Il concerto dei pesci
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Voci d'Islanda
"Può anche essere che il mondo ti dia tutto il meglio di cui dispone: gloria, potere, onore, che altro c'è? Forse palazzi e parchi? O vedove allegre? E poi?"
Laxness è l'unico scrittore d'Islanda ad aver ricevuto il Nobel per la Letteratura (nel '55). "Il concerto dei pesci" però è successivo all'ambìto riconoscimento. La curiosità di leggere i testi che l'hanno preceduto è forte.
Questo 'romanzo di formazione' ci conduce ad inizio '900 in un'Islanda ancora depositaria della propria antica cultura, che tuttavia inizia ad avvertire i sussulti della modernizzazione.
Fra coloro che vivono immersi nella tradizione e con valori di grande dignità c'è il giovane protagonista : la sua vita è semplice nella casetta di torba con le margherite fiorite sul tetto. Il procedere quotidiano s'immerge nell'affascinante armonia della natura.
Un ambiente quasi fiabesco "nelle fredde sale azzurre dei monti islandesi", un luogo dove "soave canta il cigno per l'estate intera" e "gli spiriti risorgono dall'oblio".
"C'è solo un lavoro indegno, ed è il lavoro malfatto".
Nella vicina città, però, irrompe il 'progresso' : la la mentalità borghese e il mondo degli affari paiono inarrestabili. Volendo, il romanzo si presta quindi anche a un approccio di critica sociologica.
Ma i significati vanno oltre e possono essere molto più ampi, tanto più quando giunge nella terra natìa un cantante d'opera diventato famoso nel mondo: personaggio enigmatico e misterioso.
L'atmosfera si colora di essenze pirandelliane.
Un libro bello e interessante, anche se qualche benché lieve sforbiciata, a mio avviso, sarebbe stata utile.
Indicazioni utili
letteratura nordica