Narrativa straniera Romanzi storici L'altra donna del re
 

L'altra donna del re L'altra donna del re

L'altra donna del re

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Maria Bolena, la sorella più piccola e meno famosa della sfortunata Anna, racconta quindici anni della sua vita alla corte di Enrico VIII d'Inghilterra. Moglie a dodici anni, a quattordici diventa l'amante del re, sposato alla cattolica Caterina d'Aragona, e gli dà subito due figli, una femmina e un maschio. Intanto, dietro le quinte, ci sono gli intrighi di palazzo e i giochi senza scrupoli del padre, del fratello George che costringeranno Maria a mettersi da parte e cedere ad Anna il posto nel cuore del re. E per la Storia sarà solo la secondogenita, l'altra Bolena.



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L'altra donna del re 2017-08-28 08:37:35 MATIK
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MATIK Opinione inserita da MATIK    28 Agosto, 2017
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L'altra donna del re.

"Le donne sono i giocattoli della fortuna."
L’altra donna del re, romanzo di Philippa Gregory, narra di Maria Bolena, la sorella minore e meno famosa di Anna Bolena, che tutti conosciamo per essere stata la seconda moglie di Enrico VIII d’Inghilterra e la madre di Elisabetta I.
All’inizio della vicenda, Maria Bolena viene obbligata dalla famiglia ad entrare nelle grazie del re, per diventarne l’amante e dargli un figlio maschio, cosa che sua moglie, la regina Caterina d’Aragona ha fallito; un compito che sorprendentemente le riesce, tanto da innamorarsi per davvero di Enrico VIII e dargli due figli, una femmina e un maschio.
Ma sua sorella Anna trama alle spalle di Maria, decisa a rubare il cuore del re, pronta a prendere tutte le attenzioni che adesso ruotano a lei. Che ne sarà di Maria, mentre Anna convince Enrico VIII a sposarla e le porta via anche suo figlio?
"...nella vita le occasioni non cascano in grembo come ciliegie mature."
Il romanzo è narrato dal punto di vista di Maria, che a dodici anni sposa un uomo che non conosce e a quattordici diventa l’amante del re, tramite i cui occhi conosciamo anche Anna, bella, civettuola, frivola e soprattutto ambiziosa e il mondo lussuoso della corte di Inghilterra.
Proprio lo sguardo di Maria, insieme allo stile dell’autrice che si distingue per essere scorrevole e piacevole, è il valore aggiunto di questo libro, perché offre un punto di vista nuovo su un fatto storico molto noto, cioè sul divorzio di Enrico VIII da Caterina d’Aragona e il suo successivo matrimonio con Anna Bolena, che poi finirà decapitata.
Il libro in particolare ci regala due ritratti interessanti: il primo è quello del re, uomo nonostante tutto innamorato della sua prima moglie, letterato e sportivo, poi diventato un uomo spregiudicato pronto a tutto per accontentare se stesso a causa, in parte, proprio di Anna Bolena, il secondo personaggio interessante, una donna che ha voluto troppo e che ha pagato le conseguenze per questo.
Maria Bolena non esce sconfitta dal rapporto di rivalità con la sorella Anna Bolena, forse la storia ricorda la seconda, ma dal libro si capisce che la prima ha avuto per quei tempi un ruolo avanguardista, ha cercato la libertà con un uomo che lei chiama "nessuno", si è allontanata dalla vita di corte con i suoi intrighi, ha vissuto il suo amore senza costrizioni e tornaconti, in campagna crescendo i suoi figli, con semplicità ed in tranquillità, ha preferito scegliere anziché farsi comandare come una marionetta!
"In un mondo dove le donne erano vendute e comprate come cavalli, avevo trovato un uomo che amavo; e lo avevo sposato per amore. Non avrei mai affermato che questo era un errore."
Il romanzo regala dunque un affresco appassionante, approfondendo anche il rapporto tra due sorelle molto diverse tra loro, ma non per questo meno unite.

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per chi piacciono i romanzi che rievocano la storia passata...
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L'altra donna del re 2014-01-19 11:32:43 giavemi
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giavemi Opinione inserita da giavemi    19 Gennaio, 2014
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Tre donne per un Re

E' stato il secondo che ho letto della Gregory, avendo iniziato con "Caterina la prima moglie" ho preferito seguire l'ordine storico-temporale.
Essendomi molto affezionata a Caterina, nel primo romanzo letto, ci sono ovviamente rimasta male nel vedere come venisse scavalcata dalle due rivali. Ma Maria prima e Anna dopo non hanno grandi colpe, sono semplicemente state delle burattine nelle mani del padre e, soprattutto, dello zio; anche se qui la Gregory da troppo credito al pettegolezzo che dipinge Anna come arrivista e priva di scrupoli. Non sono una fan di Anna, non è tra i personaggi storici femminili che amo di più ma dubito anche fosse quel mostro che la storia per secoli ci ha descritto.
Mi piace l'idea della Gregory di descrivere i fatti dal punto di vista di Maria, storicamente messa in ombra dopo l'ascesa al potere della sorella. Non approvò però le sue scelte non storicamente confermate, quali ad esempio l'ordine di nascita dei fratelli Bolena e il presunto incesto Anna-George.
Ma questa è una caratteristica tipica dell'autrice e gliela si può perdonare, a patto che non la si prenda come verità storica certa.

