Il colore della memoria
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LE OMBRE DEL PASSATO
La storia ricca di continui FLASHBACKS contrappone la splendida Barcellona del presente alla rivoluzionaria del passato dove gli intrighi di famiglia crescono e le storie maturano.
Le luci e le ombre di una vita passata riaffiorano nel presente grazie a Violeta Lax, nipote di Amadeo Lax, che nella visita della casa di famiglia riscoprirà la memoria degli anni passati. Vedremo ripercorrere la storia d'amore tra Maria del Roser Golorons e suo Marito Rodolfo Lax per poi lasciar spazio ad un'altra storia piena di intrighi e passioni del loro figlio il noto artista Amadeo e di sua moglie Teresa.
Il passato insegue il presente, è li fermo osserva le azioni dei protagonisti per colpirli quando meno se lo aspettano portando la nostra lettura nel mistero.
Le mille sfumature di decenni passano di fronte ai protagonisti e mostrano il cambiamento della famiglia Lax nello sfondo di una Barcellona misteriosa e rivoluzionaria.
Si rivive la storia raccontata attraverso ritagli di giornale recensioni su opere del noto artista Amadeo Lax, mail lettere ed in particolare ricordi di giornate passate nella casa di famiglia che più di tutto racchiude i segreti di questa misteriosa storia.
Lo consiglio a chi piace avventurarsi nel passato, a chi piace leggere la descrizioni dei personaggi a piccole dosi tra le mille sfaccettature che l'autore ci propone.
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Le mille sfumature di decenni passano di fronte ai protagonisti e mostrano il cambiamento della famiglia Lax nello sfondo di una Barcellona misteriosa e rivoluzionaria.
Il colore del passato
Questa storia si svolge tra gli stupendi vicoli di Barcelona, è la storia di Violeta Lax, per la precisione è la storia della famiglia Lax al completo.
Attraverso le parole di questo scrittore abbiamo la possibilità di vedere la magnificenza di questa importante capitale catalana, di scrutare i migliori scorci e di viaggiare nel tempo insieme ai personaggi.
Violeta è una giovane studiosa d’arte ed un giorno riceverà una strana lettera da una gentile donna di Como, la quale vuole ospitarla a casa sua per spiegarle alcune cose della sua famiglia che riguardano anche lei.
La storia procederà su due binari ben distinti.
Una parte della storia parlerà principalmente di Amadeo Lax, nonno di Violeta, un celebre pittore spagnolo vissuto nei primi anni del Novecento.
Mentre la seconda parte è ambientata ai giorni nostri e proprio la stessa Violeta dovrà scoprire ed affrontare alcuni misteri ancora irrisolti.
Nel libro oltre ad esserci una suddivisione in capitoli, l’autore ha deciso di inserire: lettere, e-mail, alcuni articoli e persino le descrizioni di alcune opere di Amadeo.
Anche se i protagonisti principali sembrerebbero a prima vista Violeta e Amadeo in realtà le protagoniste principali sono le donne.
Donne piene di carattere, pronte anche a morire per poter difendere i loro sentimenti.
Donne piene di coraggio e di fascino.
La donna che più mi ha colpito è stata proprio Teresa Brusès Bessa perché l’autore ce la fa conoscere attraverso varie sfaccettature. Ci fa scoprire una parte di lei attraverso l’affresco dipinto da Amadeo ed anche attraverso le varie descrizioni fornitaci.
Teresa è la moglie di Amadeo, la sua ossessione, in un certo senso diventa anche la sua sciagura più grande.
Che altro dire? Ho trovato questo libro molto intrigante e pieno di sfaccettature anche se non si tratta di una delle opere meglio riuscite!
il carattere di Amadeo più di una volta mi ha sorpreso e poi la strana scomparsa di Teresa mi aveva molto stupito.
Tutti i personaggi sono stati ben delineati e come ci spiega l’autore alcuni di questi sono realmente esistiti. Voglio anche ricordare che anche se i salti temporali sono molti il lettore non ci farà molto caso perché l’autore è riuscito a costruire una storia che si amalgama molto bene insieme anche se i binari temporali sono due.
Si tratta di un libro pieno di amore carnale e spirituale, di odio e di pazzia, di lealtà, ma soprattutto di tradimenti.
Molto consigliato!
