Gabriel’s Inferno. Tentazione e castigo
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Opinioni inserite: 7
L' uomo dell' Ibuprofene ...
----Attenzione possibili Spoiler ----
Dalla serie...ognuno ha i suoi gusti, e non sempre i miei vanno a braccetto con quelli degli altri . Come in questo caso . Mi trovo infatti un pò in difficoltà a commentare questo libro perché a dispetto dei pareri entusiasti delle altre blogger ... a me questo libro non ha entusiasmato e faccio veramente fatica a mettere a fuoco le mie impressioni, soprattutto perché ci sono parti del libro che mi sono piaciute veramente , mentre altre parti mi hanno annoiata e lasciata perplessa.
Inizio col dire che se pensate che questo libro sia un erotico scordatevelo ! Non lo è per niente , ma vi posso dire che ha un filo di erotismo sottile che aleggia per tutto il libro, e che tutto sommato a me non è dispiaciuto per nulla questo aspetto della storia, perché sembra un continuo crescere del desiderio ad ogni incontro fra Julia e Gabriel.
Per quel che riguarda i personaggi mi sono piaciuti abbastanza, forse ho trovato Julia un pò troppo piagnucolosa per i miei gusti, e che cavolo ! Sembra che abbia sempre la lacrima facile !
Vabbè la fragilità di una persona con brutte esperienze ma che cavolo , questa qui dovrebbe camminare con una perenne scorta di fazzolettini di carta .
Gabriel all'inizio della storia è odioso sopra ogni dire, mortifica la povera Julia in maniera brutale che ti far venir voglia di prenderlo a sberle, sempre con sta' puzza sotto il naso da snob che si ritrova .
Eppure quando comincia a capire che per quella ragazza prova una forte attrazione ridimensiona il suo forte ego, e da li in poi cominciamo a scoprire davvero l'uomo tormentato che si nasconde dietro il professore intransigente e snob , studioso di Dante e della sua Divina Commedia.
Gabriel mi ha dato la sensazione che idolatri Julia come se fosse davvero la sua Beatrice, la stessa figura di cui il sommo poeta Dante parla nella sua opera.
Julia per Gabriel diventa quasi un angelo venuto per lui ,per redimerlo dai suoi grandi peccati.
La mette su un piedistallo nonostante Julia continui a ripetergli di non farlo, di non essere quella persona che lui s'immagina sia, che è invece una donna come molte altre con anch'essa i suoi peccati e i suoi fallimenti.
Ma lui giuro è una testa dura , ma talmente dura che penso che nemmeno se sbattesse contro un muro di pietra riuscirebbe a cambiare idea su di lei.
Non voglio svelarvi niente circa le circostanze del loro primo incontro, altrimenti vi svelerei buona parte della loro storia e non voglio farvi perdere la sorpresa.
Però una cosa la devo dire e riguarda la fine del libro , quando finalmente le cose fra Julia e Gabriel sembrano essere in buona parte chiarite, e sembrano almeno per un pò liberi di vivere il loro amore e coronare (finalmente) il sogno di far l'amore , ecco che in quel frangente ho rischiato un attacco di diabete acuto.
Ormai lo sapete che sono una donna romantica, e amo i lieto fine, ma come sempre il troppo secondo me stroppia e quando si supera quel piccolo scalino di estremo romanticismo a me vien da storcere il naso.
Il bel Gabriel per dimostrare il suo amore per Julia organizza infatti una prima notte d'amore da favola .
Immaginatevi luci soffuse, candele sparse per la stanza, un letto incredibile e soffice , e una camera d'albergo nella magnifica Firenze con una vista mozzafiato.
Ora immaginatevi che tutto questo coroni una splendida prima notte d'amore (infatti la nostra Julia è ancora vergine) e Gabriel da il suo meglio per renderla ancora più indimenticabile .
Allora volete sapere dove ho cominciato a storcere il naso ?
