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Cinquanta Sfumature raccontate da Christian Grey. Finalmente il suo punto di vista sulla storia che ha appassionato milioni di persone in tutto il mondo. E. L James, londinese, moglie e madre di due figli, lavora in televisione. Ha sempre sognato di scrivere storie di cui i lettori si sarebbero innamorati, ma ha accantonato fino a oggi questa passione per concentrarsi sulla famiglia e sulla carriera. Alla fine, però, ha preso il coraggio a due mani e ha scritto il suo primo romanzo, Cinquanta sfumature di Grigio, cui fanno seguito Cinquanta sfumature di Nero e Cinquanta sfumature di Rosso.

Recensione della Redazione QLibri

 
Grey 2015-07-16 16:56:35 Mian88
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    16 Luglio, 2015
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Ma buongiorno Mr Grey!

Come molti altri autori del momento anche EL James, scrittrice inglese nota nel panorama letterario per le sue “50 sfumature di grigio, nero e rosso”, ha deciso di regalare agli appassionati sostenitori della coppia Anastasia-Christian un nuovo capitolo incentrato sulla prospettiva di quest’ultimo.
Il romanzo ripercorre passo dopo passo l’incontro tra il tanto amato Mr Grey e “l’innocente” studentessa Steele sino a giungere alla inevitabile conclusione del primo libro, sostanzialmente infatti lo scritto è una ripetizione di questo con la variante della voce narrante.
L’uomo che ci viene descritto a mio modesto parere non è in grado di rappresentare le aspettative delle lettrici. Mi spiego meglio. E’ bene precisare che la mia conoscenza delle “sfumature” è alquanto relativa; nonostante i libri mi siano stati regalati – sicuramente nelle migliori intenzioni – non ne sono rimasta affascinata in quanto l’argomento non rientra proprio nei miei generi ma soprattutto per la traduzione perché le poche pagine che ho sfogliato mi hanno lasciato alquanto basita (per linguaggio utilizzato quanto perché i tempi verbali, miei cari editors, in Italia non si esauriscono al presente, di grazia). Vero è anche che conosco la storia perché mi è stata raccontata talmente tanto nel dettaglio che – almeno il primo capitolo – è come se lo avessi letto. Mi scuso per questa breve parentesi ma si è necessaria per chiarire quanto esporrò in seguito.
Palese è l’idea della El James. Questa voleva sostanzialmente mostrare al pubblico che il “tenebroso” ed “affascinante” dominatore altro non è che un essere umano che una volta incontrata, “quella giusta” è preda delle sue emozioni, ne è sconvolto tanto da arrivare ad acconsentire a compromessi che con altre mai e poi mai avrebbe permesso per infine riscoprire che oltre a quella oscurità che ha dentro vi è posto anche per altro. L’umanità verrebbe altresì avvalorata dal passato del miliardario, un trascorso di “tenebra”, di sofferenza, di mancanza di valori familiari e maltrattamenti che hanno lasciato dei solchi talmente tanto ampi da non riuscire ad essere colmati nemmeno dalla famiglia adottiva. Se poi ci si aggiunge l’introduzione alla “vita adulta ed intima” del protagonista è impensabile che questo sappia affrontare normalmente sentimenti ed accettare una relazione in tutto e per tutto alla “vaniglia”.
Ora. Elementi di novità sostanziali rispetto a “50 sfumature di grigio” non ce ne sono, perfino i dialoghi combaciano – era intuibile ma prima di dichiararlo ho controllato, tranquilli - e non potrebbe essere diverso se ben ci pensate perché la storia quella è. Quindi se siete interessati ad acquistarlo è bene che siate consapevoli del fatto che ricomperate lo stesso prodotto che avete preso in passato. I pensieri dell’uomo sono curiosi ma non sufficienti a ricreare e sostenere la figura seducente ed ammaliante che aveva creato nell’altra saga e questo semplicemente perché lo smonta. Mettere su carta i pensieri di colui che alla fine era il perno su cui tutto lo scritto ruotava si è rivelata un’arma a doppio taglio che ha finito con l’essere impugnata dalla parte della lama. Stravolgendo lui inevitabilmente anche la protagonista femminile non riesce a combaciare con l’idea che le lettrici si erano fatte. Anche gli incubi che vengono descritti non hanno spessore, si esauriscono li….
Il testo può essere letto tranquillamente da tutti a prescindere dai precedenti capitoli ed il fatto che la traduzione sia migliore fa si che il curioso o l’appassionato possano terminarlo nell’arco di un paio di giorni (nonostante la mole di 583 pagine) senza restarne ne particolarmente colpito ne particolarmente schifato.

