Era Dio
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prima che il Gallo canti tre volte...
Uno dei romanzieri storici contemporanei più famosi al mondo, dopo aver incollato ai propri libri i lettori (tra i quali il sottoscritto) con le biografie romanzate di Giulio Cesare, Luigi XIV, Garibaldi ed il suo capolavoro Napoleone; si rimette in gioco con un'opera ed un soggetto altisonante: Gesù di Nazaret.
Flavio è un centurione romano che da anni gira per il mondo lasciando dietro di sè una scia di sangue e morte in nome dell'Impero.
Non che la cosa lo scuota più di tanto, dopo un po' ci si fa l'abitudine! Ma, quel giorno, sul monte Golgota, inviato da Pilato a crocifiggere tre uomini, qualcosa succede dentro l'anima di Flavio, una voce che rasenta la pazzia lo spinge a porsi delle domande su quel Gesù in nazzareno, colui che si ritiene Figlio di Dio, Re di tutti i giudei.
Pilato non crede alle notizie che arrivano quella domenica nel suo palazzo: Gesù il nazzareno, crocifisso tre giorni prima non è più nel suo sepolcro, sorvegliato da dei suoi uomini che non si sono accorti di nulla. Manda quindi Flavio ad indagare sul gruppo di "discepoli" che conoscevano e seguivano Gesù.
per Flavio si apre una nuova vita, la ricerca di una speranza, di una Fede che, un uomo come lui non credeva di avere.
Un romanzo breve ma, di una delicatezza stilistica esemplare.
Capitoli veloci, che ricalcano le gesta di Gesù, ripresi dalle Sacre Scritture ma, con l'aggiunta di elementi quali sensazioni e stati d'animo che fanno entrare il lettore in empatia con i personaggi.
Ho visto questo romanzo come una sfida per Max Gallo, un provare a mettersi in relazione con una figura storica di primo piano quale Gesù il nazzareno ma, con la modestia e con l'umiltà di chi riconosce in lui una figura sacra.
Credo che questo testo sia di facile lettura ed appassionante anche per chi non è cattolico o religioso, in fondo si parla della vita di una persona che ha cambiato per molti aspetti la storia.
In molti credenti vedranno un romanzo su Gesù quasi una blasfemia, ed a questi consiglio di leggerlo, di farsi rapire dallo stile delicato di Gallo, dalla sua didattica storica molto marcata che si miscela con maestria agli stati d'animo dei vari personaggi.
Ho trovato stilisticamente geniale il partire da un punto di vista per così dire "marginale", quello del centurione, che si pone le domande che può porsi ogni lettore, spostandosi poi sull'opera di Gesù.
Lettura non impegnativa e scorrevole.
Libro consigliatissimo, come tutti quelli del maestro gallo.
Buona lettura