Peccato originale. L'innocenza
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Peccato
L'INNOCENZA è il primo volume della serie erotica The Original Sinners divisa in due quadrilogie: La prima chiamata The Red Years e la seconda The White Years. In Italia, per ora, è stata pubblicata solo la prima quadrilogia ma io mi sono limitata alla lettura del primo volume e non ho intenzione di continuare. La storia che sta alla base della serie è effettivamente originale e particolare, soprattutto se consideriamo quello che è stato pubblicato dopo il successo delle sfumature, ma è il modo in cui è stata sviluppata la vicenda che non mi ha convinto. La serie vede protagonista Nora Sutherlin, una scrittrice di romanzi erotici ma dalla doppia vita, infatti, è anche una richiestissima Dominatrice. Ora sta lavorando ad un nuovo libro ma questo sembra essere molto diverso per cui chiede di essere seguita dall'esigente Editor Zachary Easton. Se è chiaro chi sia la protagonista femminile, non si può dire lo stesso per il protagonista maschile perché attorno a Nora ruotano molti personaggi e la stessa Nora sembra abbastanza confusa. La cosa poteva funzionare ma nessuno degli uomini proposti mi ha colpito particolarmente. Il più assurdo è Soren, una persona proprio da manicomio o da galera. E l'attività per il quale è conosciuto tra la gente comune, a me è sembrata più una scelta per fare scalpore e scandalizzare. Ho poi qualche dubbio sul fatto che nessuno si sia accorto della sua doppia vita contrariamente a quello che accade a Nora. Sinceramente, per me risulta davvero difficile identificarsi o simpatizzare per il personaggio di Nora (e non che con gli altri sia andata meglio). Non riuscivo proprio a sopportarla. Per quanto riguarda il ritmo, devo dire che l'ho trovato di una lentezza esasperante (la tentazione di saltare le pagine è veramente forte), i personaggi poi appaiono tutti troppo belli e affascinanti e per finire, non sono rimasta sconvolta dalle pratiche descritte perché sapevo il tipo di romanzo ma mi ha disturbato non poco utilizzare la religione in un contesto inopportuno e soprattutto il considerare determinate pratiche sessuali come una sorta di "cura" miracolosa. Per quanto riguarda le scene di sesso, le ho trovate meccaniche e decisamente troppe. Mi dispiace ma non fa per me.
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Vanilla vs. Kinky
Quando ho deciso di leggere questo libro l'ho fatto con la volontà di intraprendere una lettura leggera, di quelle che si fanno tra un libro “pesante” e l'altro, un intermezzo senza impegno, volendo semplificare. Mai errore fu più grossolano: la storia di Nora, di Zach e di Wes non potrebbe essere più lontana dall’essere frivola, e se pur mi ero ripromessa di leggere qualcosa di rilassante, devo dire che sono contenta di essermi sbagliata.
Apro una piccola parentesi: la maggior parte del mio errore di valutazione la imputo alle copertine della versione italiana. Ora, una ragazza con una piuma in mano, in diverse declinazioni, vestita delicatamente, non credo che possa essere l’ideale per far immaginare al lettore il contenuto, tutt’altro che delicato, del libro. Sono molto più aderenti alla trama le copertine originali edite da Mills&Boon, che quantomeno rispecchiano, in modo migliore, la trama dei libri.
Ma comunque bando alle ciance.
L’autrice ci presenta una manciata di personaggi forti, ben strutturati, che bucano la carta per entrare direttamente nel nostro immaginario: Nora, scrittrice di romanzi erotici, è una forza della natura,uno spirito libero, una donna spudorata, divertente, senza freni e senza regole; Zach è il suo editor, un uomo soprannominato “La nebbia di Londra”, tutto l’opposto della protagonista femminile; e Wes è l’angelo della situazione, la roccia sicura, il faro luminoso che guida l’oscura esistenza di Nora. E poi c’è Søren…che personaggio! Non voglio anticiparvi niente, ma sappiate che tremerete quando comparirà nelle pagine del libro.
