Il colore della passione. Eighty days
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Summer e Dom - parte prima
Visto lo stile di partenza e l’accuratezza nell’introdurci ai protagonisti, ai loro desideri, alle loro paure, mi aspettavo di più. Da una parte Summer, spiantata ma talentuosa violinista, ancora alla ricerca di se stessa e alla scoperta della propria sessualità; dall’altra Dominik, il benestante e più maturo professore universitario, ancora alla ricerca di se stesso e in fuga dalla propria noia. Tra loro, un violino, che diverrà l’iniziale prezzo di scambio perché lei accetti di realizzare le fantasie più oscure di Dominik (il Dominus, in effetti, della relazione).
Solo che a entrambi non basta, molto probabilmente perché hanno paura di spingersi più in là, di cercare qualcos’altro oltre la soddisfazione momentanea del piacere per il piacere, fedeli alla regola che “Se non scopri quello che vuoi, non lo otterrai mai”.
E proprio quando il legame rischia di fare un salto di qualità, Summer fugge lontano, ma solo per precipitare in abissi ancor più oscuri. E non è detto che Dominik abbia voglia o possa salvarla, e che lei voglia essere salvata.
Questo è solo il primo episodio di una trilogia scritta a quattro mani, la storia è intrigante e viene presentata con un packaging accurato: atmosfere patinate, attenzione per i dettagli, varie scene di degradazione sessuale ma senza inutili eccessi di volgarità.
Tuttavia, un mio personale motivo di insoddisfazione è stata la costante sensazione di déjà-vu, perché un po’ tutto, dai personaggi a certe scene di sottomissione di gruppo mi ricordavano una rivisitazione-riaggiornamento dell’Histoire d’O, e quindi andavo con la memoria a quella ben più famosa ed infelice discesa agli inferi per un’interpretazione distorta dell’amore (addirittura, certe battute di dialogo sono riprese pari pari, non so per una qualche voluta forma di omaggio).
Alla fine di questo primo libro, non sono ancora riuscita ad affezionarmi a Summer e Dominik. Li ho trovati freddi, un po’ troppo prigionieri degli stereotipi che gli autori hanno cucinato a loro addosso. Aspettiamo i prossimi episodi per vedere se i due sapranno costruire qualcosa.
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E' comunque Amore
Girovagando un po' per il web ho notato che questo libro, sia in Italia che altrove ha raccolto una considerevole schiera di opinioni negative, soprattutto da tutte quelle persone che credevano di aver trovato il nuovo romanzo di E. L. James, ossia una sorta di imitazione di Cinquanta sfumature di grigio e seguito. In effetti devo confessare che Il Colore del piacere è il primo libro appartenente al genere erotico che ho letto, anche perchè i miei slanci narrativi mi spingono verso altre sponde letterarie, in generi ben più psicologici e se vogliamo oscuri. Eppure non ho trovato questo romanzo così brutto come vogliono farlo apparire. E vi dico anche perchè. E' sicuramente vero che è un erotico, c'è una innata e innegabile maestria nel raccontare perfettamente comportamenti, pensieri, azioni, luoghi usi e costumi di un mondo, quello della perversione, che per molti è un gigantesco tabù. Ma non solo è un tabù per la morale, ma la maggior parte delle persone non ne vuole neanche sentire parlare dei locali sadomaso, degli scambi di coppie e così via, ed è questo il motivo per cui la trama è stata considerata fin troppo esplicita, povera di romanticismo fino a sfidare la stessa concezione di "malattia".
In realtà io credo, che in questo testo come nella vita reale, si perda di vista la cosa più importante quando si fa riferimento a questo genere di cose: il motivo per cui si fanno certe scelte.
Ho notato che nel libro, al di là delle dettagliate descrizioni e del realismo che accompagna l'intera narrazione che non lascia nulla all'immaginazione del lettore, come se davvero chi legge fosse vittima di un voyeurismo indotto, c'è comunque la volontà di dare un senso a quel tipo di vita, di scelte, un irrefrenabile senso di giustizia che spinge gli autori che sono un uomo e una donna, Vina e Jackson, a spiegare in qualche modo che la ricerca di un piacere tanto perverso non è amore per il dolore o per la sottomissione, ma è soltanto un veicolo per raggiungere un'altra forma di libertà che è interiore.
E su questo davvero nessuno può discutere, perchè fa parte della propria vita e di ciò che si vuole.
