Il liberatore
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Nato a York, in Inghilterra, Alex Kershaw oggi vive in America. Laureato a Oxford, ha lavorato per le principali testate inglesi, The Guardian, The Independent, The Sunday Times. È autore di documentari insigniti di vari premi. I suoi libri sono stati tradotti con successo in molte lingue. Il liberatore è l’eccezionale racconto di una storia vera, da un maestro del genere.
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GRAZIE AMERICANI!
Conoscevo già quest’autore e non ho avuto nessun dubbio ad acquistare anche questo suo nuovo lavoro. La sua particolarità è quella di scrivere romanzi-documentario, che trattano avvenimenti che hanno segnato la seconda guerra mondiale. Per far questo si avvale di una meticolosa ricerca di testimonianze dirette e di documenti dell’epoca, per poi romanzarli ed ottenere un interessante finestra sugli avvenimenti storici, senza però darne mai una propria interpretazione di carattere nazionalista o politico.
“Il Libertatore” è l’incredibile e vera storia di un ragazzo americano di nome Felix Sparks. Arruolatosi quasi per mancanza di alternativa, nel famoso corpo dei “Thunderbird”. Riesce in poco tempo, grazie alle sua abilità e competenze sul campo, a diventare tenente colonnello. La sue promozioni viaggiano di pari passo con la difficile avanzata delle forze alleate in Europa. Già a partire dal suo “battesimo del fuoco”, avvenuto con lo sbarco sulle coste della Sicilia, capisce che la vita per lui sarà un’ incubo. Giorno dopo giorno vedrà morire a pochi centimetri da a lui i propri compagni, chiedendosi spesso per quale motivo il destino non avesse scelto lui. Il ricordo della moglie e la voglia di vedere il figlio, che la moglie aveva in grembo al momento della sua partenza per l’Europa, saranno le uniche cose che lo terranno in vita e gli daranno la forza di continuare. Il resoconto delle giornate di guerra rendono questo libro un vero diario di guerra, capace di fare provare sensazioni molto forti e nello stesso tempo rivalutare il sacrificio di decine di migliaia di ragazzi americani che hanno perso la vita per la nostra libertà.
Anche dopo la sanguinosa liberazione dell’Italia, con la difficile battaglia di Anzio, le forze americane e quindi il protagonista Feliz Sparks, hanno dovuto purtroppo proseguire nella loro avanzata verso la Germania nazista.
Particolarmente toccante il racconto dell’arrivo dei primi militari americani al campo di concentramento di Dachau.
Nessun soldato, pur avendo combattuto un guerra dura e spietata, era preparato alla visione di una situazione del genere. Lo stesso Felix Sparks non sapeva esattamente cosa fosse un campo di concentramento e racconta in modo vero le propria sensazioni nel vedere tale orrore. Il libro termina finalmente con la caduta del regime nazista e con il suicidio di Hitler, ma nei militari americani non c’è solo gioia per essere sopravvissuti, ma anche tanta tristezza per aver vissuto mesi o anni di morte ed odio.
Il destino così benevolo durante la guerra per Felix Sparks, gli ha però riservato un brutto episodio negli ultimi anni della sua vita, accanendosi contro la sua famiglia. Morì per malattia nel 2012, in età avanzata.