Il ghetto interiore
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Ghetti dell'anima
Quando Vicente Rosengber arriva in Argentina correva l’anno 1929 ed era accompagnato soltanto da una lettera di raccomandazione di suo zio per la Banca di Polonia a Buenos Aires. Sono anni di povertà, di soldi che scarseggiano, di paura. Di paura perché il clima di odio e persecuzione è realtà e non più un timore. Eppure, anche questa nuova terra, sembra respingerlo e sempre per il solito motivo, perché lui è ebreo. Può cancellare il passato? Può ricominciare dal principio e vivere felice con la moglie e i tre figli che ora compongono la sua famiglia?
Gli anni sono passati ed adesso è il 1939. I tedeschi hanno invaso la Polonia, le lettere dalla madrepatria sono sempre più diradate. Sia quelle della madre che quelle dello zio. Le notizie sono preoccupanti, incalzano e sono portatrici di non liete novelle.
«Vedeva solo, ovunque, un vuoto inutile, oppure neve, altrettanto inutile.»
Ed è per mezzo della voce di quest’uomo che ne “Il ghetto interiore” – edito da Neri Pozza nel mese di settembre 2020 – viene ricostruito il volto di un secolo, il Novecento, per mezzo di alcuni degli avvenimenti più cupi e duri che lo hanno caratterizzato.
«Il muro che i tedeschi avevano appena costruito a Varsavia per segregare gli ebrei aveva delimitato un’area di poco più di tre chilometri quadrati nella quale dovevano vivere oltre quattrocentomila persone.»
Ed è per mezzo della sua voce che riviviamo quel conflitto per quella terra natia abbandonata, per quelle radici spezzate, per quella famiglia ormai distante sino a suscitare la riflessione proprio su questo senso di appartenenza e legame che accompagna ciascuno di noi e che eppure, può essere spezzato per necessità esterne, per timori e preoccupazioni che vengono imposti da un regime che ha quale unico obiettivo l’annullamento dell’identità e l’eliminazione del diverso.
Il risultato è quello di uno scritto di forte intensità e contenuto che ci permette di toccare con mano le sensazioni e il dolore del protagonista. Un romanzo storico di grande impatto, scritto con una penna fluida e accattivante, che ci obbliga a interrogarci e che ci chiede di trovare quelle risposte ai tanti perché che fanno parte della nostra vita.