Inizio col dire che Gabriel in quel frangente sembra preso si , ma anche estremamente controllato, infatti decide"lui " la posizione da fare affinché la sua Julia senta meno dolore possibile, addirittura pensa pure a comprare un lubrificante ( o quel che è ...) per renderle meno traumatico possibile il suo ingresso ^^ e dulcis in fundo ... alla fine del rapporto le prepara due pillole di ibuprofene per evitarle il dolore della prima volta !
Lì ragazze mie sono quasi caduta dal divano e alla faccia del romanticismo ! Ma daiiii !!!
Questa qui se la poteva risparmiare .
Insomma nella mia vita reale e letteraria non avevo mai avuto a che fare con un uomo che dopo (volgarmente parlando) aver sverginato la sua donna le desse pure un antidolorifico ! Ma per favore !
Ditemi voi sono stata io la sfortunata a non trovare un esemplare da romanzo per la mia prima volta , oppure un'elemento del genere non esiste nemmeno in letteratura ?
Mah ?! Che devo dirvi oltre a questo , mi aspettavo di più da questo libro, ma non posso dire che non sia bello perché per carità in alcune parti è romantico e dolcissimo ma per i miei gusti poco raffinati probabilmente manca quel qualcosa per rendermelo "unico".
Ovviamente leggerò anch'io il seguito ma senza grandi aspettative .
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Brividi...attesissimi brividi
Questo romanzo e' spettacolare, ovviamente perché è scritto davvero bene, poi perché ci si innamora subito dei personaggi,( e' vero che sono dei prototipi visti e rivisti, però non so se leggeremmo volentieri un romanzo dove il protagonista sia brutto, grassoccio pelato e via...quindi...) ho letto i primi tre quarti di libro in trepidazione, con le farfalle allo stomaco, con la curiosità di capire questo groviglio di emozioni, fatti e misteri da svelare, poi il fatto che sia amalgamato con la Divina Commedia, arte, pittura e musica, gli da quel tocco di importanza e cultura,piacevole e non troppo invadente!
Quando ho scoperto che sono circa 600 pagine (non mi ero accorta nella versione ebook) ho provato sollievo, contenta di avere molto da assaporare, e pure chiedendomi " dopo questo cosa potrò leggere alla sua altezza?" (Sensazione provata anche con la trilogia di Irene Cao)
Ok veniamo all'ultimo quarto...lo stesso incredibilmente bello...solo che...non vi nascondo che ad un certo punto il miele e la galanteria sono diventati troppo! Mi veniva da dirgli " eddaiiiii dagli sti 4colpi e basta!!!!" Comunque contentissima che ci si un seguito, ovviamente da leggere! L'unica cosa che mi sfugge e' perché sia inserito tra i romanzi erotici...???
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"Il più squisito miele diviene stucchevole..."
"...Il più squisito miele diviene stucchevole per la sua stessa dolcezza..." Diceva il saggio Frate Lorenzo...
Sono ancora indecisa se dichiarare quanto mi è piaciuto o quanto non mi ha entusiasmata.
La trama in se mi è piaciuta molto, non lo nego ma a volte trovo che sia tirata un pò per le lunghe.
Inoltre l'idea di rifarsi alla Divina Commedia è bella ma fino ad un certo punto: che Gabriel continui a chiamare Julia Beatrice e che parli per citazioni, più che romantico lo trovo stucchevole e nauseabondo. Ad un certo punto non è chiaro se ami veramente Julia o l'immagine di lei che si è creato nella sua mente e questo non mi piace. Inoltre, quando (SPOILER) capisce chi in realtà sia Julia, cambia atteggiamento, trasformandosi da uomo tutto d'un pezzo a zuccheroso zerbino. E nemmeno per gradi. Bum, così di colpo. Prima provava quasi compassione poi d'un tratto è l'uomo più innamorato del mondo. Mmmmh, regge poco.
Inoltre sono convinta che di 500 pagine, buona parte potessero essere evitate, perchè alcune situazioni sono tirate un pò troppo per le lunghe.