Manca senza dubbio il cosiddetto romanticismo classico, ma in qualche modo, io vi ho ugualmente riconosciuto una forma edulcorata di romanticismo, soprattutto verso la fine, e non solo. Summer e Dominik, i due protagonisti ne passano di tutti i colori insieme e da soli, e a dispetto del loro desiderio di libertà e incapacità di volere un legame ben più forte del semplice incontro sessuale con annessi e connessi, giungeranno comunque al punto di scoprirsi indispensabili l'uno all'altra, quindi quasi innamorati.
Allora io mi chiedo adesso, non è anche questo amore? Non è anche questo romanticismo? E se non lo è nel modo classico, ma cosa importa? Vogliamo leggere sempre le stesse cose, sempre nelle stesse forme? O siamo pronti a cambiare? Questo libro non è di certo una novità, eppure io non lo disprezzerei tanto solo perchè non è come Cinquanta sfumature di grigio.
In fin dei conti, ha mai preteso di esserlo?
Non credo.
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Questo è un Erotico!!!
Se cercate un titolo easy - romance -"erotico" alla fifty-shades, questo post non fa per voi,
se cercate una lettura post-RIFLESSI DI TE, non andate oltre questo punto di sospensione!!!
Perchè quello di cui scriverò.....
....è un PURE - EROTICO "nudo" e crudo.....
ma irresistibilmente scritto bene, puro tormento interiore,
cruda presa di coscienza della propria natura sessuale.
Reale perversione, quotidiana accettazione del proprio lato sessuale più o meno giustificabile ma, pur sempre vividamente voyeristico.
Mi complimento con questa coppia ben assortita, celata dietro la penna di Vina Jackson.... "due punti di vista" graffianti e affascinanti.
Uno schiaffo all'ipocrisia, una sculacciata ai rigidi rituali didattico-sessuali. Siete pronti a leggere il vero colore della perversione e.... rimanerne spiazzantemente colpiti?
Allora potete continuare a leggere.
Se "Vina" e "Jackson" non si fossero casualmente incontrati a causa di una errata prenotazione di viaggio in treno, noi lettori non avremo mai letto Il colore della Perversione.... perché questo è il titolo più adatto che dovrebbe fare capolino dagli scaffali delle librerie.... la vera natura di questo Pure - Erotic dalle tinte davvero forti.
PERVERSIONE E TORMENTO
Alla fine del mio punto di vista, non troverete le stelline. Non darò un voto a questa lettura semplicemente perchè non voglio ingannare nessuno. Il numero sarebbe CINQUE, ma potrebbe essere frainteso, perciò riporterò le impressioni ma non la valutazione poiché "restrittiva".
Quando ho deciso di leggere questo romanzo scritto a quattro mani da un uomo e una donna (accoppiati dal caso), avevo erroneamente pensato che fosse un altro tentativo di ledere la dignità femminile, come era già successo con Incontri proibiti, la tentazione. Niente di più sbagliato. Questo è un romanzo al quale è necessario approcciare seguendo due semplici regole; primo non pensare di fare confronti (con altri titoli che lo hanno preceduto ultimamente), secondo "spogliarsi" di qualsiasi freno inibitore, perché quello che leggerete vi spiazzerà, vi metterà a nudo davanti alla realtà più di quanto possiate immaginare, pratiche sessuali che si consumano giornalmente tra i "funamboli" del sesso ma, che il nostro punto di vista "didattico" non vuol vedere o accettare. Vina Jackson ha saputo magistralmente intrecciare una storia d'amore perverso, ricamandola con il tormento e la perdizione e, contornandola di personaggi a tratti spietati a tratti fragili. Le due essenze dello stesso essere umani... perchè in ciascuno di noi aleggiano due personalità.... quella umana e quella più "animale", perchè diciamocelo, anche dietro quel "sapiens" si nasconde pur sempre un mammifero... (ma questa è un'altra disquisizione).
Mi ha scioccato? Mi ha fatto arrabbiare? Sono arrossita? La risposta, credetemi ha spiazzato anche me.... mi è piaciuto! E per più motivi. Scritto dannatamente bene, alternando la narrazione di lei e di lui, due punti di vista talmente in sintonia da fondersi quasi in un unico tormento.... perché se per Dominik (non vi ricorda la parola Dominatore?) era iniziato come un capriccio e per Summer come una valvola di sfogo, alla fine del primo round, non avrebbero mai immaginato che da quel gioco perverso e autodistruttivo, sarebbe scaturito qualcosa che li avrebbe lasciati disarmati: la nostalgia l'uno dell'altra, preludio ad un sentimento che non avevano pianificato quando hanno iniziato a ferirsi a vicenda, sfidando l'uno i limiti dell'altro. Perchè se dalla lettura potrebbe sembrare non ci siano limiti, questi saranno palesi solo quando uno dei due arriverà a toccare il fondo, rischiando di finire inesorabilmente e senza ritorno in un giro davvero pericoloso. E se l'unica persona che può trascinarti fuori dal vortice che inesorabilmente ti sta risucchiando annichilendoti, è la stessa che in quel vortice ti ci ha buttato? Che futuro potrà esserci con questi presupposti?
