Enigma
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Tom Jericho
«Per quanto la situazione fosse disperata, la regola imponeva sempre di fare qualcosa. Nessuno, amava dire Alan Turing, ha mai decifrato un crittogramma limitandosi a guardarlo.»
Il suo nome è Thomas Jericho ed è uno dei migliori analisti atti alla decifrazione dei codici segreti utilizzati dall’esercito tedesco attraverso i pericolosissimi U-Boot. Siamo nel 1943 e dopo un mese di assenza dal lavoro a causa di un brutto esaurimento nervoso determinato da un mix di circostanze personali e stress lavorativo, egli è chiamato a tornare in campo perché c’è stato un cambiamento nel flusso di messaggi provenienti dal fronte nemico, un silenzio persistente si protrae nelle comunicazioni e il sopraggiungere di una minaccia sempre più pericolosa e consistente in un attacco alle navi americane in rotta verso l’Inghilterra. Tuttavia, a questa situazione già di per sé critica, si somma un altro mistero sul quale interrogarsi e sul quale far luce: la scomparsa della bella e molto conosciuta nei capannoni di Bletchley Park (oggi sede del 'National codes centre'), Claire Romilly, colei di cui Tom si è perdutamente innamorato e della quale si è persa misteriosamente ogni traccia.
«Se era vero, come aveva detto una volta qualcuno, che il genio è “lo zig-zag di un lampo nel cervello”, in quell’istante Jericho comprese cos’era il genio. Perché vide la soluzione illuminarsi come un paesaggio davanti a lui.»
In questo contesto, “Enigma” che è la macchina geniale per permettere agli eserciti del Reich di comunicare tra loro senza essere intercettati, sarà soltanto uno degli scogli attorno ai quali ruota l’appassionante e omonimo titolo di Robert Harris. In uno scenario perfettamente articolato tra tasselli da scoprire e misteri da risolvere il protagonista da questo ideato dovrà far luce in una serie di arcani e segreti mai rivelati. Aiutato in quelle che sono le indagini clandestine da Hester, la compagna di stanza della donna amata, e da altri personaggi, Tom dovrà destreggiarsi in un crescendo di avvenimenti che culmineranno in una vera e propria battaglia atlantica tra U-boot e il convoglio di navi dirette in Gran Bretagna. Qui la tensione s’impennerà ai massimi e non lascerà mai spazio a sbavature o dubbi. In un continuo crescendo, infatti, il lettore rivivrà per rimbalzo quella che è la guerra in atto e al contempo sarà parte integrante di una serie di elementi che ben mixano thriller e tecnicismi propri della crittoanalisi e dei servizi segreti.
Appartenente alla trilogia dedicata dall’autore alla Seconda guerra mondiale e che ha avuto inizio con “Fatherland”, Robert Harris ricostruisce una pagina della storia che si basa su fatti realmente accaduti e riportati in modo fedele, seppur con i dovuti artefatti, all’interno dell’opera romanzata.
Il risultato è quello di un titolo che conquista il lettore, che lo conduce per mano, che lo trattiene e che lo invita ad andare avanti e ancora avanti ma anche a centellinare il quanto letto perché desideroso di non uscire mai da quelle pagine così magistralmente ideate. Gli eroi descritti e proposti, ancora, sono tutti perfettamente delineati e caratterizzati tanto da essere percepiti quali veritieri dal lettore che non fatica a immaginarseli nel concreto e a entrare con loro in sintonia. L’empatia è immediata. Lo stile è minuzioso, preciso, articolato ma al contempo rapido e chiaro nell’esposizione. Ogni carattere viene introdotto con perfetta linearità e attraverso una sequenza logica che mai difetta o esce da quella che è la linea narrativa. Non solo. Harris sottopone al lettore molteplici riflessioni non solo per quel che riguarda il conflitto in sé ma anche per quel che riguarda il ruolo femminile in una società prevalentemente maschile e i rapporti umani.
Non mi resta altro che dedicarmi anche alla lettura di “Archangel”, terzo titolo della collana, e che conclude il ciclo dedicato.
«Sapeva che non è mai il mondo a fermarsi, ma è l’individuo che, di fronte a un pericolo inaspettato, riceve una scarica di adrenalina e accelera.»
