Il rinvio
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Una quotidiana attesa eterna
Il rinvio" è la seconda opera facente parte della raccolta chiamata " le vie della libertà" che comprende in tutto tre libri." Il rinvio" fu scritto nel 1941 da Sartre. Non ho avuto ancora modo di leggere gli altri due racconti, ma da subito ho notato che " il rinvio" non è meramente un sequel, ma può essere gustato anche singolarmente.
Il libro tratta dell' attesa infinita di una guerra che i più vedono come imminente, ma che ha un travaglio intricato e dai contorni non ben definiti. I protagonisti sono molteplici e vengono in gran parte ripresi dal primo libro facente parte della raccolta " le vie della libertà " , ovvero " l'età della ragione". Le storie dei numerosissimi personaggi si intrecciano e si perdono in un flusso continuo di racconti, in cui è consigliabile tenere desta la propria attenzione durante la lettura. Infatti a volte vengono cambiati i protagonisti della vicenda anche all'interno di uno stesso periodo, lasciando quindi spazio anche a un palese virtuosismo da parte dell'autore. Chiaro il suo intento di ritrarre esperienze di vita quotidiana, in cui ciascun lettore può immedesimarsi, solamente in tempi molto tribolati.
Per coloro tra voi che cercano un libro scorrevole e leggero, avete decisamente sbagliato strada, per chi invece si vuole immergere nei meandri molto frastagliati del pensiero di un filosofo che vuole mandare dei chiari messaggi attraverso semplici storie di quotidianità, allora avete trovato il libro giusto.
Lo stile di scrittura è abbacinante, degno dei migliori romanzieri del Novecento; non è ridondante, oltre a essere ricco e leggero.
Per quanto riguarda la trama è un' impresa che non mi può appartenere quella di riassumerla in poche righe. I personaggi, come già accennato prima, sono moltissimi e tendono ad aumentare man mano che si avanza nella lettura.
Un altro aspetto del libro è che Sartre non forza la mano nelle sue storie: ne " Il rinvio" non c'è propaganda del suo caro esistenzialismo, infatti il messaggio che desidera mandare al lettore è più quello di sensibilizzare alla guerra che egli non ama.
"Il rinvio" è un libro che consiglio in particolar modo a un lettore che già ha avuto a che fare con Sartre e che non si fa abbattere da una scorrevolezza che qui stenta a esserci.