Assassin's Creed. Rinascimento
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Oliver Bowden è lo pseudonimo di un affermato scrittore ed esperto di storia del Rinascimento italiano.
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Opinioni inserite: 3
Nulla è reale, tutto è lecito.
Io sono una grande fan di Assassin's creed, mi aspettavo una bella avventura ma il libro è praticamente la cronaca del gioco, nulla di nuovo e intrigante forse perché ne conoscevo già il finale e la storia ma devo dire che i personaggi sono privi di descrizione, Bowden resta molto superficiale e io invece trovo che sia molto importante far capire al lettore la psicologia di ogni personaggio aldilà della descrizione fisica. Forse chi ha giocato al videogioco riesce a "godersi" di più questo romanzo perché bene o male ha un riferimento all'aspetto dei personaggi,la voce, i gesti. Ma per chi è la prima volta che entra nel mondo degli assassini temo sia difficile far piacere questo libro. Io lo ho trovato abbastanza piacevole e molto scorrevole tuttavia non è stato altro che un bel ricordo della mia esperienza di gioco. La storia di Ezio è fantastica, mi ha appassionato molto ed è una storia che merita di passare sotto la penna di uno scrittore capace, non di Bowden che si è limitato a trascrivere per filo e per segno ciò che accadeva nel gioco, pure le stesse battute, scusi Oliver ma a far così sono bravi tutti. Il vero artista è la Ubisoft, che ha creato un capolavoro, trovo questo romanzo inutile.
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Assassin's creed
Piuttosto deludente... questo libro non sembra parola di uno scrittore. Non ho mai giocato ad Assassin's creed, quindi non posso dire quanto sia copiato del gioco, ma non credo gli sia minimamente all'altezza.
Il nostro Ezio è sconvolto dalla morte ingiusta dei suoi familiari, e la sete di vendetta si impadronisce della sua anima...
Ok, va bene che costui la vita da assassino ce l'abbia nel sangue, ma un pò di suspence o di mistery ci sarebbe dovuta essere... e invece no! Il nostro eroe deve sapere tutto e subito, quindi immediatamente vuole (e trova) spiegazioni (che lui, intelligente com'è, capisce all'istante).
Però la parte peggiore è la totale mancanza di emozioni: molti dei personaggi sembrano davvero marionette, senza sentimenti e personalità, che si muovono come "macchine"... se l'autore voleva dar l'idea di persone glaciali c'è riuscito alla perfezione, ma questo lo rende davvero poco coinvolgente. Il lessico non è granchè.
Per fortuna non è nemmeno un totale disastro: se Ezio e company (assassini), mancano di carattere, sono compensati da signori come i Medici, "la" Sforza, i Borgia, ma soprattutto Leonardo da Vinci, che oltre ad intessere una trama più interessante, si muovono in tutte le belle ambientazioni dell'Italia rinascimentale (Venezia, Forlì, ma soprattutto Firenze) descritte in modo generico ma abbastanza buono.
Lettura leggera, nulla di impegnativo.
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Piatto come un libro - La voce di una fan molto de
Credetemi, parlare male di questo libro è un colpo al cuore. Tratto e fin troppo ispirato all'omonimo videogioco della casa di produzione canadese, Ubisoft Montreal, Assassin's Creed Rinascimento riporta per filo e per segno le scene dallo schermo alla carta, in una struttura narrativa che non riesco a far combaciare al mio ideale di romanzo storico. Qua e là sono inseriti dettagli pressocché irrilevanti al fine di arricchire una narrazione antipatica e le espressioni tipiche dei personaggi che, molto sinceramente, sono meglio resi nel videogioco. Comprando questo volume non mi aspettavo di leggere tutt'altra storia a quella già proposta, ma almeno un approfondimento della stessa! Chi ha avuto esperienza in entrambi i campi potrà confermare di trovarsi di fronte ad un semplice reportage, resoconto di fatti, schedatura! Un peccato, un peccato davvero, perché la trama di Assassin's Creed meritava molta meno autocommiserazione. Non mancano errori di battitura, e viene da chiedersi se quello stile narrativo incolore sia opera della traduzione. Perché non riesco a credere che la Ubisoft abbia potuto permettere un'offesa simile.
Sono stata esagerata?