Una storia senza pudore, ricca di personaggi forti e affascinanti, caratterizzati direi "diabolicamente", come le marionette di un teatrino, vittime della propria perversa sceneggiattura, intrappolate in un copione davvero affascinante. Vina&Jackson ha attinto ad una dimensione davvero variopinta, fatta di attrezzi e vestiario immancabili nel guardaroba di un "fetish" addicted, di arredamenti fondamentali per dispensare dolore e piacere nella giusta misura. Tutto ciò che hanno saputo narrare in modo così vivido e diabolicamente attraente, è qualcosa che esiste nel mondo reale, che migliaia di sconosciuti praticano regolarmente, ma che noi non abbiamo il coraggio di giustificare. Per tutta la narrazione, mi sono sentita spettatrice "invitata" a rituali descritti davvero in modo impeccabile, eccessivi senza eccessi, solo nuda verità e cruda perversione. Una frase in particolare riassume l'essenza di tutta la narrazione e la realtà del sesso:
Il fatto che l'impronta del sesso svanisse così rapidamente dai tratti di una persona e che fosse impossibile sapere che cos'aveva fatto in privato dopo che si era rimessa gli abiti e aveva rivestito i panni delle convenzioni civili era una cosa che non smetteva mai di stupirlo. Era come se, nel suo intimo, lui avesse desiderato che gli uomini e le donne fossero marchiati dal sesso che avevano condiviso, che fosse sempre scritto a chiare lettere sulla loro faccia.
Vorrei spendere due righe per i protagonisti di questa storia, anche se i personaggi che gli ruotano intorno, a tratti sono più "protagonisti" di loro....
Dominik, già il nome non credo sia stato scelto a caso... un uomo che ha superato i quaranta, probabilmente annoiato e in cerca di conferme sessuali arrivato ad un'età in cui l'ego maschile vuole dimostrare qualcosa al sesso femminile, ma in realtà ha bisogno di provare a se stesso che è ancora nel pieno delle sue facoltà sessuali. Professore universitario che attinge dalla "fauna" femminile studentesca per cercare di appagare un vuoto che non sa spiegare soprattutto a se stesso. E' convinto di essere un dominatore, secondo me piuttosto atipico... un dominatore convinto di essere sadico ma affetto da romanticismo.... un sentimento che nel mondo della perversione non è ammesso, perchè motivo di debolezza. Potrei dire che in questo caso il romanticismo è la safeword, per tirarsi fuori da un tetro mondo, dove la perversione si mescola indistintamente con l'ossessione.
Summer, un nome che richiama Vivaldi, la passione per la musica della quale si circonda per sentirsi appagata nei momenti in cui la mancanza di sesso la rende inquieta. Musica e sesso uniche compagne della sua vita altresì anonima. E proprio attraverso la musica, e poi il sesso, incontrerà Dominik che renderà palesi le sue tendenze "sesso-distruttive".... insomma due persone tormentate che usando l'una il corpo dell'altra, saranno vittime di un piccolo errore di valutazione: l'amore, che non sono pronti ad accettare (o forse si?). Un amore in divenire, il cui seme, Vina&Jackson hanno piantato e "curato" con dedizione ne Il colore della Passione e che sono sicura fortificheranno ne Il colore del desiderio, che leggerò per capire che destino attende questi due poveri dannati del sesso.....
Infine, ho cercato di spiegare che in questo puro e crudo Erotico, nulla è stato lasciato al caso, tutto è curato nei minimi particolari, ma se state cercando una storia d'amore, condita da sesso consumato romanticamente, allora questo romanzo non fa per voi.... perchè ci saranno dei momenti in cui vi sentirete smarriti davanti alla sensazione di solitudine e vuoto nichilistico che la coscienza di questi personaggi produrrà...
Se alla fine dei giochi, volete sapere se valga la pena leggerlo, vi rispondo che a me è piaciuto perchè scritto davvero bene e tremendamente reale. Ma ripeto, per apprezzarlo dovete svestirvi di tutti i limiti e tabu che vi hanno trattenuto finora....