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l'intera produzione di Philippa Gregory. Il mio consiglio è di iniziare con "La signora dei fiumi" e terminare con "L'altra regina".
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L'altra donna del re 2012-08-30 13:56:34 Laura Euse
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Laura Euse Opinione inserita da Laura Euse    30 Agosto, 2012
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L'altra donna del re... come innamorarsi di Henry

Cosa pensava Maria Bolena, la piccola e spesso dimenticata sorella della famosa Anna Bolena, mentre veniva obbligata dalla famiglia assetata di potere a gettarsi tra le braccia del più famoso e potente re dell’Inghilterra?
Cosa provava, abituata ad essere sempre la sfavorita, quando tutte le attenzioni e i favori andavano finalmente a lei? E quando l’esuberante, affascinante e ambiziosa Anna le rubò il cuore del Re, l’ammirazione, il potere e persino il figlio?
Tramite le pagine di questo romanzo di Philippa Gregory ci immergiamo nel mondo sfarzoso e ricco della corte del Re Enrico VIII d’Inghilterra.
Maria Bolena ci racconta parte della sua vita: data in sposa a dodici anni a uno sconosciuto, a quattordici è costretta a farsi amante del re, ancora sposato a Caterina d’Aragona. Il re così potente, così attraente con la sua figura imponente e i suoi riccioli rossi. È sempre lei che ci fa conoscere Anna: esuberante, frivola con gli uomini, molto acuta, ammirata da tutti; ma soprattutto è lei a descriverci la sua grande ambizione. Saranno il padre e lo zio che costringeranno Maria a farsi da parte per fare posto ad Anna che civettando, mettendosi in mostra, ballando sicura con i suoi vestiti alla moda francese e il suo giro di perle con una grande B per rimarcare, orgogliosa, la sua appartenenza ai Bolena, riuscirà a colpire il re profondamente, tanto quanto nessun' altra era mai riuscita a fare: il re per lei divorzierà da Caterina. Anna diventerà regina, ma essere regina non è certo un compito semplice. Tra gli intrighi di corte e i giochi senza scrupoli dello zio che vede le nipoti come semplici pedine, Anna dovrà fare ogni sforzo per non cadere, e per dare il figlio maschio tanto desiderato al re arriverà a compiere anche il più grave tra i peccati…
Ma ogni cosa bella ha una breve storia ed Enrico VIII non ha certo nessuno problema a liberarsi degli intralci lungo il suo cammino… Maria ci conduce per mano in tutto questo; ma per la Storia lei sarà sempre la seconda, l’altra Bolena, l’altra donna del re.

“poi mia sorella, l’unica, vera, indimenticabile Bolena, uscì per essere incoronata Regina d’Inghilterra…”

« E io che cosa sarò?» sbottai. [...]
«Sarai la mia dama di compagnia», rispose Anna, tutta dolcezza. «Sarai l'altra donna del re. »

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Libri riguardo ai Tudors
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L'altra donna del re 2012-01-23 15:56:26 meripersempre
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Opinione inserita da meripersempre    23 Gennaio, 2012

la storia che piace

molto molto bello. Si legge quasi come un giallo con la voglia di arrivare alla fine per vedere quali colpi di scena ci saranno, mentre si sa benissimo che la storia non si può cambiare. Le scene sono descritte in modo eccellente, ti senti trasportata anche tu a corte in mezzo a fruscii di gonne ingombranti e ai cicaleccii delle dame di compagnia. da leggere assolutamente se la fantasia non ti manca e se ti piace sognare.

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L'altra donna del re 2010-04-01 16:24:54 Ninive
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Opinione inserita da Ninive    01 Aprile, 2010

Vivat Anna!

Un'immersione totale e completa nella corte di Enrico VIII.
Lo stile della scrittrice è scorrevolissimo, si beve senza fatica e le pagine girano senza che ci se ne accorga.
I personaggi ben delineati, pieni di sfaccettature, reali. Si amano e si odiano allo stesso tempo, tutti e tre.
E, cosa rara per un romanzo, si percepisce, in lontananza rispetto alle vicende personali di Enrico, Anna, Maria e
della corte di questa Londra del Cinquecento, l'ineluttabilità della Storia, il senso drammatico che le cose vadano come
devono andare, a dispetto di tutto.
Appassionante dall'inizio alla fine, e... VIVAT ANNA!

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