Narrativa straniera Romanzi storici I gerani di Barcellona. La saga dei Torres
 

I gerani di Barcellona. La saga dei Torres I gerani di Barcellona. La saga dei Torres

I gerani di Barcellona. La saga dei Torres

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928. Le sorelle Torres abitano nella villa più bella di Málaga. Il padre l'ha costruita per loro, perché vivessero come delle principesse. Rosario, la maggiore, di una bellezza elegante e decisa, ama il canto ed è la preferita della famiglia. Remedios cresce nella sua ombra, comunque felice di dividere con lei i giochi nel loro posto magico: il giardino della villa, che di volta in volta si trasforma in un'isola deserta infestata dai pirati o in un castello incantato. Fino al giorno in cui l'idillio finisce. Una delle navi con cui il padre commercia spezie, tessuti e tappeti affonda. La bancarotta è una tragedia dalla quale l'uomo non si riprenderà più. Rosario e Remedios rappresentano il futuro della casata. Un fardello troppo pesante per due giovani donne. Ma, come la pianta simbolo della loro famiglia, il geranio, devono essere forti e coraggiose. Devono pensare alla primavera che, immancabilmente, torna a sbocciare dopo ogni inverno. Ed è proprio un seme di quel fiore che portano con loro a Barcellona, dove decidono di ricominciare. Tra le vie della grande e colorata città, all'inizio si sentono perse e il loro legame è tutto quello che hanno per affrontare il presente. Eppure Rosario e Remedios, anno dopo anno, si scoprono più diverse di quello che immaginavano. Una fa di tutto per trovarsi un lavoro e un marito che possa darle sicurezza, mentre l'altra insegue ancora i propri sogni e si innamora di un uomo ribelle come lei. Ma anche quando sembra che si siano perse per sempre, i balconi e le finestre delle loro case saranno pieni di gerani in fiore. Non è possibile dimenticare le proprie radici. Perché entrambe hanno una missione: restituire l'onore alla famiglia Torres.



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I gerani di Barcellona. La saga dei Torres 2021-06-17 21:25:22 ALI77
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ALI77 Opinione inserita da ALI77    17 Giugno, 2021
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UNA SAGA FAMIGLIARE INSIPIDA

I protagonisti principali di questo libro sono Rosario e Tobias, due giovani ragazzi che si ritrovano a vivere nella Barcellona prima della seconda guerra mondiale. Tobias torna in Spagna dopo essere andato in America e Rosario ha il sogno di diventare una cantante.
Al di là della trama che ho trovato poco coinvolgente ma che non è sicuramente il peggior difetto di questo libro, passiamo a quello che mi ha davvero sconvolto: lo stile dell'autrice, se si può definire tale.
La narrazione è piatta, insipida, una mera cronaca di quello che succede, un fatto dietro l'altro senza alcuna emozione, i protagonisti non mi hanno trasmesso nulla.
Questo libro ripercorre la storia vera dei nonni dell'autrice, credo che la Pobla sia stata troppo ambiziosa, l'idea sicuramente era buona ma è stata sviluppata male, la scrittura è molto semplice, anzi elementare e ho trovato dei difetti per quanto riguarda la struttura narrativa.
Mi spiego meglio.
I personaggi non sono delineati, sono banali e scialbi, sono descritti in maniera superficiale, non sono riuscita a capire ne come siano fisicamente ben che meno ho trovato un'analisi a livello psicologico.
I dialoghi sono inesistenti, ho trovato che l'intreccio narrativo sia un semplice elenco dei fatti, come se l'autrice si fosse creata una scaletta e l'abbia trascritta senza aggiungere nulla.
E' come se mancasse lo zampino dell'autrice, proprio quel qualcosa che rende la narrazione coinvolgente e appassionante ma anche credibile, non so se questo sia dovuto al poco talento dell'autrice oppure sia legato a un progetto narrativo troppo "grande" per la sua esperienza come scrittrice.
I primi capitoli non sono così disastrosi ma poi il romanzo precipita verso un punto di non ritorno.
Quello che non riesco proprio a superare sono i personaggi che risultano freddi e "solo su carta" non li conosciamo, non sappiamo cosa provano se non marginalmente, non risultano verosimili, manca proprio una sorta di "introspezione" che ce li avrebbe resi "umani e reali".
Ad un certo punto mi sono chiesta cosa stessi leggendo, poteva essere davvero qualsiasi cosa, gli ingredienti per una ricetta o un elenco della spesa.
Credo che in questo libro non esca la vera personalità dell'autrice, potrebbe essere scritto da chiunque questo romanzo, non ho riconosciuto uno stile, è tutto così insipido.
Non vedo nessun lato positivo, la storia tra i due protagonisti non la riesco a valutare perché non riesco ad andare oltre ad una narrazione che sicuramente risulta lenta e poco appassionate.
Non credo che il problema sia il genere inteso come saga famigliare, il vero difetto di questo romanzo è come ci viene raccontata la storia e purtroppo ci vuole uno sforzo in più per rendere un insieme di avvenimenti un libro.
Mi dispiace ma io sconsiglio la lettura.

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