E poi (SPOILER), come è già stato detto, la scena d'amore finale, è la più brutta che abbia mai letto. Sinceramente credo che, se fossi stata al posto di Julia, mi sarei addormentata ancora sul terrazzo.
Ora, voi direte: quindi non ti è piaciuto? Macchè, nonostante questi difetti mi è piaciuto eccome. Durante la lettura ha saputo darmi parecchie emozioni e mi ha invogliato a leggerlo, leggerlo, leggerlo per sapere che cosa succedeva poi. Toglierei solo un pò di miele. Ed ora sono qui in attesa del secondo volume.
Solo un dubbio mi è rimasto: perchè è catalogato tra gli erotici?
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Reader's Inferno: Tensione e Frustrazione
Gabriel's inferno è il primo volume di una trilogia (inizialmente nata come fan fiction di Twilight) destinata a dare del filo da torcere alla famosa trilogia 50SDG/R/N. I romanzi sono strettamente collegati ma il finale di questo volume permette di fermarsi qualora non siate interessati a scoprire altro.
Tornando al romanzo in questione, ammetto che mi aspettavo qualcosa di diverso, a cominciare dal fatto che non si tratta di un romanzo erotico (scene sensuali di baci e carezze ma niente di troppo esplicito e dettagliato) e che sia basato esclusivamente sulla tensione (ci abbandoniamo alla passione o meglio aspettare?) tra i due protagonisti. La scena più "hot" è quella che chiude il romanzo e dovrebbe rappresentare una degna conclusione della tensione sessuale respirata per tutto il romanzo, peccato sia fredda e non dimentichiamoci dell'ibuprofene.
Eppure sembrava una storia davvero capace di conquistarmi, soprattutto per l'aspetto psicologico interessante, la dolcezza nel rapporto tra i due protagonisti, le numerose citazioni letterarie tratte soprattutto dalla Divina Commedia (e non solo citazioni) e i richiami a sculture e quadri.
La trama presenta alcuni elementi già visti a cominciare dalla caratterizzazione dei due protagonisti: Julia bella, vergine (non il segno zodiacale), timidissima, ingenua e forse fatica a crescere come personaggio mentre Gabriel è ricco, presuntuoso, possessivo, intelligente, affascinante ma snob e con un passato che non lo rende un santo.
Il fatto di aver incentrato tutto sul risvolto romantico, in più raccontato con un tono mesto, rende il romanzo abbastanza pesante (secondo me, la soluzione migliore sarebbe stata quella d'inserire una sottotrama incentrata su qualche mistero legato a Dante e Beatrice sul quale Julia e Gabriel potevano "investigare", essendo un'argomento già molto presente).
Per ora mi fermo qui, in futuro, quando non avrò più niente da leggere darò un'occhiata al secondo volume.
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la frustrazione mia, di Julia e di Gabriel.
mi ci sono voluti 5 giorni per poter scrivere una recensione che fosse coerente con la valutazione.
Il tutto inizia con l'effetto sorpresa. Non mi aspettavo un romanzo così, e all'inizio sono stata catturata, non tanto dalla storia in se perchè ormai è un trita e ritrita già visto e sentito centinaia di milioni di volte, ma come scrive l'autore, l'elemento psicologico che salta sempre fuori.
partiamo dai pro:
1) come scrive Reynard, è sicuramente un punto a suo favore. se vi aspettate un romanzo scritto come quello della James, scordatelo.
2) elemento psicologico, l'acutezza, la sensibilità con cui la storia è iniziata e con cui i personaggi sono stati introdotti. e quella dolcezza che fondamentalmente si ritrova sempre, man mano che si va avanti con la lettura.
ma direi che i pro sono finiti, di conseguenza ecco i miei contro(s):
1) la lunghezza del romanzo. 545 pagine, sono davvero tante per come è stata portata avanti la storia, davvero mi ha fatto perdere le speranze dopo un po.