Vi voglio lasciare una piccola chicca di Modesto Lax, padre di Violeta:
“A proposito, lo sapete da dove vengono i colori del Barça?”
[…]
“Metà blu e metà rosso, i colori dello stemma del Ticino, un cantone della Svizzera italiana vicino a Winterthur, da dove veniva un signore dal nome complicatissimo.
Trasferitosi a Barcelona, decise di farsi chiamare Joan Gamper, tanto per semplificare la vita alla gente del posto. Fu lui a fondare la società, ma prima era stato attaccante del Basilea, una squadra svizzera con la divisa blu e rossa.”
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Indimenticabile!
Ambientata in una bellissima e rivoluzionaria Barcellona protagonista di innovazioni tecnologiche e lotte operaie, la nostra storia comincia con la visita della signora Maria del Roser ai grandi magazzini El Siglo che poche ore dopo andranno a fuoco. Maria del Roser è la capostipite della nostra famiglia, di cui leggiamo le vicende, che sposa Rodolfo Lax, ricco industriale e che insieme danno inizio all' intera faccenda. In un intricato racconto ricco di numerosi flashback e cambi di piani temporali che a ll' inizio potranno disorientare, il lettore viene catapultato in un' epoca elegante ma allo stesso tempo decadente.
Credo che il punto forte di questa narrazione non sia solamente la storia avvolta da un' aura di mistero ma anche la ben riuscita costruzione dei personaggi. Primo fra tutti Amadeo Lax, intorno al quale ruota la faccenda : personaggio alquanto incompreso e chiuso in se stesso, quasi ermetico del quale ancora non posso capire i gesti di estrema crudeltà. Assistiamo alla crescita di un ragazzo irascibile che dopo anni passati in collegio diventa uomo e sposa la dolce e fragile Teresa.
Il romanzo è ricco di una mescolanza di tipologie testuali, che varia dalle e-mail all' articolo di giornale, e che man mano danno forma a un incredibile puzzle dove spiccano l' amore e il tradimento.
Un romanzo sicuramente in grado di emozionare e coinvolgere il lettore, ricco di sfumature che lo rendono ancora più avvincente ed indimenticabile.
Consigliato? Assolutamente sì!
Mi è piaciuta moltissimo la forza trasmessa nella narrazione e le meticolose ricerche storiche da parte del' autrice.
Ho letteralmente adorato questa famiglia alla quale pagina dopo pagina mi ci sono affezionata. Straordinaria la figura del' incredibile Maria del Roser.
Unica pecca? I personaggi non sono mai esistiti!
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Che fatica!
Mi piacciono i romanzi che narrano storie di famiglia e che intrecciano le vicende personali dei personaggi con l'evolversi dei costumi e della vicende della società in un contesto più ampio.
Ovviamente la trama deve essere all'altezza, deve interessare, non è questo il caso.
Questo libro parte da un paio di ideea carine , per esempio il modo diverso in cui è raccontato ogni capitolo, ci sono lettere, e-mail, ritagli di giornale, vicende narrate in tempo reale e persino un'inquietante voce fuori campo che in certi punti del racconto ferma l'azione in quel luogo e ci descrive cosa accadde in quello stesso luogo molti anni prima . Il tutto è un pò come fare una ricerca su qualcosa del proprio passato, ovviamente gli elementi che andranno ad arricchire le nostre conoscenze arriveranno da fonti diverse , ti ritroverai con un tomo pieno di ritagli e degli appunti più disparati e in questo senso l'idea dell'autrice mi era piaciuta. E' la trama , la storia in se a mancare, il tutto è un pò noiosetto, lento e assolutamente prevedibile e scontato, non c'è il mistero che l'autrice vorrebbe dare perchè si intuisce tutto subito, persino la sorte della povera Teresa. La figura di Amadeo Lax che dovrebbe risultare odiosa è tratteggiata malamente , non è nemmeno credibile nella sua stupidità e cattiveria. Ci sono una serie di luoghi comuni sulla nobiltà decadente , sui loro vizi e le loro abitudini, cose già lette e rilette , a fare da ingombrante ornamento di una storia che non cammina.
Non mi è piaciuto e ho fatto fatica a finirlo, peccato perchè la struttura narrativa, che ad alcuni non è piaciuta, l'ho trovata invece l'unica parte intrigante del romanzo, se non altro gli da un pò di quella vivacità che altrimenti mancherebbe del tutto.