Le loro vite si intrecceranno in una serie di rapporti decisi: tra Nora e Zach si scatenerà una forte attrazione, ma il finale tra loro, se da una parte risulterà scontato, dall’altra rappresenterà una catarsi e una liberazione; tra Nora e Wes invece si instaura uno strano miscuglio di attrazione, senso di protezione, gelosia e tenerezza, in un connubio veramente ben riuscito (secondo me il migliore di tutti); e Nora e Søren…beh vi dico solo che la loro storia farebbe cadere gli angeli dal cielo.
Oltre ad aver apprezzato molto la costruzione dell’interazione tra i personaggi, una cosa che mi è rimasta impressa è il modo in cui l’autrice mi ha trascinata nell’universo BDSM, ovvero nel mondo del sadomasochismo, del bondage, della dominazione e della sottomissione: non vi aspettate, come ho fatto io, una fotocopia di “50 sfumature”, dove si vede solo la punta dell’iceberg, per di più in via di scongelamento, del BDSM. In questo libro vi è una vera e propria immersione in questa sorta di Gotham del sesso contorto, con tanto di terminologie (anche piuttosto forti) e ideologie: chi diavolo sapeva cosa volesse dire “kinky”?? Beh, ora lo so, e so anche come ragionano, seppur in modo marginale, le persone adepte di queste pratiche.
Allo stesso modo, la trama non percorre solo il binario del mondo sadomaso, ma anche, e soprattutto, il viaggio introspettivo dei suoi personaggi. Chi volontariamente, chi no, ciascuno di loro entrerà in quell’universo e ne uscirà con una nuova storia da raccontare. Per due di loro sarà però diverso, perché l’incontro sarebbe troppo doloroso: uno manterrà la sua purezza, l’altro la sua natura.
Proprio per la complessità dei sentimenti ho apprezzato che, una volta tanto, i personaggi non fossero adolescenti, o quantomeno troppo giovani per essere credibili: questa volta abbiamo a che fare con donne e uomini maturi e consapevoli. Molto bello inoltre il trucco di costruire la trama in uno schema “libro-dentro-il-libro”.
E’ un’opera forte, esplicita, senza filtri, quindi bisogna affrontarla con una certa scioltezza mentale.
Chiarito questo punto, potrete godere appieno della lettura.
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La Dominatrice rivuole il collare
Da quando, qualche tempo fa, avevo letto la novella “Sette giorni in prestito” di Tiffany Reisz, mi era rimasta impressa “dentro” la storia di Eleanor, una giovane donna consapevolmente e felicemente calata nel suo ruolo di Sottomessa, e innamoratissima del suo Dominatore, un uomo inquietante e con un segreto davvero ingombrante.
Finito il racconto, mi era rimasta la curiosità di sapere se lei, alla fine, avesse comunque continuato a stare con lui, senza mai provare ad uscire da quella prigiona. Perché lei aveva solo quindici anni quando aveva conosciuto il suo Dom e da allora aveva solo ubbidito, senza mai arrischiarsi a vivere senza collare…
Con questa serie la Reisz fornisce una pronta risposta, perché ci porta esattamente a cinque anni dopo la fine dell’oscura relazione tra l’apparentemente fragile Eleanor, ora divenuta l’irrequieta scrittrice di libri erotici Nora, e il suo amante-padre-padrone.
Ho trovato questo romanzo brutale e al contempo magnetico, fastidioso e al contempo catartico. Attraverso la genesi del libro che Nora sta scrivendo, attraverso il ripercorrere la storia del suo amore per Soren, e il riflettere sui suoi sentimenti per l’amore innocente di Wes, e forse anche attraverso l’intervento momentaneo ma necessario di altre persone, l’ex-sottomessa ha la possibilità, forse per la prima volta in vita sua, di capire la sua vera natura e di assecondarla.