2) il tono triste e malinconico che per 50-100 pagine può essere anche apprezzato, ma alla 300/400 è insostenibile, intollerabile, è pesante.
3) la FRUSTRAZIONE sessuale e non. frustrazione sessuale dei protagonisti portata avanti per più di 500 pagine e la mia frustrazione crescente nel constatare che oltre ai quadri di Caravaggio, citazioni colte dalla "divina commedia" di Dante non si andava più in là.
4) I PROTAGONISTI: Julianne e Gabriel. si ritrova sempre il solito clichet, lui bello e dannato (basta leggere il titolo del libro) e lei bella,delicata,innocente e timida. tutto questo sarebbe stato apprezzato MOLTO se la storia, e di conseguenza, anche il rapporto tra i personaggi si fosse sviluppato nel corso di queste 545 pagine. ma non è così, si rimane in una situazione di stallo infinita, che alla fine arriva ad una conclusione, ma direi che è troppo tirata per le lunghe.
POSSIBILI SPOILERS:
- Julianne/Julia merita un punto a parte. questa ragazza ha trascorsi tristi, sicuramente una vita non fantastica e facile,emotivamente parlando, che le ha lasciato cicatrici visibili e non. MA DOPO 300 PAGINE VEDERE CHE CONTINUA A PIANGERSI ADDOSSO COME SE NON ABBIA UN FUTURO, A 23 ANNI, NO. se hai un'uomo che ti vuole, che è sensibile, che è quello che hai amato da sempre, insomma, davvero PIETÀÀÀ.
questo è il mio giudizio. 3 stelline sono troppe, ma non mi sento di dargliene meno perché qualcosa questo libro me l'ha lasciato, anche se è frustrazione.
2.5 stelline per la piacevolezza.
ripeto, l'entusiasmo iniziale è andato scemando mano a mano che le pagine aumentavano e la storia rimaneva ferma.
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Gabriel's disappointment
Piccola premessa: da quanto ho visto in rete, è indubbio che attorno a questo romanzo si sia scatenata un’accesa disputa tra uno schieramento di lettori entusiasti (massimo rispetto per il giudizio di Foschia qui sotto) e un manipolo di tristi lettori (ahimè, i soliti mai contenti!), che, visto il notevole battage pubblicitario preventivo (per entrare nell’atmosfera, io mi ero diligentemente ascoltata pure la playlist di Gabriel), si aspettavano qualcosina in più. Mi rincresce dirlo, ma io rientro quelli che hanno chiuso il volumone (perché di oltre cinquecento pagine si tratta!) mugugnando a denti stretti per la parziale delusione.
Indubbiamente, averlo letto temporalmente dopo alcune trilogie nate dallo stesso ceppo di fan fiction, ha pregiudicato la lettura, perché alla fine è sempre la stessa frittata di 50 Sfumature o Crossfire Trilogy (solo per citare alcuni elementi identici: lui/lei con passato tormentato alle spalle, lui schifosamente ricco/bello/intrigante/elegante/dio del sesso che non disdegna qualche frustatina, adottato e con trascorsi violenti, lei imbranata/illibata ma con un ex psicopatico alle calcagna e l’amico del cuore che ha l’unica funzione di portarle lo zaino e offrirle la spalla quando il dio del sesso le combina qualche scherzetto). Però questo non lo considero un handicap a prescindere: anzi, la rivisitazione personale può portare, a volte, a risultati comunque interessanti ed originali.
A mio parere, a questo libro manca la leggerezza, ecco, nel senso più positivo del termine: non è un libro erotico, perché le scene fisiche sono a dir poco plastificate, ma non è neppure un libro d’amore, perché non c’è nulla di quel sentimento delicato e impalpabile che uno vorrebbe trovare in una storia sentimentale se il sesso non è tra i punti forti): Julia-Beatrice è un’odiosa lagna insulsa che gira con scritto in fronte “sono vergine”, tipo fosse una malattia contagiosa, e uno si chiede in quale punto della sua vita abbia trovato il tempo di farsi questa fantomatica cultura (i suoi dialoghi sono al limite dell’imbarazzante, ma ci viene detto che è stata ammessa ad Harvard – tant’è); Gabriel-Dante–Laser occhi blu è uno dei peggiori stereotipi di intellettuale dannato (il mondo non lo meritava, e lui si è dato all’alcol & alla droga, ma sempre con sottofondo di musica classica e sorseggiando vino italiano).