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si = agli appassionati e curiosi del genere con la premessa del non crearsi false aspettative, il romanzo questo è e questo resta.
no = a chi cerca componimenti di diverso spessore.
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Grey 2015-08-26 13:11:27 ALI77
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ALI77 Opinione inserita da ALI77    26 Agosto, 2015
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LA VERSIONE DEL MASCHIO

Su Grey, sono state dette e scritte moltissime cose, libri che lo deridevano, che lo prendevano in giro insomma si è marciato molto sul suo successo e sul suo fascino.
Anche la stessa sua creatrice, ha deciso di riportare in pista il bel fusto di Grey, dando la sua versione personale delle “Cinquanta sfumature di grigio”.
La trama non ve la racconto già la sapete, la scrittrice dedica il libro ai lettori che da tanto tempo lo aspettavano.
Il romanzo è diviso in maniera cronologica con tanto di data, tutto inizia lunedì 09 maggio 2011 e termina il 09 giugno 2011 esattamente un mese dopo.
Che dire, il libro è scorrevole non è di certo una novità, la storia bene o male è la stessa di quella che avevamo già letto, ma c’è qualcosa fin da subito che lo rende diverso rispetto alla versione di Anastasia.
Non che il mio giudizio si sia alzato rispetto alla mia precedente recensione, però il punto di vista di Grey mi è piaciuta di più, si rivela un uomo molto fragile e in alcuni punti sensibile.
Sicuramente il suo passato e la sua infanzia non hanno giovato sul suo modo di rapportarsi e di vivere il rapporto a due.
Grey, non mi è mai risultato antipatico per via del fatto che sia ricco, potente, ambizioso ma in questo libro mi è sembrato addirittura più umano.
Detto questo avrei tolto, come sempre, le scene più hot che secondo me stonano e sono ripetitive, almeno non abbiamo più dovuto sorbirci il contratto di “sottomissione” e la voce interiore di Anastasia che era veramente eccessiva.
Concludo dicendo che chi ha amato le sfumature adorerà ancora di più questo libro, tutti gli altri che invece lo hanno denigrato lo faranno ancora di più.

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Grey 2015-07-23 08:02:44 franceschita
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franceschita Opinione inserita da franceschita    23 Luglio, 2015
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Come peggiorare

A questa recensione non voglio essere ironica, ma è indubbio - credo e spero - agli occhi di chiunque ne capisca ancora qualcosa di letteratura che questo è tutt'altro che un libro dal valore di diciannove euro.
Premessa: ho letto il primo libro della saga Fifty Shades of Grey quindi, per mia gioia, sono in grado di fare un confronto tra i due.
Al suo corrispettivo "originale" avevo dato una recensione abbastanza negativa, sotto tutti i punti di vista, insomma per me era e rimane carente.
A una mia cara amica questi libri piacciono tantissimo e non ha aspettato un attimo a prestarmi Grey. E, annuncio, che per me è stato pesante... dieci volte più del precedente.
Come sapete tutti questo libro si pone l'intento di mostrare il punto di vista di Mr. Fifty Shades, un ricco milionario statunitense che manco a trent'anni ha già un impero di Qualcosa. Insomma, la James nel primo libro evita accuratamente - a ragione - di spiegare la nascita di questa grande Aziendona, ma soprattutto come sia possibile il successo di questo giovine. E' vero che la storia è d'amore e alle ragazzine di tredici anni con gli ormoni a palla di come sia arrivato lì frega ben poco, ma bisogna giustificare ciò che accade, no?
Beh, "speravo" in questa versione di trovare finalmente la chiave di tutto, ed invece nada. Anzi...
Dato che è la rielaborazione di qualcosa di già visto per non scadere nel noioso e nel ripetitivo un autore serio dovrebbe puntare su una profonda analisi psicologica del personaggio a cui è affidato il pov. Nada. La storia si basa sui dialoghi tra i due e i fatti che avvengono tra di loro: la stragrande maggioranza è roba già vista e letta nell'altro libro. Il tutto intervallato da qualche azione di lui - "la guardo", "mi sposto", "le dico di". Uno s'aspetta ben altro. E quei pochi attimi in cui esprime i suoi pensieri.... scappi chi puo'. Era meglio che non vi si dasse voce.
E' riuscita a "rovinare" un personaggio e andare contro tutto ciò che aveva raccontato di lui nell'altro libro, facendolo risultare nient'altro che un ragazzino idiota con seri complessi mentali che è convinto di essere Dorian Grey ma che invece ha solo il pisello fremente (scusate l'espressione). E' solo un ragazzo che si atteggia a padrone del mondo e a strafigo spaziale senza cuore quando poi è come quei ragazzetti con le sigarette in mano che vanno con i pantaloni sotto il sedere. La differenza? Lui è in completo e loro no. L'unica cosa che "teneva in piedi" la storia era proprio l'anima tenebrosa del protagonista, e James è riuscita a prendere a martellate anche quella, il tutto magari per renderlo più appetibile alle bambinette (non che tutti quelli a cui piaccia il libro lo siano, tengo a precisare).
L'unica parte che - devo dire - mi è piaciucchiata è quella dei flashback: quelli devo dire che sono abbastanza interessanti e ovviamente sono l'unica ventata di novità all'interno di quelle benedette cinquecento pagine e più, che proprio a volerlo si potevano ridurre ad una sessantina. Infatti altro punto debole è l'ingiustificata lunghezza del tutto, e secondo me c'è lo zampino di qualcuno della casa editrice. "James, allunga la brodaglia": E James così fece.
Insomma, se prima ero in modalità "no", ora "no, no, no, no".