Senza che questo voglia dire raggiungere necessariamente anche la felicità.
Personalmente, non sono riuscita a digerire Soren, ma penso che fosse questa la volontà dell’autrice. Soren è così torbido, così aggrovigliato, che uno non riesce a distogliere lo sguardo, e infatti tutti i personaggi di “Siren” alla fin fine, nel bene o nel male, fanno dipendere da lui i loro destini: lo temono ma lo amano, ne provano repulsione ma non riescono a non cercare la sua approvazione, e lui gestisce tutti, con una parola, una minaccia, una lusinga o uno sguardo, come il vero padrone di un teatro delle marionette.
Quello disegnato in questo primo romanzo è un mondo di falene che volteggiano intorno alla sua luce oscura (Riusciremo a sapere quando esattamente il Dom per eccellenza e senza incertezze si è spento?) e che rischiano continuamente di farsi del male, pur di stargli vicino.
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La serie
1) The Siren - Peccato Originale 1
2) The Angel – Peccato Originale 2. Il Gioco
3) The Prince - Peccato Originale 3. Il Padrone
4) The Mistress
5) The Priest
Racconti collegati alla serie THE ORIGINAL SINNERS:
Seven Day Loan – Sette giorni in prestito (pubblicato In Italia da Harlequin Mondadori)
Little Red Riding Crop
Submit to Desire
The Mistress Files
Un crudo spaccato introspettivo...
Non è un romance.
E' un erotico, esplicito, che tratta argomenti forti come il sadomaso, e la "pedofilia".
Non vi spaventate se ho scritto pedofilia ma mi è sembrato doveroso, poichè c'è una scena del romanzo dove un personaggio maschile ha 15 anni (ed è consenziente). Ho voluto mettere le mani avanti, e avvertire le "deboli di spirito". Ma non è l' unica cosa che potrebbe prendere in contropiede le lettrici. Stiamo pur sempre parlando di un libro di NARRATIVA erotica, perciò di fantasia, dove l' autrice ha saputo intrecciare la vita e i vizi segreti di molti personaggi, calandoli nel tessuto sociale newyorkese. Persone insospettabili, con una carriera politica e religiosa, e una doppia vita calata nelle ombre del sadomaso. I termini usati per descrivere i vari tipi di "praticanti" e i loro attrezzi, sono sicuramente frutto di un' accurata ricerca, che vi renderà partecipi di un mondo a noi quasi sconosciuto, ma sicuramente esistente, anche nel nostro Bel Paese. Di solito il primo libro di una serie, può risultare a tratti "caotico", perchè introduttivo di una storia e dei vari personaggi. Tiffany Reisz ha saputo caratterizzare e rendere protagonisti tutti i personaggi presentati, senza trascurare gli stati d'animo e il modo di essere di ciascuno, confezionando una narrazione mai noiosa, ricca di sensazioni e permeata dal tormento interiore, perchè qui nessuno è senza peccato. Stiamo parlando dei dominatori e dei sottomessi, ma anche di persone con un passato dal quale non si vogliono redimere, nel quale vogliono affogare attraverso il dolore fisico e mentale. Ci saranno i dispensatori di dolore, che attraverso le pratiche sadomaso, terranno a bada i "demoni" dei sottomessi, e i propri. Mentre nella trilogia di Vina Jackson, Summer era una donna sottomessa e a tratti insicura, la protagonista Nora tratteggiata dall' attenta ed equilibrata penna della Reisz, è una donna che porta certamente cicatrici interiori indelebili, ma che sa fare bene il suo lavoro di scrittrice e dominatrice. Un carattere che la predece, e la avvolge di un'aura di sicurezza e sfrontatezza, capace di incutere timore reverenziale in un uomo. E sarà proprio quella, la prima sensazione che colpirà il suo nuovo editor Zack Easton chiamato dalla casa editrice, per curare l'editing del nuovo romanzo