Ho trovato belli alcuni rimandi – oltre a Dante, vengono citati Cummings per la poesia e i romanzi di Thomas Hardy, e ogni mazzo di fiori che il prof. regala ha una sua simbologia nascosta – però più per gratificare un certo sfoggio di cultura dell’autore che non per una concreta utilità della trama: dopo un po’ i continui virgolettati per me risultavano persino ridondanti.. E per chi è digiuno di filosofia, ad esempio, gli accenni all’amore nella dottrina tomistica potrebbero essere anche interessanti, se non fosse che i dialoghi sembrano dei copia e incolla dai Bignami del liceo (senza offesa per i vecchi Bignami, di cui conservo un’usatissima collezione).
Più di tutto, è stato il ritmo narrativo lentissimo che mi ha reso arduo portare a termine la lettura: dopo le prime duecento pagine tutti gli intrecci erano già intuibili, e il resto del libro non è che un escamotage per rendere sempre più terribile l’inferno passato di Gabriel (ma questo a che pro, se Julia gli perdona tutto - a priori - e passa le ulteriori trecento pagine a volersi comunque infilare nel suo letto, a prescindere dai gironi più infimi in cui lui può essere sceso?)
(* SPOILER) E infine, dopo tanta logorante attesa, mi attendeva la peggior scena d’amore letta negli ultimi anni, caratterizzata da una freddezza assurda, con il professore che sembra stia eseguendo un intervento ambulatoriale (con tanto di lubrificante ante-operazione e ibuprofene post-sfondamento: scusate, ma qui la caduta di stile m’è parsa talmente grossolana da risultare insopportabile…di cosa stiamo parlando? Di due esseri umani che si amano, o di un torrione abbattuto a colpi d’ariete?).
E non ci vengono risparmiati neppure i ringraziamenti alle dee delle vergini deflorate...ecco, in un altro libro (di quelli, come dicevo all’inizio, lievi), l’accenno m’avrebbe fatto sorridere. Qui, invece, ci si prende così tremendamente sul serio, che uno si può solo chiedere: cosa avrà avuto da scrivere l'esimio Reynard per riuscire a riempire i due successivi volumi di eguale spessore?
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Erotico Letterato Figurato
AVVERTENZE PRE-LETTURA
(DELL' OPINIONE E DEL LIBRO STESSO)
Questo "romantico letterato" non è adatto ad un pubblico femminile che predilige l'amplesso precoce dopo il prologo. Questo è un "presidio letterario" per inguaribili romantiche, quelle che amano ancora il corteggiamento, i regali, le passeggiate, gli sguardi magnetici e il rispetto delle regole dell' Amor cortese. Se cercate erotismo esplicito, puntate su un altro titolo. Qui ci sono veramente tante belle cose, una più elegante dell'altra, una più romantica dell'altra. C'è anche la tenebra.... ma come unica via per la redenzione.
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
L' "alchimista" Reynard è riuscito a creare una miscela "magica" mescolando un pizzico di sensualità, una generosa dose di cultura (che non fa mai male) e l'ingrediente fondamentale per portare a termine la "pozione"..... l'Amore, che tutto muove e tutto giustifica. Sulla storia di questo romanzo so quasi tutto, come è nato, come è diventato un caso editoriale.... e poi ho capito leggendolo perchè i lettori d' oltreoceano si sono così affezionati alla storia e ai suoi personaggi.