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Macchina enigma
Io lo definirei un romanzo storico: i personaggi sono inventati ma lo scenario è quello della seconda guerra mondiale. Il romanzo è ambientato a Bletchey, un paesino della periferia londinese dove i migliori cervelli britannici cercano di decodificare i messaggi tedeschi inviati con la macchina Enigma. il protagonista, Tom Jericho, si calerà nei panni di investigatore per rispondere ad alcuni quesiti: c'è una spia nel parco? Dove è finita la sua ragazza?
Opinioni: il libro mi è piaciuto in quanto appassionato della seconda guerra mondiale, in particolar modo degli uboot. La trama è facilmente capibile, anche se spesso l'autore ricorre ad un linguaggio specifico per spiegare il funzionamento della macchina enigma.
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Niente è ciò che sembra
Forse è perchè nella vita mi occupo di informatica che ho amato particolarmente questo libro. Il protagonista, come un novello Poirrot, analizza con il potere della logica e della matematica il misterioso enigma della scomparsa della sua ragazza. Enigma è anche il nome della macchina usata dai tedeschi in tempo di guerra per crittare i messaggi. Il romanzo quindi ci porta in un mondo in cui i computer sono solo dei grossi armadi rumorosi e pesanti, che eseguono un processo alla volta, con l'ausilio di diavolerie elettromecchaniche. Preistoria informatica.
Come in altri romanzi di Harris, la trama è condotta con grande intelligenza ed il filo conduttore della storia si appoggia sempre sul presupposto che niente è ciò che sembra.
Più che thriller lo definirei romanzo storico, infatti, sebbene i personaggi siano di pura fantasia, l'ambiente e le vicende sono tratte dalla storia reale.
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la guerra segreta
C’è un lato di ogni guerra che non emerge allo scoperto. Una guerra nella guerra, che si consuma lontano dai campi di battaglia, dai colpi d’artiglieria o dai bombardamenti aerei.
E’ la guerra delle informazioni e dei codici cifrati, delle spie e dell’intelligence.
Sorniona, silente, strisciante…è una guerra enigmatica, spesso combattuta nel chiuso di laboratori e uffici, nel tentativo di carpire i misteri del nemico, per sconfiggerlo a qualsiasi prezzo.
'Enigma' è l’emblematico nome della macchina messa a punto dalla genialità guerrafondaia tedesca per permettere agli eserciti del Reich, durante la seconda guerra mondiale, di comunicare fra loro eludendo le intercettazioni dei nemici Alleati. A pochi chilometri da Londra, nei freddi capannoni di Bletchley Park (oggi sede del 'National codes centre'), un gruppo di crittoanalisti è chiamato a studiare le trasmissioni criptate dei nazisti nell’arduo tentativo di decifrare i codici di Enigma ed impossessarsi delle informazioni basilari per l’esito di una guerra sempre più estenuante. Il matematico Tom Jericho ha il compito di decrittare il codice Squalo, il sistema di comunicazione dei sottomarini U-boot che pattugliano senza tregua l’Atlantico. Ingaggiando una personale lotta contro il tempo e contro l’ambiente militare ostile, si ritroverà invischiato nei ricordi di una storia d’amore accecante – che riemergono nel presente con la forza di inquietanti e misteriosi accadimenti – e di riflesso scoprirà gli oscuri retroscena nascosti fra le zone d’ombra di una guerra secretata.
La tensione scorre lungo gran parte del racconto e s’impenna durante le indagini clandestine di Jericho, come anche nel corso della battaglia atlantica fra gli U-boot e il convoglio delle navi cargo americane dirette in Inghilterra. L’azione bellica non è mai descritta direttamente ma rimbalza nelle intercettazioni che pervengono a Bletchley Park e nei serrati confronti fra militari, crittoanalisti e uomini dell’intelligence.
Robert Harris ordisce la trama del romanzo con una certa abilità, controllando gli ingredienti thriller e amalgamandoli ai tecnicismi che descrivono gli espedienti di decifrazione dei codici attraverso la matematica e i rudimenti della scienza informatica. E’ il suo ritorno ai temi legati alla seconda guerra mondiale dopo il successo dell’acclamato Fatherland, a differenza del quale la narrazione avviene al tempo del conflitto, nel 1943, e si basa su fatti realmente accaduti, seppur restituiti attraverso la costruzione del romanzo.
Dopo aver ottenuto un grande consenso di pubblico, dal romanzo di Harris è stata trasposta nel 2001 un’omonima versione cinematografica diretta da Michael Apted.