erotico. Nora di giorno scrive e di notte dispensa dolore a chi lo chiede, una via per la sottomissione dei propri vizi, una pratica che noi possiamo solo cercare di capire, ma che questa autrice, in un eccellente equilibrio tra psicoanalisi e lussuria, rende meno irraggiungibile. Non ho paura di dire che mi è piaciuto, non tanto per l'esplicità di certe pratiche e il ruolo di alcuni personaggi, quanto per la psicologia, per le sensazioni che si riverberano sul lettore (qualcuna storcerà il naso, nella convizione- errata- che non ci possa essere spazio per sadismo e introspezione). Nora, con la sua sfrontatezza nell'affrontare la vita di tutti i giorni e la forza di volontà di indossare una maschera per nascondere i suoi sentimenti e stati d'animo. Quasi una doppia personalità, le cui "facce" vengono indossate a seconda della situazione. Anche lei come tutti ha un cuore, che la rende vulnerabile davanti a sè stessa e al suo passato che come un'inesorabile mano, la tiene avvinta, impedendole di poter vivere serenamente il presente e precludendole il futuro che desidererebbe. Zack, editor londinese, sposato in crisi matrimoniale, arriva a NewYork per lavoro e per fuggire da un cappio che si stringe inesorabilmente intorno al suo senso di colpa legato al passato. Wesley, migliore amico e coinquilino di Nora, avrà un ruolo importante nella vita della donna. E infine, ma non per importanza, Soren il personaggio più carismatico e iquietante della storia, colui che guarda dentro l'anima del prossimo attraverso lo sguardo e i gesti. Un uomo legato alla protagonista in modo indissolubile sia a livello fisico che psicologico, che ricopre una carica sociale non da poco, e che personalmente ritengo rubi la scena a tutti gli altri. Se immaginassimo i personaggi come le tessere del domino, e li mettessimo uno accanto all'altro, Soren sarebbe la prima pedina che se colpita, darebbe luogo al crollo totale, il gioco perverso, cominica e finisce con la sua figura ma, non quella istituzionale, bensì quella di Master-dominatore-sadico. E capirete il potere che ha su Nora quando leggerete il regalo che le farà una sera, e che lei accetterà ad occhi chiusi, fidandosi di lui. Domatrice verso il mondo, sottomessa verso l'amore, quello che la tiene prigioniera di sè stessa da ormai diciotto anni e dal quale cerca di fuggire appena Zack prima e Wesley dopo, le aprono gli occhi attraverso i loro sentimenti per lei. Ma amare significa anche rinunciare, sacrificarsi e a volte perdere, per il bene dell' altro. E Nora sarà chiamata a prendere la decisione più dura e sofferta della sua vita.
Scritto bene (direi tradotto bene), fluido, incalzante, doloroso e intensamente vivido sul lettore.
Senza censure, più che esplicito, crudo ma, va riconosciuta alla Reisz, la maestria con la quale descrive scene squallide con equilibrio e senza far ricorso a termini volgari e violenti, sulla sensibilità del lettore.
Non posso non dare 5 stelle ad una narrazione così introspettiva dell'animo umano, anche quello più sadico... perchè in qualsiasi modo la vogliate interpretare, dove c'è un sentimento forte e incompreso come l'amore, c'è dolore e abbandono. E spesso il dolore psicologico di un amore che non si può vivere, è più doloroso di una frustata, o di un gioco perverso...
Infine, una sensazione che mi ha tenuto compagnia per la seconda metà della narrazione, è stato il velato messaggio più o meno polemico contro il clero.... ma questa è una MIA PERSONALE OPINIONE (e certi ragionamenti non mi hanno scandalizzata, perchè avvengono sotto gli occhi di tutti nelle parrocchie, e non sarà certo una storia inventata a scandalizzarmi).