Il numero perfetto
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Evitare il prologo
Megan Hart ha scritto un romanzo erotico diverso dai soliti, peccato per il prologo che svela un po' troppo (praticamente è quasi la fine della storia per poi tornare indietro nel tempo per raccontare come tutto è iniziato).
La protagonista è Tesla (le vicende sono narrate in prima persona ed è l'unico punto di vista) una ragazza con un passato difficile che un bel giorno incontra Meredith, una donna attraente, vivace, egoista, manipolatrice e che sembra morbosamente interessata alle storie degli altri, soprattutto quella di Tesla. Man mano che la loro conoscenza si fa più approfondita, Meredith le fa una proposta inaspettata: un ménage à trois con il marito.
Alternando presente e passato (molti flashback legati a quelle che sono state le esperienze che hanno reso la protagonista quello che è diventata) Tesla racconta la sua storia (prima persona ed unico punto di vista). Tesla è una donna che non si fa alcun problema della sua vita sessuale, è diretta, a volte ingenua, ma è anche vulnerabile perché tanto desiderosa di avere una famiglia di cui far parte (per gran parte della sua adolescenza si è sentita abbandonata e rifiutata) tanto da essere disposta anche ad un ménage à trois.
La figura che meno spicca è Charlie, il marito di Meredith. Forse perché risulta un tipo pacato e un po' troppo remissivo per i miei gusti anche se gentile e dolce. L'autrice ha preferito incentrare il romanzo soprattutto sulle figure femminili non che mi dispiaccia ma non vedo perché dare poco spazio a Charlie.
Stile scorrevole e per quanto riguarda le scene più hot sono intriganti e per niente volgari, secondo me, l'autrice è riuscita a trasmettere perfettamente le emozioni che coinvolgono i protagonisti.
Il romanzo non parla solo di un rapporto a tre e di bisessualità ma tratta anche temi come il rispetto, l'abbandono, la fiducia e la famiglia.
Bisogna ammettere che è un erotico molto diverso dai soliti anche per i protagonisti che il più delle volte non suscitano una grande simpatia ma sono realistici.
Una storia malinconica ma con un finale per nulla amaro (anche se avrei speso qualche parola in più).