se non lo avesse inventato la Kalogridis ci avrebbe pensato qualcun'altro, perché è ambientato in un epoca e tratta di personaggi che devono essere ricordati, meglio ancora se in questo modo. Complimenti all'autrice.
Riguardo la domanda che vi ho rivolto, spero che mi togliate il dubbio che mi assale.
Grazie in anticipo!
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Il fascino del mistero della Gioconda
Un libro piacevole e scritto molto bene ma con alcune inesattezze storiche (Cosimo era il nonno di Lorenzo non il padre !)che lo penalizzano. Interessante l’ambientazione nella Firenze dei Medici ,un periodo storico molto affascinante , dove la Kalogridis (studiosa di storia medievale) fa’ rivivere uno dei personaggi storici piu’ mitici e piu’ discussi , la Monna Lisa. Sicuramente sono molte le vicende di fantasia che la scrittrice introduce nella storia tanto da renderla a tratti inverosimile e al di la’ della piacevole descrizione della vita quotidiana nella Firenze dei Medici e di alcuni personaggi ben delineati ho trovato un po’ troppo ricca di colpi di scena la vicenda narrata. Resta la forza magnetica del quadro e della figura ivi ritratta che ha superato i secoli arrivando sino ai giorni nostri intatta, complice l’affascinante e ancora in parte da scoprire vita del suo autore Leonardo da Vinci.
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Delirante!
Dovrò chiedere a qualche amico psichiatra se esiste, o sussiste, una causa scatenante o propulsiva di qualche imponente patologia del profondo legata, indissolubilmente, all'arte.
Soprattutto figurativa, non plastica.
Jeanne Kalogridis ha raggiunto un punto che nemmeno Dan Brown,lo devo riconoscere, ha mai avuto il coraggio di sfiorare.
Una storiella di intrighi e di decisioni astrali posta alla base di episodi che hanno determinato i momenti più importanti di una "cosetta" nota come Signoria di Firenze!
Al centro, e questo è puro spirito genialoide-trash, LISA!
E che dire di Leonardo? Ha avuto addirittura il tempo di essere una grandissima...spia!
Io voglio molto bene a quel grande artista fiorentino.
Di lui rammento soprattutto, sembrerò sciocco ma è così, il mirabile autoritratto in sanguigna dove ogni ruga rappresenta un dolore.
QUESTO TESTO HA AGGIUNTO UNA RUGA DI PIU'!