Sapevo già prima di leggerlo che, Reynard (con il precedente pseudonimo) aveva scritto per gioco la prima stesura sotto forma di Twilight fan fiction, poi riassestata dopo che i diritti vennero acquistati dalla casa editrice Berkley. Per cui non è stato così difficile durante la lettura, cogliere dei piccoli particolari che ricordano gli atteggiamenti e le posture di Bella Swan (non-posso-spoilerare), la nobiltà d'animo di Edward Cullen dietro l'aura da sexy-predatore e altri particolari delle loro famiglie. Ma oltre un anelito Meyeriano, qui troverete tanta di quella cultura letteraria, musicale e artistica da dimenticare la "struttura portante".
Tentazione e castigo, è il primo romanzo di una trilogia erotica (nata come duologia e poi "cresciuta" per desiderio dei lettori), ma in questo libro introduttivo, l'erotismo è perlopiù FIGURATO, con numerosi richiami di tipo artistico- letterale. Citazioni della letteratura, esempi nella scultura e nella pittura, poesie e qualche esempio di erotismo culinario, rendono "erotico" questo concentrato di Amore e romanticismo. Senza ovviamente poter tralasciare l' inquietudine, il senso di inadeguatezza, il tormento, i sensi di colpa, la gelosia e il desiderio. In poche parole la lista dei sette vizi capitali, che portano inevitabilmente il nostro sexy- bad- professore Gabriel Owen Emerson a peccare.
Gabriel, anima avvinta dalle tenebre e spinta dai sette vizi, verso il peccato.
Julia anima avvolta dalla luce e in possesso delle sette virtù che potrebbero salvare e redimere il professore esperto del Sommo poeta. Gabriel come Dante, Julia come Beatrice. E Reynard non si è fatto mancare certo Virgilio (nel quale ho intravisto un pò di Jacob), e qualche astuta tentazione lungo il "tragitto" attraverso l' inferno. Insomma questo romanzo brilla di luce propria, e il voto finale merita la "lode" per il tour culturale al quale il lettore partecipa con trasporto e scoperta (nel mio caso per esempio un romanzo per bambini che ho letto dopo aver chiuso Gabriel's inferno).
Sylvain Reynard riesce a tenerti sul filo dell' alta tensione per tutta la narrazione, non solo per sapere come si evolve la storia tra Gabriel e Julia, ma anche per quello che è il loro passato. Julia sembra una ragazza candida e inappuntabile, e invece ha qualche "cicatrice sbiadita" che all' improvviso torna più vivida che mai. Lui è un ragazzo che porta cicatrici permanenti, come monito per non toccare più il fondo. Riuscirà Julia, come fu per Beatrice, a riportare verso la redenzione un "caso disperato"? Se ci soffermassimo al tormento interiore del professore, potremmo dire a priori: NO. Ma l'amore e la dedizione, la tenerezza e la caparbietà di una donna profondamente innamorata, potrebbero fare miracoli. Ed è forse quello che succederà in questa bellissima e dolcissima storia d'amore. La luce lambirà la parte più buia e fredda del cuore di Gabriel, gli indicherà la strada per uscire dai gironi dell' inferno e stringere finalmente la sua amata Beatrice tra le braccia, finalmente consapevole che la redenzione è possibile se si è capaci di perdonare se stessi e aprire il proprio cuore senza riserve.
Il romanzo è ambientato per la maggior parte a Toronto, ma gli ultimi capitoli, i più intensi e profondi, sono ambientati nella "nostra" magica Firenze, culla dell'arte e città dove nacque l' Amor cortese tra Dante e Beatrice, e dove tutti noi almeno una volta nella vita, abbiamo passeggiato avvolti dal potere dell' Amore.
Dopo essere arrivati in fondo alla mia opinione, vorrete sapere se, dulcis in fundo i due amanti arriveranno alla fusione..... potrei io rovinarvi la sorpresa???? Giammai!!!!
Credo comunque che Gabriel's inferno meriti di essere letto a prescindere che rispetti o meno, il canore del genere a cui appartiene....