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Grey 2015-07-18 05:13:06 mia77
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mia77 Opinione inserita da mia77    18 Luglio, 2015
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Grey di E.L James

Avendo letto, a suo tempo, i tre libri della trilogia, ero molto curiosa di conoscere il punto di vista di Cristian Grey (anche se già sapevo che i dialoghi e il romanzo sarebbero stati la ripetizione esatta di un deja lu). Inizio dicendo che il romanzo è veramente troppo lungo e ripetitivo, che se avessi una figlia adolescente le proibirei tassativamente di leggere un libro "giurassico" che parla della donna vista solo come oggetto e di un uomo che decide di lei e del suo destino. Non tanto per le parti relative al sesso, perché ritengo che fra due adulti consenzienti a livello sessuale si possa fare tutto ciò che si sente giusto e adatto a sé (anche se, in questo caso, i due adulti non sono proprio consenzienti). Infatti vediamo Anastasia, che all'inizio del libro, a 21 anni era ancora vergine e che tutto a un tratto diventa la dea del BDSM, disposta ad avere svariati rapporti sessuali "particolari", pur di compiacere l'amato miliardario psicopatico. Lui, che dal momento che Anastasia esce dal suo ufficio, inizia a indagare su di lei, sulla sua vita privata e sui suoi spostamenti (con la mente malata degna di un perfetto stalker). I suoi dipendenti che, va bene che saranno pagati fior di quattrini, ma non fanno una piega alla vista dei comportamenti malati del capo, anzi li assecondano (compresa la governante di mezza età che si prende cura, con nonchalance, della "stanza dei giochi" e di tutto quello che contiene senza battere ciglio). In Grey vediamo un uomo d'affari che, secondo me, passa più tempo a fare jogging (quante corse si fa Cristian Grey durante le 582 pagine?) e allenamenti sfiancanti, che quelle trascorse a lavorare. E poi, dopo tutti quegli allenamenti, riesce ad avere tre-quattro rapporti sessuali di fila, senza morire stramazzato al suolo (non mi sembra di avere letto, nel romanzo, che ricorra ad aiutini...) In Anastasia troviamo la tipica rappresentante del "io ti salverò", che si fa abbordare dal pazzo scatenato e farà di tutto per cercare di redimerlo (anche se, assecondarlo nelle sue innumerevoli pazzie, non penso sia il metodo giusto), una ragazza che ha seri problemi di alimentazione, al limite dell'anoressia (in alcune parti non mangia da più di 24 ore), che accetta qualsiasi comportamento di lui senza pensare di scappare a gambe levate (pur essendo una ragazza moderna, che si laurea con i massimi voti). Insomma: un romanzo un po' fantaerotico, dove le uniche scene interessanti sono quelle in cui Grey suona il pianoforte e lei arriva semi-nuda in piena notte a sentirlo suonare, lui che la porta a fare un giro in elicottero e sul suo aliante, facendole provare emozioni nuove ed eccitanti (molto più eccitanti di quando la prende a cinghiate), o quando le fa svariati e costosi regali, viste le infinite possibilità economiche (un po' alla "Pretty Woman"). In tutto questo, l'unica cosa che mi ha stupita, è l'amore che lui prova per lei fin dal primo incontro (che invece nella trilogia non si era capito), lui che la pensa in continuazione sperando che Anastasia resti e non se ne vada, lui che ha un bisogno fisico di questa donna che vorrebbe redimerlo. Insomma: lo consiglio a chi ha letto la trilogia per vedere anche il punto di vista di Cristian Grey, avvisando che state per leggere un romanzo per niente eccezionale.

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